venerdì 31 marzo 2017

I Signori della paura sono dei gran paraculi.

In questi giorni il primo ministro inglese Theresa May ha firmato il documento per la fuoriuscita del Regno Unito dall'Unione Europa.
Il Collettivo Populista ha discusso la questione e abbiamo deciso che noi siamo a favore della Brexit, anche se la governa Theresa May che è una liberista e evidentemente non mi ci piace.

Perché?

Perché noi ci opponiamo alla paura.
Chi governa sventolando la paura ci frega.

Voi credereste in un futuro di prosperità e libertà, da perseguire attraverso una istituzione fondata sulla paura?
Tradotto, questo concetto, vuol dire che nel giorno in cui la May dimostra che *si può fare* [ semicit. da Frankenstein Junior ], noi possiamo al massimo rammaricarmi del fatto che sia una presidente così liberista a governare il processo, ma a chi si straccia le vesti su tutti i nostri media di pennivendoli al servizio dei potenti, che messaggio positivo resta?
Resta la paura.
Non hanno un solo messaggio positivo, soltanto paura.

Sventolare la paura che ora Gojira emergerà dalla manica e sterminerà tutti gli albionici.
Perché parliamoci chiaramente: dopo Cipro 2013, Grecia 2015, ( a dire il vero anche un governo schifoso ma legittimo rimosso attraverso un ricatto firmato da Trichet e Draghi in Italia, già nel 2011, per insediare un tecnocrate ) a questa istituzione affamatrice che legittimazione politica resta agli occhi dei popoli se ora, sciaguratamente per loro, per UK non sarà un catastrofico disastro?
Devono sperare che vada male, altrimenti si sputtanano.
Ma cosa c'è di positivo in una istituzione e in tutta una ideologia che dopo aver affamato i greci e reso disoccupati anche gli italiani, non ha di meglio da fare che tifare per le disgrazie altrui?

Possono solo sventolare la paura che non si faccia mica come gli albionici: la fuori c'è Trump, che è cattivo, Putin, che è cattivo, i cinesi che sono cattivi, gli inglesi che hanno votato Brexit e sono proprio stronzi!
Che presunzione, sono tutti stronzi a questo mondo, trane gli eurocrati e i loro scendiletto.
Che strano, vero?

In ogni caso per loro si tratta semplicemente di poter praticare politiche di potenza a muso duro?
E come lo conciliano col fatto che dicono sempre che l'unione europea sarebbe per la pace?
Sventolano la paura che adesso saranno tutti disoccupati e lo saremo anche noi se faremo la stessa cosa.
Che i risparmi si volatilizzeranno perché ci saranno svalutazioni tipo del 26.000%
Che ci sarà l'autarchia.
Ti piacciono le banane? Eh...mangi i cachi, le banane non si possono mangiare più.
Alla fine sta baracca deve rimanere in piedi, nella retorica di chi la vuole in piedi, altrimenti muoriamo tutti.
Terrore, distruzione, morte.
Non è lecito fare una critica, non è lecito pensare altro, perché la fuori c'è solo paura.
Qua il legante è solo la paura, non solo delle alternative ma anche solo del pensare l'alternativa.
Pure il pensiero quindi è paura.
Accidenti, detta così sembra quasi un totalitarismo.

Il mondo è pieno di mostri cattivi e quindi questa Sacra Roccaforte deve rafforzarsi, nessuno deve metterla in discussione, minarne le mura.
Scusate.
Tutto questo non è politica.
E' psicopatia, o malafede.
Per altro su questi presupposti si tratterebbe di superare gli stati solo per farne uno più grosso, più potente, più forte, e in ultima istanza più bellicoso perché a ben vedere, cazzarola, qua l'unico collante che resta sarebbero i "nemici".
Per paura dei nazionalismi....se ne predica e pratica uno più grande!
Complimenti.

Io quello che vedo è che una premier inglese, destrorsa, governa un paese nel quale il popolo vota e il governo da corso al voto.
Una cosa che invece, Juncker e Katajnen, orgogliosamente e a ogni piè sospinto, negano e respingono.
L'unione europea è un posto dove nulla si può contro i trattati, ha detto il primo, e dove non si cambia indirizzo secondo chi è stato eletto, ha detto il secondo.
Ma allora per cosa cazzo votiamo a fare?
C'è l'hanno detto in tutte le salse che il modello sociale che vorremmo, a maggioranza, dentro l'UE è un'opinione che non conta un cazzo.
Uno scrittore diceva che, se vuoi nascondere veramente bene una foto, non la devi mettere sotto 100 altre cose in fondo al cassetto più recondito, ma appenderla sopra il caminetto in mezzo a altre 30. Così nessuno la cercherà e nessuno la noterà.
E' questo il problema della democrazia nell'ue....son stati bravi, ce l'hanno detto in faccia che la democrazia non c'è.
E forse per questo tutti ancora si vogliono illudere che ci sia.

Siete sicuri di essere democratici?
Per questo motivo noi dei Comitato Populista UPUC vi invitiamo a pensare: chi governa solo con la paura è sempre un falsario, pensano di trattarci come bambini con le storielle sull'uomo nero.

Brexit?


E domani, anche a casa nostra.
Non dobbiamo avere paura di loro.
Sono loro che devono avere paura di noi.



Enea per il collettivo CP-UPUC

domenica 19 marzo 2017

Il Conflitto


Nelle mie recenti ed embrionali letture filosofiche mi sono imbattuto in Eraclito.
Questo proto-filosofo vissuto 2500 anni fa elaborava una tesi del “tutto” molto diversa rispetto a quella dei poeti omerici e a quella dei naturalisti.

Se Omero esaltava negativamente la guerra come evidenza della debolezza della giustizia umana, Esiodo definiva il concetto di giustizia assoluta e divinizzata, obiettivo principale dell’uomo e pratica emancipatrice di quest’ultimo dagli animali. Solone poi ne secolarizzava la costruzione, ponendo le basi del fare politico, nel pensiero che solo una società equilibrata fosse una società sana.

I naturalisti poi introdussero il concetto cosmologico degli opposti ( caldo, freddo; fuoco, acqua) sul cui equilibrio si basava il buon funzionamento della realtà.

Eraclito invece stravolge questi concetti ed evidenzia la centralità del Conflitto in tutte le precedenti elaborazioni.
Non è l’equilibrio tra gli opposti il vero motore del tempo umano ma è il Conflitto che determina l’equidistanza, che rende possibile il fluire storico del presente. Senza di esso la civiltà si ferma, si imputridisce, muore.

Ora, il nostro Opposto politico e sociale è il Liberismo Globalizzato

Quello che ha costruito intorno a noi è una gabbia soffocante e che ci impedisce di guardare al futuro con speranza e serenità.

Per equilibrare questo presente non abbiamo altra alternativa che il Conflitto. E più il disequilibrio è forte e più il Conflitto deve necessariamente essere virulento.

Chiunque proponga un percorso alternativo al tale Conflitto è da ritenersi colluso con il nostro Opposto.

Nello specifico dunque, Redditi di Cittadinanza, Concertazioni sindacali, stimoli fiscali in regime di parità di bilancio sono da considerarsi strumenti di elusione del Conflitto e quindi da rifiutare categoricamente.

Sono palliativi che mirano a assimilarci al nostro Opposto e che mantengono la situazione di disequilibrio, comprimendo le tensioni nella speranza vana di poterle disinnescare. Sono le pratiche della nostra classe dirigente traditrice.

E gli stessi nostri tentativi di mantenere rapporti personali con individui dichiaratamente collusi con il nostro Opposto “solo perché” con essi abbiamo condiviso un precedente ( e ormai remoto ) percorso politico e sociale sono da considerarsi elusivi del Conflitto stesso, freni al suo naturale dispiegarsi.

Lasciamo che si sviluppi perché è la sola unica nostra speranza.

Assicuriamoci di dare ad esso una struttura.


Roberto

venerdì 17 marzo 2017

Manifesto

CHI SIAMO


Siamo cittadine e cittadini della Repubblica Italiana privati dei propri diritti costituzionali.

Siamo di quelli che prendono tranvate sui denti tutti i santi giorni, che si fanno il culo e non cadono mai in piedi.

Non abbiamo il culo parato, non abbiamo agganci e conoscenze, non viviamo nella bambagia.
Resistiamo alla disoccupazione, allo sfruttamento, ai governi che "i soldi non ci sono", quando per le loro banche, per le loro guerre e privilegi, non mancano mai.

Siamo cittadini che vogliono che il potere sia del popolo, perchè questa è la sola democrazia.

Siamo incazzati.


COSA VOGLIAMO

Lavoro e dignità, quindi:
Il rispetto e l'applicazione della Costituzione della Repubblica Italiana del 1948, figlia della Resistenza, unica speranza di uguaglianza e giustizia.

 Vivere in un paese libero, indipendente e pacifico, nel quale il lavoro sia garantito come diritto fondamentale e opportunità per la crescita personale, sociale e spirituale.
Lo vogliamo perchè ognuno ha qualcosa da dare.

Che il lavoro sia libero e associato; contro lo sfruttamento, la diseguaglianza e le ingiustizie.

Che la scuola sia pubblica e gratuita, la sanità pubblica e gratuita, buone pensioni prima di essere incartapecoriti al lavoro. E le vogliamo pubbliche.

Che l'acqua sia pubblica, le reti pubbliche, vogliamo lo Stato che dia lavoro e garantisca diritti, vogliamo l'energia e le industrie strategiche pubbliche, vogliamo lo Stato che non abbandoni i propri cittadini in pasto agli squali del mercato.

Vogliamo aiutare e concorrere a far crescere una nuova generazione di cittadini e di cittadine che governi questo paese rispettando lettera e spirito della Costituzione Repubblicana.

Questa casta di sciacalli, lobbysti, paraculi, traditori a libro paga che ci governa e rovina il nostro Paese e le nostre vite per tornaconto personale, deve essere cacciata.

Un'Italia libera, indipendente, sovrana, pacifica e democratica, e quindi lottiamo per l'abbattimento dell'Unione Europea.

Noi non siamo per l'uscita dall'Unione Europea e non siamo nemmeno per l'illusione di riformarla da dentro: noi diciamo che l'Unione Europea è nemica della democrazia, dei popoli, degli interessi legittimi delle persone comuni e che debba essere abbattuta. L'Unione Europea deve proprio scomparire dalla faccia della terra.


CI PIACE

Quella cosa che diceva il popolo francese:
Liberté, Égalité, Fraternité.

La libertà dai bisogni materiali.
La verità.
 La libertà di pensiero.
La libertà di espressione.
La libertà di organizzarsi.
L'idea che ci si salva insieme.
La democrazia.
La solidarietà.
L'autodeterminazione dei popoli.
L'uguaglianza di diritti, doveri e prerogative.
Le persone che dicono pane al pane e vino al vino.
Chi parla semplice, chi parla sincero.


NON CI PIACE

Lo sfruttamento
La guerra
La competizione
Le discriminazioni: di censo, razza, sesso.
L'arroganza dei potenti, la loro presunzione da sbruffoni.
Il trasformismo.
Le seghe mentali dei parolai
La disinformazione e l'ignoranza al servizio del potere 
I maggiordomi, quelli che fanno carriera leccando culi
Quelli che vogliono comandare
Quelli che ti guardano dall'alto perchè papy gli ha comprato il master
Le facce di merda che pensano che pretendere giustizia sia invidia
I pacifinti, che poi son sempre i primi a giustificare le guerre a casa altrui con la scusa dei diritti umani.
Non ci piace il fascismo e nemmeno l'antifascismo di facciata.
Non ci piace l'ipocrisia dell'ONU.
Non ci piace l'Unione Europea, il Fondo Monetario Internazionale e la Nato.
Il Manifesto di Ventotene, fa cagare, e diciamolo una buona volta.


COSA DOBBIAMO FARE?


Tanti se ne vogliono andare, tanti si rassegnano, tanti scappano.
Lo comprendiamo perché anche a noi è capitato di pensarlo, ma andarsene non risolverà i problemi.
In questo mondo, i nostri problemi, ci inseguono.
Le soluzioni si trovano insieme, la resistenza si costruisce insieme, per questo vi aspettiamo.
Ora ciascuno è debole, perchè ciascuno è solo e non è organizzato, ma insieme siamo molti di più di chi ci opprime.