tag:blogger.com,1999:blog-74201404260150481692024-03-13T10:38:35.371-07:00COLLETTIVO POPULISTA - UN PEZZO, UN CULOParla come mangi, di' quello che pensi. Resistere, organizzarsi, ribellarsi.Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.comBlogger36125tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-37443704083455008032019-10-22T05:56:00.000-07:002019-10-22T05:56:51.283-07:00L'avvento della meritocrazia<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Si chiamavano Unità Sanitarie Locali e le hanno fatto diventare Aziende Sanitarie Locali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dietro i nomi c'è una logica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dietro il processo di aziendalizzazione, o meglio dietro la copertura ideologica della privatizzazione, ci sono risvolti che hanno investito tutte le aree del settore pubblico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tipicamente quello che è accaduto è che le dirigenze, di nomina politica ( anche se non ufficialmente. Un giorno riprenderò il discorso su quel libro che voglio scrivere. Spero di non dover aspettare la pensione ), introducono elementi di aziendalismo secondo paradigmi attuali negli anni '80. Sbagliato l'aziendalismo, surreali gli effetti di volersi adeguare ai tempi con l'aziendalismo in forme superate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque una delle seghe mentali che vengono prodotte da questa ondata ideologica è la possibilità - finalmente! - di fare differenze tra una busta paga e l'altra.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mica tutti siete ugualmente meritevoli!</div>
<br />
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi è capitato una volta di dover presenziare ad una discussione nella quale venivano sciorinati esempi, di capi e loro passacarte, che si autoapplicavano parametri estremamenti oggettivi, tipo "per peso di carta prodotta" o quantità di riunioni, magari nemmeno verbalizzate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dentro di me riuscivo solo a pensare "perchè sono qui?".</div>
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<span style="text-align: justify;">Ad un certo punto, come mi capita spesso, ho provocato diffuso disagio e ho fatto calare il silenzio, riportando un esempio tipico che credo di poter individuare bene.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br />
Ho detto più o meno che in un processo produttivo con delle fasi distinte e molto facilmente individuabili, sarebbe anche possibile fare misurazioni della produttività piuttosto precise utilizzando un metodo quantitativo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Certo, volendo considerare attuale il modello taylorista, o volendo reintrodurre il cottimismo pre-statuto del 1970, ma sorvoliamo...</div>
<div style="text-align: justify;">
Chiunque riesce a capire, infatti, come sia possibile farlo nell'ipotesi che tu produca, con un procedimento a catena, dei rubinetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma nel momento in cui si eroga un servizio e non si fanno rubinetti, questo criterio risulta già inapplicabile.</div>
<br />
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma a quel punto ho sollevato anche un'altra questione: come facciamo a individuare esattamente cosa sia la produttività e come facciamo a metterla in una relazione che siamo in grado di spiegare col concetto di efficienza, o meglio, di efficacia rispetto ad un preciso obiettivo dato?</div>
<div style="text-align: justify;">
Infatti, ho detto, supponiamo che un tecnico abbia la responsabilità di monitorare la presenza di gas compressi nel bunker preposto allo stoccaggio delle bombole che una data struttura di ricerca utilizza e che abbia la responsabilità di garantire la continuità: cioè da un lato tener conto di spazi di stoccaggio non infiniti ma contemporaneamente monitorare quale sia l'andamento medio dei consumi di bombole di gas, i tempi di evasione di ordine di gas e di consegna del materiale acquistato, gestendo tutto quanto in modo che determinate operazioni di laboratorio in funzione 7 su 7, h24 x 365, non si fermino mai per mancanza di nuove bombole cariche.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se volessimo a questo punto introdurre un criterio quantitativo questo tecnico sarà bravissimo quando ordinerà praticamente una bombola al giorno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il che però sarebbe del tutto irrazionale, perchè la massima efficacia nel suo lavoro la esprimerà nel momento in cui sarà in grado di garantire la continuità che venga richiesta, gestendo uno spazio di stoccaggio limitato, avendo fatto il MINOR numero di ordini di acquisto strettamente indispensabile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sicchè, ho detto, se non si è in grado di capire il senso di uno specifico servizio, pretendere di introdurre misurazioni quantitative come criterio "oggettivo" di misura della produttività, può soltanto incentivare forme di organizzazione del lavoro del tutto irrazionali, nelle quali si apparirà estremamente produttivi proprio perchè si riesce nell'impresa di non far funzionare più assolutamente nulla.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sicchè, ho aggiunto, la realtà è che se si vuole misurare e valutare le persone è molto difficile, quasi impossibile, individuare criteri oggettivi e che in realtà l'unico modo è che chi abbia la responsabilità di farlo si assuma l'onere di farlo "a polso e sentimento", avendo la saggezza di capire che in una grossa realtà molto stratificata e complessa l'unica macro-suddivisione che si possa fare è tra due sole categorie: quelli che risolvono più problemi di quanti ne creano, quelli che creano più problemi di quanti ne risolvono.</div>
<br />
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Naturalmente sono stato guardato come se fossi pazzo, ormai fa parte del ruolo e non è che me ne freghi poi molto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Però sono convinto di aver detto cose giuste.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco: se è estremamente fumoso il concetto di produttività, a cascata lo è ancor di più quello di merito che ne è dipendente.<br />
<br />
Da questo traggo la conclusione che quelli che parlano molto di "merito" sono i pochi ad essere assolutamente certi di non averne alcuno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
Enea</div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-46074611891643327312018-09-14T02:16:00.001-07:002018-09-14T02:16:28.735-07:00<span style="background-color: #660000; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;"><span style="color: white;">Salonicco, Settembre 2018. Fiera Internazionale di Salonicco. </span></span><br />
<span style="background-color: #f1f0f0; color: #444950; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGPHPtbrX2sGifu6WGqEe2pL2dTf4uR96BinatJ0GeZzKQoYC6F_O0BUluvAdFbIE6gRHkClu36q5cl1ZD4Xi2h-y8ooUpLmkLJ9-S_pKi40Lcvwxnb-MP7y7NwaPTIS1LGavB_4SrESQ/s1600/41727801_302095777042540_5957852120454529024_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGPHPtbrX2sGifu6WGqEe2pL2dTf4uR96BinatJ0GeZzKQoYC6F_O0BUluvAdFbIE6gRHkClu36q5cl1ZD4Xi2h-y8ooUpLmkLJ9-S_pKi40Lcvwxnb-MP7y7NwaPTIS1LGavB_4SrESQ/s320/41727801_302095777042540_5957852120454529024_n.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: #f1f0f0; color: #444950; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<span style="background-color: #f1f0f0; color: #444950; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;"><span style="color: white;">Come da tradizione, ogni primo ministro annuncia il suo programma annuale durante questa grande festa. Alexis Tsipras questa volta annunciava la vita fantastica che aspetta i Greci ora che..."il paese esce dal memorandum".</span></span></div>
<br />
<div style="text-align: right;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; color: white;">Guardo questa immagine. È una foto che non ho mai visto prima. I blindati della polizia stanno letteralmente entrando in mare. Agiscono come un muro che taglia letteralmente il centro della città dal resto del tessuto urbano. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; color: white;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; color: white;">Gli episodi a Salonicco hanno ferito per sempre la città. È una vergogna vedere un primo ministro di sinistra raggiungere la città come un ladro e dare l’ordine di affogare una città intera nei lacrimogeni. È una vergogna vedere persone anziane e bambini correre in panico per salvarsi dalle manganellate. È una vergogna lasciare nelle mani dell'estrema destra la gestione di ogni manifestazione.</span></div>
<span style="background-color: #660000;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;"><span style="color: white;">Il muro continua in tutto il centro storico. Chi ha ordinato questo? Le stesse persone che per ideologia lottavano da decenni contro la repressione e la violenza della polizia, ovvero Syriza. L'arbitrarietà degli organi nell'esercizio del potere. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;"><span style="color: white;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;"><span style="color: white;">Una posizione ideologica che era la loro bandiera. Questa volta il governo ‘’di sinistra’’ ha usato il metodo della repressione e del terrorismo per piegare il movimento popolare e la resistenza contro le sue politiche di austerità.</span></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: #660000; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;"><span style="color: white;">Olga</span></span></div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-36011620280360290522018-06-12T06:08:00.000-07:002018-06-12T06:33:16.741-07:00Europa, Elezioni, Governi - Per una prospettiva sovranista e socialista - 1<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyitDQaEikJo9WGDChVrqN7NHV6wi1wSkrr1yzVbZknfcybjx0KGGEoqH4iizJrR-L2djgrp1SwumFlRRGvK22Py2Uwtk8zP8jNJCEDwAaiFbfjqiWIUxEBtHdtOBqPzoSnKpAwPgSkNA/s1600/35077458_2532714130286314_4091810970622492672_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyitDQaEikJo9WGDChVrqN7NHV6wi1wSkrr1yzVbZknfcybjx0KGGEoqH4iizJrR-L2djgrp1SwumFlRRGvK22Py2Uwtk8zP8jNJCEDwAaiFbfjqiWIUxEBtHdtOBqPzoSnKpAwPgSkNA/s320/35077458_2532714130286314_4091810970622492672_n.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">09/06/2018 - Intervento di Enea Boria</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">SITUAZIONE
DETERMINATASI CON IL PERCORSO DI FORMAZIONE DEL GOVERNO</span></b></div>
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></a></div>
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack">
</a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non ripeto valutazioni già fatte sul risultato di un voto, certamente
destabilizzante, nel quale si sono unite grandi aspettative rispetto ad un
nuovo corso politico soprattutto al Sud, che rappresenti le necessità delle
persone dovute allo stato di grave abbandono e di profonda crisi occupazionale
in tali regioni, ad un autentico desiderio di vendetta nei confronti di
chiunque abbia governato lo status quo nel corso dell’ultimo decennio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dico subito che il governo che alla fine è stato composto ha un profilo tale
per cui sarà più semplice opporsi rispetto a quanto era sembrato in via di
composizione durante la prima fase dell’elaborazione dell’accordo m5s-lega.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La prima bozza di contratto di governo, che sembrava dovesse essere retta dal
prof. Sapelli, era sicuramente molto più avanzata e probabilmente non sapremo
se sia stata volontariamente fatta sfuggire dalla trattativa riservata per
volontà delle due forze politiche, come operazione di marketing, o se all’interno
della maggioranza qualcuno abbia voluto sabotare una opzione troppo avanzata.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il profilo della sintesi politica infine compiuta a mio giudizio è ugualmente
molto serio, ma tuttavia molto meno progredito per due motivi:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">1) è molto grave e non va preso sotto gamba il fatto che la rappresentanza del
lavoro sia stata assunta, praticamente “vinta in appalto”, da una frazione del
capitale. In particolare quello relativamente sconfitto nella recente storia
del paese e vittima del ciclo economico, cioè quello dotato di meno proiezione
internazionale e relativamente più vincolato all’esistenza di un mercato
interno che acquisti i propri prodotti. In particolare, qua nel settentrione,
parliamo non tanto della piccola impresa e della micro impresa ma piuttosto
della media impresa, che è il vero referente nella società della Lega Nord.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tale profilo conduce ad una sintesi programmatica più allettante per i ceti
popolari rispetto al programma politico del grande capitale, sia industriale
con proiezione internazionale maggiore sia finanziario, che è stato ben
rappresentato dai vari governi a trazione PD: da Monti fino a Gentiloni, cioè i
governi di maggior fedeltà eurocratica.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Più allettante, ma in ogni caso ostile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">2) a differenza della prima bozza programmatica di governo che sembrava rivolta
a politiche maggiormente redistributive e indirizzata ad aprire un fronte di
lotta piuttosto aspro con le istituzioni europee - ed in tal senso Sapelli
sembrava veramente essere la persona giusta - il compromesso di governo attuale
ha visto completamente scomparire la prospettiva di conflitto con Bruxelles e
si è molto appiattita sulla più classica impostazione politica della Lega Nord.
Una Lega ritornata quasi bossiana.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il dato veramente rilevante è stato piuttosto la mossa del presidente della
Repubblica Mattarella il quale si è assunto la responsabilità di sbilanciarsi
ben al di la delle prerogative del proprio ruolo in merito al veto sul
professor Savona, argomentato su basi squisitamente politiche e non
giuridico-formali, costituendo così un grave precedente nella storia
repubblicana.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dato un governo che per l’ennesima volta vuol sotterrare la maggior criticità
di questo tempo, cioè la contraddizione europea, il paradosso è che proprio chi
voleva rendere a tutti i costi l’Unione Europea intangibile ha in realtà
evidenziato maggiormente questo tema, assumendosi la responsabilità di
diachiarare che in Italia il TFUE e i trattati comunitari sono legge al di
sopra della Costituzione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tanto affanno per nulla se consideriamo inoltre che la posizione di Savona, sia
per la volontà di sanare il debito pubblico con svendite massive di patrimonio
pubblico sia perché contemplava un piano b semplicemente per avere qualche peso negoziale, era
tutt’altro che barricadera.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Insomma, almeno sul piano discorsivo e retorico, al di la della gravità politica
dell’atto compiuto, la mossa di Mattarella è sicuramente stata un autogoal che
legittima con forza gli argomenti di qualsiasi forza euroscettica.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sappiamo che essere rappresentati in futuro da un governo sarà un’operazione
non solo politicamente difficile ma anche rischiosa, poiché i garanti
dell’ordine europeo si son dichiarati disposti a tutto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tuttavia il panico delle élite concorre a legittimare questa causa agli occhi
dei cittadini, che hanno sempre più gli occhi aperti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">IL MOTIVO DEL NEGATIVO GIUDIZIO SUL PROFILO DEL GOVERNO CONTE</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel progetto dell’attuale governo degli elementi positivi sono presenti e per
questo motivo bisogna sicuramente modulare con attenzione la critica da
rivolgergli. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non sempre e non tutto andrà osteggiato, ma sono prevalenti degli elementi
negativi piuttosto chiari.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Elementi sicuramente pessimi sono:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">a) la modalità con la quale è trattata la questione della giustizia. Un
esplosivo mix tra la storica vocazione forcaiola e sbirresca della Lega e il
moralismo grillino.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dal ministro della giustizia Bonafede e dalla sua volontà di circondarsi come
consulenti da magistrati, alcuni dei quali in servizio, non ci si può aspettare
niente di buono, a maggior ragione per il fatto che il suo orientamento è tutto
rivolto a potenziare il sistema carcerario. Le carceri sicuramente necessitano
di essere ammodernate e non ho certamente intenzione di combattere una lassista
battaglia di principio contro la certezza della pena: il problema è che la sola
reclusione è estremamente discutibile come strumento di rieducazione e
reinserimento e, a monte del critico sovraffollamento carcerario, sarebbe stato
necessario domandarsi perché le carceri trabocchino.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A quando un governo che avvi una seria riflessione a proposito dell’inutilità e
dannosità di leggi quali la Bossi-Fini alla Fini-Giovanardi, entrambe tra le
prime cause del sovraffollamento carcerario?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">b) l’elemento che tuttavia mi preme particolarmente sottolineare e che è per
noi di maggior interesse, sta nel fatto che si tratta di una sintesi
programmatica priva di elementi redistributivi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La compagine di governo afferma di voler modificare la legge Fornero e l’idea
di tornare almeno a quota 100 è sicuramente da sostenere e gode di amplissimo
sostegno popolare; si afferma inoltre di voler sostenere il reddito dei
disoccupati e questo è un secondo elemento sottoscrivibile rispetto al quale il
governo andrà incalzato, non opponendo un muro ma cercando di spingerlo ad
essere consequenziale e non elusivo ( dobbiamo ad ogni modo ricordarci che tale
proposito impropriamente denominato “reddito di cittadinanza” dal m5s, verrebbe
perseguito attraverso un mezzo molto discutibile. Il cosiddetto reddito di
cittadinanza dei grillini, già in sé molto discutibile perché equivarrebbe ad
una acquiescenza rispetto all’estromissione delle persone dal ciclo produttivo
e la marginalizzazione nei rapporti di produzione, incentivando ancor maggiore
subalternità sociale, ha anche il difetto di essere molto simile al meccanismo
ricattatorio del sistema Hartz IV tedesco )</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Soprattutto non si accenna minimamente a voler uscire dalla logica delle supply
side economics, cioè delle politiche che presumono di poter risolvere il
problema della disoccupazione e dello smantellamento della nostra manifattura operando
esclusivamente dal lato dall’offerta; il sotteso è tener fermo l’orizzonte
mercantilista delle politiche che si vogliono praticare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Passando dal PD al governo pentaleghista, o legastellato che dir si voglia,
cambia ciò il paradigma da ordoliberismo tedesco in salsa più o meno
progressista a Reaganomics con 40 anni di ritardo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Credo sia cruciale chiarire questo passaggio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Uno dei pochi che stia elaborando analisi sensate nella sinistra
istituzionalizzata è Stefano Fassina, il quale ha recentemente sostenuto in un
articolo che occorre realizzare una compagine mossa da patriottismo
costituzionale che si opponga a due polarità politiche che ci schiacciano,
emarginando ogni reale possibilità di emancipazione di sfruttati e esclusi.
Secondo Fassina queste polarità sono il liberismo europeista da un lato – PD,
Forza Italia - e il nazionalismo dall’altro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ha ragione in parte.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Secondo me la parte imprecisa non è nel definire nazionalisti i pentaleghisti,
quanto nel non nominare esattamente l’altra polarità: essa non è semplicemente l’europeismo
liberista ma andrebbe definita con maggiore precisione come il fronte degli
ascari del nazionalismo economico germanico. Consegue che saremmo di fronte ad
una pessima alternativa tra due nazionalismi che si scontrano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Uno nazionalismo straniero sostenuto dalle nostre élite, una borghesia
autenticamente compradora, e un sentimento revanscista incarnato nell’industria
del Nord, che è la vera anima di questo governo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ciò deve essere spiegato chiarendo il reale significato della proposta della
flat tax e del perché essa si inserisca nel proposito di non uscire dal
paradigma mercantilista.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">“È giusto che chi guadagna di più paghi meno tasse. Perché spende e investe di
più… L’importante è che ci guadagnino tutti: se uno fattura di più, risparmia
di <span class="textexposedshow">più, reinveste di più, assume un operaio in più,
acquista una macchina in più, e crea lavoro in più. Non siamo in grado di
moltiplicare pani e pesci. Il nostro obiettivo è che tutti riescano ad avere
qualche lira in più nelle tasche da spendere”. Così Matteo Salvini, ministro
dell’Interno, ai microfoni di Radio Anch’io, rispondendo a una domanda sulla
Flat tax.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dobbiamo avanzare una critica rigorosa.</span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><o:p></o:p></span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il concetto
espresso da Salvini è un cardine di quell'idea dell'economia che è definita
come “supply side economics”.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Essa ha trovato prima massiva applicazione con Reagan negli USA.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Uno dei cavalli di battaglia del pensiero di Reagan era la "curva di
Laffer", dal nome di uno dei suoi economisti consiglieri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Secondo Arthur Laffer, oltre una certa soglia di imposizione fiscale, le tasse
disincentivano a lavorare e produrre.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Occorre quindi trovare un regime ottimale abbassando fortemente le tasse, in
maniera non progressiva, perché tanto questo non provocherà minori introiti per
lo stato ma un aumento esponenziale della base imponibile, inoltre la parte più
ricca della società metterà senz’altro a frutto i soldi risparmiati creando
lavoro e quindi prosperità che sgocciolerà in parte nelle tasche dei ceti
popolari ( trickle down ).</span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><o:p></o:p></span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La storia
sbugiardò Reagan su tutta la linea; in effetti con la sua politica
semplicemente i ricchi poterono arricchire più alla svelta, ma nel bilancio USA
aumentò enormemente il deficit e il debito senza per altro che questo
corrispondesse ad alcun investimento strutturale compiuto e quindi a nessun
ampliamento nell’erogazione di servizi o creazione di nuovi buoni posti di
lavoro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ad oggi possiamo affermare che appiattirsi sulle leggende della supply side
economics è in assoluto il modo più stupido per essere anti-keynesiani.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non il modo meno efficace, badate, ma proprio il modo più stupido.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La flat tax è concettualmente figlia di queste stupidaggini ( ricordo quanto
diceva J. Stiglitz sulla curva di Laffer: una fantasiosa teoria che non ha
maggior peso scientifico di uno scarabocchio su un pezzo di carta ).</span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><o:p></o:p></span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Volendo
uscire da un mero economicismo e sforzandosi di capire il senso politico
generale di quanto sta accadendo, questa resurrezione senza resipiscenza
francamente anche un po' grottesca della "Reaganomics" in Italia con
40 anni di ritardo, dovrebbe farci capire che il problema è il paradigma di
fondo che resta lo stesso di prima, alla faccia del “governo del cambiamento”.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le supply side economics prospettano sempre soluzioni operate dal lato
dell'offerta, non diversamente da quello che hanno fatto Berlusconi un tempo,
Monti, Letta, Renzi, Gentiloni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non a caso Salvini ha già detto chiaramente che la reintroduzione dell’articolo
18 o altri elementi che ricostituiscano una buona rigidità contrattuale per i
lavoratori, sono propositi non compresi dal contratto di governo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lo spirito è sempre lo stesso: smonta il diritto del lavoro, le aziende
assumeranno di più, tolti i lacciuoli lavoreremo tutti, guadagneremo meglio per
questo motivo e la maggior capacità di produrre delle aziende ad un costo del
lavoro per loro più vantaggioso trainerà il benessere generale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questo, il governo del "cambiamento" non può dirlo apertamente;
suonerebbe effettivamente troppo poco popolare, se non altro perché già troppe
volte lo abbiamo sperimentato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma non uscendo dal medesimo paradigma persegue la stessa obiettivo di un Monti semplicemente
proponendosi di abbassare le tasse per imprese e alti redditi, invece che
direttamente il costo del lavoro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Scopo di questa operazione?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Avere capacità di penetrazione sugli altri mercati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Esportare, esportare, esportare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Cosa che si può realizzare efficacemente quanto meno si redistribuisce ricchezza
entro il proprio Paese e quanto meno si tende ad importare, anche perchè i
lavoratori non hanno da spendere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si prosegue nella logica di farci produrre, per bassi stipendi e con scarse
garanzie contrattuali, ciò che non potremo permetterci di comprare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nazionalismo economico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Impoverire i propri lavoratori e scaricare le contraddizioni all’esterno
esportando; peggio ancora improntando tutto l’apparato produttivo verso
l’export, cioè uno dei principali vizi di fondo che rendono insostenibile
l’eurozona.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Esattamente in questo senso il confronto politico in Italia sta avendo luogo
tra gli ascari del nazionalismo economico germanico, e un revanscismo
nazionalistico del nostro piccolo capitale temporaneamente sconfitto dalla Germania;
due fronti che vogliono essere nemesi uno dell’altro rimanendo però all'interno
di un identico paradigma mercantilista.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tale politica non si contesta né difendendo l'euro, cioè schierandosi con gli
ascari del nazionalismo commerciale germanico, né diventando codisti rispetto a
chi vuol passare dal nazionalismo economico altrui, subìto a senso unico, al
nazionalismo economico praticato in proprio.</span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><o:p></o:p></span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si combatte al
contrario proponendosi di perseguire un modello sociale e di sviluppo trainato
innanzitutto dall'espansione del mercato interno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ciò presuppone il liberarsi dalla moneta dei tedeschi, ma presuppone anche il
far poi l'opposto di quel che si propone di fare l’attuale governo, senza per
altro nemmeno più proporsi di liberarsi dall'euro, cioè redistribuire e tornare
allo stato economicamente interventista.</span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><o:p></o:p></span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I modelli export lead creino dualismi devastanti sul mercato del lavoro
interno ( la Lega è in realtà più secessionista oggi che ai tempi di Bossi, di
fatto, perché senza interventismo e senza redistribuzione, con un mega sgravio
fiscale di cui si avvantaggerà il solo Nord, il meridione finirà una volta per
tutte di andarsene alla deriva ).</span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="uficommentbody"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="uficommentbody">Bisogna sottolineare e capire come spiegare alle persone che i modelli produttivi
trainati dalle esportazioni sono il vero nazionalismo economico, e si tratta
sempre di modelli che prosperano su un modello sociale di drastico e diffuso
impoverimento interno.</span></span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="uficommentbody">
</span><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Notevole inoltre l’ipocrisia di vari esponenti della Lega proprio su questo
tema.</div>
<div style="text-align: justify;">
“Se non puoi svalutare la moneta svaluti il lavoro”,
e questo non ci va bene ( perchè stiamo subendo un attacco dal mercantilismo
tedesco ), ma se possiamo intervenire sulla moneta e insieme continuare a comprimere
il costo del lavoro con strumenti interni non correggendo nulla nella totale
deregolamentazione contrattuale di cui siamo vittime, così da continuare a guadagnare
competitività di prezzo e proiezione estera, va invece benissimo.</div>
<div style="text-align: justify;">
A che pro, quindi, criticare parametri e norme regolatrici dell’eurozona e il
comportamento della Germania? </div>
<div style="text-align: justify;">
Sembra quasi che il problema per la Lega sia strappare la frusta di mano al
padronato tedesco per rivendicarne in proprio l’esclusivo utilizzo; peccato non
sia noto il parere di chi in entrambi i casi prenderà frustate.</div>
<span class="uficommentbody"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>COSA POSSIAMO FARE, IN CHE MODO ARTICOLARE IL NOSTRO DISCORSO?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
1) La prima cosa che possiamo fare è quindi già spiegata: raccontare e far
capire nel più semplice modo possibile perché la necessità dei lavoratori sia
non lasciarsi comprimere tra due nazionalismi economici ma sostenere le ragioni
di un modello di sviluppo trainato dall’espansione del mercato interno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il nostro scopo è uscire dal mercantilismo, il resto segue a ruota: cioè tanto
la necessità di uscita dall’UE quanto quella di ricostruire una economia mista
a forte indirizzo e pianificazione pubblica perché questo è l’unico vero modo
per redistribuire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa è la premessa di una svolta di carattere socialista e internazionalista,
non rivolta a scaricare all’esterno le proprie contraddizioni sociali interne.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
2) Darsi un progetto e un respiro internazionalista. </div>
<div style="text-align: justify;">
Come spiega Screpanti in un suo articolo, da questa unione europea bisogna
uscire ma di una unione europea abbiamo comunque bisogno. </div>
<div style="text-align: justify;">
La nostra economia deve necessariamente essere piuttosto aperta, anche se non
incondizionatamente aperta, sia a causa della necessità di approvvigionamento
in materie prime sia delle della nostra industria di trasformazione e il problema
del vincolo esterno non si riduce nel problema dell’UE, come dimostrò la
Francia di Mitterand dissanguatasi in meno di due anni per via del deficit
commerciale verso la Rft. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quel che occorre è una confederazione tra stati sovrani, non una integrazione
di mercato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Occorre inoltre restituire un peso geopolitico al Mediterraneo, unico modo in
prospettiva anche per gestire in modo umanitariamente accettabile i flussi
migratori, invece di essere fanalino di coda della mitteleuropa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le confederazioni inoltre nascono normalmente con scopi militari e in
prospettiva questo serve anche ad avere un peso internazionale: uno spazio di
mercato evoluto che permetta di negoziare efficacemente i rapporti commerciali
e di essere presi sul serio anche sul piano militare, senza per questo dover
essere una eterna propaggine della Nato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il Mediterraneo può essere indipendente, solidale, rispettato e
internazionalista, purchè ci si ricordi che questa unione non può essere
trasformata nella confederazione che sarebbe auspicabile, ma quest’ultima può
nascere solo sulle ceneri della prima.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
3) Occorre non essere travolti dalla questione dell’immigrazione, come già ci
siamo detti a Bologna.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa necessità si collega alla necessità di confederazione mediterranea, dato
il problema dell’enorme pressione demografica africana, con una prospettiva da
qui a 20 anni di 2 miliardi di abitanti nel continente africano con età media
di 20 anni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Rapporti tra stati, equi, non predatori, solidaristici e volti a dare ai paesi
partner condizioni di sviluppo e benessere autonomo e indipendente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Purtroppo non esistono soluzioni strutturali a breve termine all’enorme
pressione migratoria e demografica cui l’Italia è sottoposta, ma solo soluzioni
di natura geopolitica. Che tuttavia nessuno pare interessato a prospettare.</div>
<div style="text-align: justify;">
L’Africa non entra in Italia, non ci sta e le persone hanno comprensibilmente
paura in quest’epoca di restringimento drammatico del futuro: per questo motivo
le attuali sinistre sono una continua campagna elettorale in favore della Lega
Nord.</div>
<div style="text-align: justify;">
Rideclinare sensatamente questo tema significa affermare che il problema non è
combattere gli immigrati, ma il bisogno di emigrare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre spesso gli immigrati appartengono al ceto medio dei paesi sorgente,
così come esso da noi spesso emigra ( nell’ultimo anno son stati più numerosi i
giovani italiani emigrati dei giovani africani immigrati in Italia ). </div>
<div style="text-align: justify;">
Questo fenomeno toglie risorse sia a noi che a loro, alimentando il rapporto di
dipendenza da paesi terzi perché in entrambi i casi la prospettiva è rimanere
privi della classe dirigente alternativa, con la quale costruire un altro
futuro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il modello del ddl Ferrero-Amato secondo me va bene come proposta programmatica
ma non attaccherei su questo: bisogna saper rispondere alle domande delle persone
in modo credibile ma il terreno di lotta non lo deve scegliere la Lega.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
4) Credo si debba attaccare la lega sul fatto di osteggiare le redistribuzione
interna, ma mantenendo modalità discorsive amichevoli e concilianti nei
confronti degli elettori del m5s, perché la mancanza di una volontà redistributiva
da parte della Lega danneggia il popolo di chi ha votato M5S, specialmente al
Sud e a costoro dobbiamo riconoscere sempre di essere la parte migliore del
paese, lo stesso blocco sociale di cui siamo noi stessi parte ed al quale
aspireremmo rivolgerci.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
5) attaccare il disordine sul quale la Lega prospera e che ha sempre alimentato
a causa dell’ipocrisia e della inapplicabilità delle legge Bossi – Fini. Facendo
anche l’esempio dell’insicurezza che alimenta l’opposizione alla costruzione di
una moschea a Milano: un luogo istituzionalizzato, riconosciuto, visibile, che
riconosca decoro e dignità ai molti musulmani immigrati presenti in città è
anche un luogo molto più semplice da controllare e tenere sotto controllo delle
decine di cantine nelle quali si riuniscono ora da segregati, in un regime di
esclusione che inoltre rischia di alimentare fenomeni di radicalizzazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli esempi che si possono fare di cinica produzione di fenomeni di disordine
per poi proporsi come falsa soluzioni, sono numerosi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>RIDEFINIRE LA QUESTIONE DEL RAPPORTO COL PROGRESSO.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La contraddizione della sinistra si evidenzia ad esempio nella questione della
disoccupazione tecnologica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi è capitato spesso di sentirmi opporre questo tema che equivale ad affermare
che non esista più nulla da rivendicare. Non è così.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non viene mai affronta l’idea che il lavoro si trasformi e il suo futuro stia
nel RIPENSARE IL RUOLO DELLO STATO, creando lavoro nella cura alla persona,
istruzione, medicina, tutte settori lasciati andare allo sbando.</div>
<div style="text-align: justify;">
Senza considerare tutto il lavoro che si potrebbe realizzare mettendo mano alla
nostra rete infrastrutturale ormai disastrata; proposito però realizzabile solo
con massimi investimenti pubblici e nazionalizzazioni industriali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo motivo è necessaria la CRITICA DEL MUTUALISMO come orizzonte
strategico, quando non può essere più che tattico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Trattando la questione del mutualismo come ad esempio Potere al Popolo, ciò che
si fa è sfuggire dalla responsabilità di riconoscere un ruolo allo stato,
proponendosi di ricostruirlo, ripristinarlo, trasformarlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così da un lato si elogia il progresso, comunque esso sia, ma non lo si
problematizza, dall’altro lato ci si accoda a proposte retoriche come quella di
Hamon di tassare i robot.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questo caso non ci si avvede del fatto che imporre per via fiscale un gap
tecnologico al paese, equivarrebbe a doverne chiudere come le frontiere
economiche e commerciali più di quanto non sia possibile e auspicabile,
rassegnandosi in ogni caso a standard di vita sempre più arretrati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia, anche se bisogna imparare a evitare queste ambiguità e contraddizioni
delle sinistre istituzionalizzate, la neutralità del progresso non può essere
mai più data come un fatto scontato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Occorre rifarsi a quanto espresso da Polaniy nella sua teoria del doppio
movimento, riconoscendo perché siano oggi forti in tutta Europa movimenti come
la Lega che criticano gli effetti della globalizzazione e non le cause puntando
il dito sui soli effetti socialmente disgregativi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il nostro spazio culturale e politico si trova nel criticarne le cause di
questa disgregazione, ma occorre imparare a farlo senza disinteressarsi degli
effetti sociali e culturali, snobbando e considerando gretto conservatorismo lo
straniamento col quale le persone si misurano di fronte alla rapida
disgregazione delle loro comunità sociali e delle loro tradizioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da cui la necessità di una sinistra non progressista, fortemente ancorata ai
valori di comunità, della continuità storica dei popoli, che bisogna saper
declinare in termini non escludenti rivendicando il bisogno umano profondo di
radici come strumento di reciproco riconoscimento, senza per questo fondare
l’idea di nazione in termini astorici su una tradizione immutabile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Necessità, questa, sottile e complessa, di prendere sul serio una serie di
cause normalmente considerate come “conservatrici”, senza perdere di vista il
senso della dinamicità della storia e della società.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>QUESTIONI ORGANIZZATIVE</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Pagina visibile, con sezioni, spazio di discussione. ( FSI ha una bella pagina ad esempio )</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Associazione culturale davanti, da far crescere localmente con ampia
autonomia sulle iniziative realizzate e scopo di costituire un fondo cassa</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Statuto flessibile per iniziare a lavorare e capire come funzioni la
possibilità del 2x1000.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Statuto flessibile per cominciare a gestire una organizzazione facendo
esperimenti organizzitivi su noi stessi. Trovare una formula che funzioni che è
difficile poter immaginare già preconfezionata ma potrà sortire solo da
aggiustamenti successivi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Organizzazione corsi, seminari, pubblicistica, anche e sempre con lo scopo di
costituire fondo cassa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Non correre il rischio di far appello alla volontà di partecipare di chi
purtroppo, anche volendo, non può farlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo nelle attività locali delega ristretta a termini temporali brevi,
rapporto tra centro e periferia assiduo e alimentato anche con strumenti
digitali, che devono però essere di complemento e non certamente sostitutivi,
anche perché tremendamente manipolabili.</div>
<div style="text-align: justify;">
In futuro questo dovrebbe valere anche per incontri di definizione di linea ed
organigrammi, non avendo più il livello intermedio dei delegati, i problemi che
ne discendono e che allontano le persone.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- problema del funzionariato: stare attenti a non diventarne dipendenti anche
se in ogni caso esso è indispensabile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Delega ristretta nel tempo, se e quando potremo anche retribuita, ma sempre
circoscritta nel tempo. I singoli non devono potersi rendere indispensabili
condizionando così la possibilità di ri-orientamento politico
dell’organizzazione stessa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Think tank dietro, per costruire relazioni cercare di avere influenza, il che
servirà comunque, anche se e quando sarà possibile passare a una strutturazione
di tipo partitico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Stratificazione dell’organigramma non esclusivamente territoriale ma anche
per aree tematiche, così da venire incontro ai tanti che un radicamento
territoriale non lo hanno più e hanno problemi di partecipazione a causa dei
tempi di lavoro..</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Apertura massima e coltivare relazioni, sempre tenendo conto di quanto la
galassia sovranista sia autodistruttiva e con ogni probabilità anche piena
zeppa di mestatori e guastatori organizzati, con spesso la Lega come casa
madre.</div>
</span></span></span><span class="uficommentbody"><span style="font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 107%;">
<!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br />
<!--[endif]--></span></span>Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-28576436748569305762018-06-06T02:07:00.003-07:002018-06-07T00:35:40.110-07:00Ammissioni e minacce del Senatore Monti <div style="text-align: justify;">
Intervento sulla fiducia del Senatore Mario Monti - Roma 05/06/2018</div>
<div style="text-align: justify;">
(Aggiunte in grassetto a cura di UPUC)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLL7sLytCM-v4fhAA8MCtA2LLdlbClQacIt02YsitUWIMFUYtucVoxS_MrkNYuS_GHOp-plbQrvf62VQuZlUdS3dYewm8P6XOgrNMWedh4rYgSM0x73zwiOXxQQ3nRLRoT50Sfl49zshA/s1600/mario-monti_fondo-magazine.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="478" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLL7sLytCM-v4fhAA8MCtA2LLdlbClQacIt02YsitUWIMFUYtucVoxS_MrkNYuS_GHOp-plbQrvf62VQuZlUdS3dYewm8P6XOgrNMWedh4rYgSM0x73zwiOXxQQ3nRLRoT50Sfl49zshA/s320/mario-monti_fondo-magazine.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Grazie Sig.ra Presidente,</div>
<div style="text-align: justify;">
Sig. Presidente del Consiglio, formulo al nuovo governo sinceri auguri di buon lavoro nell'interesse dell'Italia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, chiunque abbia avuto l'onore e l'onere di sedere dove Lei siede da oggi, Presidente Conte, non può non rivolgere a lei un augurio speciale (<b><u>Anche io sono stato PdC non te lo dimenticare - NdC</u></b>)</div>
<div style="text-align: justify;">
Io non confido nell'insuccesso di questo governo. (<b><u>ma fallirete comunque, idioti - NdC</u></b>)</div>
<div style="text-align: justify;">
Si è detto che Lei sarebbe un capo di governo dimezzato in quanto ha ai suoi fianchi 2 leader politici a tutto tondo, i vicepresidenti Di Maio e Salvini.</div>
<div style="text-align: justify;">
Credo che non lo sarà, spero che non lo sarà (<b><u>Ma lo sei - NdC</u></b>).</div>
<div style="text-align: justify;">
Un governo è efficace se chi lo guida è il Presidente del Consiglio e se questo esercita pienamente i suoi poteri e le sue responsabilità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Piuttosto sono certo che il governo otterrebbe un credito maggiore, un consenso maggiore anche presso chi in parlamento e nel paese oggi non lo appoggia se iniziasse la sua vita con un atto di modestia e di realismo. (<b><u>Devi baciare la mani al Padrino - NdC</u></b>)</div>
<div style="text-align: justify;">
Non il Presidente del Consiglio ma l'intero vostro governo nascerebbe oggi come governo dimezzato se altre forze politiche non avessero dato in un momento difficilissimo della vita del paese, prova di grande responsabilità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qualunque cosa voi signori del governo possiate pensare di Forza Italia, del Partito Democratico, dell'allora Terzo Polo, di Fratelli d'Italia nella sua fase iniziale (<b><u>Giorgia stai attenta, ritorna in te o te ne pentirai - NdC</u></b>), il fatto che dal novembre 2011, quando chi vi parla è stato chiamato (<b><u>a suon di spread - NdC</u></b>) a prendere quel posto, per oltre un anno abbiamo sostenuto provvedimenti impopolari (<b><u>Ah, lo sai dunque che stavi sui coglioni - NdC</u></b>), ha consentito di portare l'Italia fuori da una spaventosa crisi finanziaria e gradualmente di portarla ad una ancor troppo lenta ripresa (<b>A suon di austerità - NdC</b>).</div>
<div style="text-align: justify;">
Voi, con tutto il rispetto, colleghi della Lega e del M5S, come Lega esercitavate una coerente (<b><u>?!? - NdC</u></b>) e bruciante opposizione in parlamento e nel paese ed il M5S nel paese e nei siti diffondeva in modo cinico spesso in totale contrasto con la verità fattuale ( <b><u>OK la Lega, ma voi grillini mi state sul cazzo - NdC</u></b>), tesi che non andavano certo, come è legittimo, nella direzione degli sforzi che l'allora parlamento col 92% di fiducia (<b><u>mica come il vostro striminzito 51% - NdC</u></b>) incoraggiò da parte dell'allora governo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si, voi avreste la Troika (<b><u>voi!?!?! - e tu no? - NdC</u></b>), avreste un governo dimezzato perché sareste ridotti ad agenti di un governo semicoloniale (<b><u>beh, come ammissione della realtà dell'Unione Europea non è malaccio - NdC</u></b>).</div>
<div style="text-align: justify;">
La Troika è una realtà disgustosa (<b><u>Ricordiamo che per Troika si intende BCE, FMI e Commissione Europea - NdC</u></b>) a mio parere, anche se promana dall'Unione Europea (<b><u>ma la UE non si può criticare? - NdC</u></b>) e dall'FMI ed abbiamo fatto di tutto, cittadini italiani, forze politiche, il mio governo ed io personalmente per risparmiare all'Italia questa dimostrazione di scarsa dignità. (<b><u>sarebbe un problema morale... - NdC</u></b>).</div>
<div style="text-align: justify;">
La Troika è stata evitata con lo sforzo di risanamento fatto all'interno del paese grazie ad un lungo braccio di ferro con la Germania (<b><u>se lo fai tu va bene, se lo fa il nuovo governo no - NdC</u></b>) e con la cancelliera Merkel culminato nel giugno 2012, il ministro degli affari esteri che siede accanto a voi può fornirvi ogni indicazione e suggerimento avendo egli avuto un ruolo significativo al mio fianco.</div>
<div style="text-align: justify;">
E fu quella la premessa che consentì alla BCE la svolta verso politiche che oggi semmai corrono solo il rischio di farci addormentare un pò tutti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non è escluso, questo lo dico con spirito ne di provocazione ma solo con senso del dovere avendo dedicato forse più tempo nella mia vita di tante altre persone all'esame da vicino di questi problemi; non è escluso, dicevo, che l'Italia possa dover subire ciò che ho evitato allora (<b><u>se non pagate il pizzo vi faccio esplodere il negozio - NdC</u></b>), cioè l'umiliazione della Troika (<b><u>continua solo ad essere un problema morale? Se è così possiamo sopportarlo.. - NdC</u></b>).</div>
<div style="text-align: justify;">
Io mi auguro vivamente di no.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi lo spread, questo indicatore osservato in modo un pò troppo manicheo (<b><u>da chi? Da te? - NdC</u></b>), ma che pure esiste (<b><u>come l'alba, il tramonto, le maree.. - NdC</u></b>), è di 235 per l'Italia, 98 per la Spagna, 143 per il Portogallo e questo in regime di Quantitative Easing.</div>
<div style="text-align: justify;">
Togliete quello, come tra un pò avverrà, e questo 235 non è enormemente diverso da quel 575 che il ministro Moavero ed io e tanti parlamentari ricordano ancora (<b><u>un pò come ricordavano il fascismo i padri costituenti.. - NdC</u></b>).</div>
<div style="text-align: justify;">
Il vostro è il governo del cambiamento; io a questo vorrei applaudire sottolineando al tempo stesso qualche.. [campanella].. Concludo Sig.ra Presidente.. anzitutto vorrei salutare un cambiamento già avvenuto. E' stato sconcertante ma nella buona direzione (<b><u>nell'evidenziare quanto siete irresponsabili - NdC</u></b>), il valore aggiunto e la preoccupazione tolta di edizione in edizione, del Contratto per il Governo. Voi sapete che, tuttavia scrivere "chiediamo il condono di 250 miliardi alla BCE" è una cosa che si può cancellare (<b><u>dammi 10 buoni motivi per farlo, e circostanziali - Nd</u>C</b>), ma che lascia negli osservatori stranieri... [campanella].. per favore concluda Senatore...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Concludo Sig.ra Presidente</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Ecco bravo stai zitto perché ogni volta che parli peggiori la tua situazione.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Ammesso che sia peggiorabile.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-1305400916002336222018-03-07T04:17:00.004-08:002018-03-07T05:29:05.944-08:00Analisi del voto parte #1: SBAM!Alla fine si è votato e in un paese nel quale da troppo tempo non accade sostanzialmente nulla se non la crescita della rassegnazione alla morte per inedia, <u><b>è finalmente successo qualcosa, qualcosa di grosso, ed un vigoroso SBAM riecheggia tutto intorno.</b></u>Aspettiamo che escano nuovi ed ulteriori dati, in particolare per quanto riguarda la composizione sociale del voto, per scrivere cose serie e analitiche pur nei limiti della nostra orgogliosa irrilevanza e cazzonità.<br />
Constatiamo però due fatti, uno cattivo e un altro buono.<br />
a) non hanno vinto "i nostri", che del resto alle elezioni non erano ancora candidati ( colpa anche nostra non essere ancora riusciti a fare il partito dei nostri, non ci chiamiamo fuori dal senso profondo di un ampio fallimento ) <br />
b) tuttavia il "nostri nemici" si sono presi un clamoroso treno in culo, neanche messo per dritto ma di traverso, che si ricorderanno parecchio a lungo, avviando anche il processo di pasokizzazante del PD, il partito canale di scolo della Storia, che ci auguriamo rivelarsi processo rapido ed irreversibile.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRIfNJvPl04YpCbIUzPZjNvshSw8YyCto4yciZQHi1pbpVijcrfwnPObozUUZGLvbnk0ibBEzzNw-aAYSLO5Wou2TnFNZp9qJ9ixD_6KJVhTORxbY86mGihqFbD5JqASUFF33bHlqN7ls/s1600/renzi+cazzaro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="277" data-original-width="486" height="182" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRIfNJvPl04YpCbIUzPZjNvshSw8YyCto4yciZQHi1pbpVijcrfwnPObozUUZGLvbnk0ibBEzzNw-aAYSLO5Wou2TnFNZp9qJ9ixD_6KJVhTORxbY86mGihqFbD5JqASUFF33bHlqN7ls/s320/renzi+cazzaro.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Constatiamo infine che il voto del popolo è stato un voto squisitamente di classe.<br />
Purtroppo chi ha vinto non crediamo abbia il profilo e il programma per interpretare e dare uno sbocco politico sottoscrivibile a una rivolta di classe e questo molto ci rattrista.<br />
Tuttavia ciò rende evidente come noi, il popolo che lo piglia nel sedere e sta sotto il tacco dei culialcaldo, abbiamo molta più consapevolezza e coscienza - nonchè di unitarietà d'azione - dei cosidetti "partiti" di cosidetta "sinistra".<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn3PgaLEfp3Q7diVd7O7WCsbSvWiKTFYsFHvl_BvdoTCjDewoxB6muPomJNGWikoPzz1IL5y5mPbXwrArmLFfTz_yACZ49s6iVUCVWhY5Eg0acZGLYXL7ibSn98oo6VpFms3GbkFPyqlg/s1600/votoperreddito2018.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="480" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn3PgaLEfp3Q7diVd7O7WCsbSvWiKTFYsFHvl_BvdoTCjDewoxB6muPomJNGWikoPzz1IL5y5mPbXwrArmLFfTz_yACZ49s6iVUCVWhY5Eg0acZGLYXL7ibSn98oo6VpFms3GbkFPyqlg/s400/votoperreddito2018.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
Così ci prendiamo la libertà e il gusto - noi che viviamo a Milano e Hinterland cioè un posto orribile di gentrificazione, espulsione dei poveri dal tessuto cittadino e +Europa di Emma Bonino che prende l'8% contro il 2,5% di media nazionale sventolando a viso aperto una retorica elitista e un programma stragista che ci vuole morti senza giri di parole - di perculare come meritano le scomposte grida di dolore e rancore che s'alzano dai locali più <i>in </i>nei quali si consumano gli aperitivi della locale borghesia progressista ( che sarebbe ben comodo illudersi voti soltanto Pisapia cioè PD corrente radical chic, coprendo invece tutto l'arco della melassa sinistrista arrivando fino a potere al popolo compresa, anche se naturalmente corrente europeista ).<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj93HDQBG9IDbB8Ew2kxmASB23undtX39rAbURKimEuGjQduwfDgqh1Bu9IwvjqBUwoGN9an8nbdfTHEpwKXv5bvCXsGcxSedTqmVOov1XkYGFyEMAHbazQEFW7tt69oVuYKE7W-0QYmBI/s1600/apericena3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="888" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj93HDQBG9IDbB8Ew2kxmASB23undtX39rAbURKimEuGjQduwfDgqh1Bu9IwvjqBUwoGN9an8nbdfTHEpwKXv5bvCXsGcxSedTqmVOov1XkYGFyEMAHbazQEFW7tt69oVuYKE7W-0QYmBI/s400/apericena3.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">la sinistra italiana che analizza il risultato elettorale</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="_5pbx userContent _22jv _3576" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_37">
Per quanto riguarda i commenti al risultato elettorale siamo di fronte ad autentici episodi di schizofrenia politica: episodio per Lim(cazzate)-->+∞<br />
<br />
- A quelli che di colpo si sono svegliati gridando
"all'ingovernabilità", piddini e berlusconiani di antica fede ma oggi
prevalgono i primi, signori, non vi viene il dubbio che scoprire questo
"problema" oggi dopo aver fatto spallucce, anzi aver propagandato per
anni che "va tutto bene madama la Marchesa" mentre il paese perdeva 1/4
della produzione industriale e la disoccupazione U6 arrivava al 30%, vi
qualifichi tendenzialmente come delle merde disposte a camminare sui
morti per la prosperità dei vostri portafogli di parassiti sociali?<br />
No?<br />
Beh, fatevelo venire questo dubbio, perchè questo è ciò che pensa di
voi l'ampia maggioranza di questo Paese e al momento avete soltanto
incassato un vaffanculo nelle urne perchè la pace sociale ha tenuto, ma
al prossimo passo salta la pace sociale e si tira fuori corda e
saponetta. Di pali, in giro, ce ne sono tanti.<br />
<br />
- A quelli che di
colpo si sono svegliati gridando "all'ingovernabilità", piddini e
berlusconiani di antica fede ma oggi prevalgono i primi, signori, vi
siete dimenticati che questa legge elettorale che ha favorità l'impasse
l'avete tanto per cambiare scritta voi?<br />
L'avete imposta al
parlamento e al paese a tappe forzate e colpi di maggioranza e voto di
fiducia, dopo averne pure negoziato i termini con quelli che poi
rivendete nella vostra propaganda come "arcinemici", Lega compresa.<br />
Vi siete già scordati?<br />
Se dalle urne esce uno stallo è inutile prendersela con il popolo e come legittimamente ha votato.<br />
Il primo problema da rilevare è invece il problema con gli inetti e
paraculi che si sono scritti la legge elettorale per danneggiare un solo
nemico - il che è già sintomo di una concezione angosciante di
democrazia - ma ai quali il trucchetto ha finito per esplodergli in
faccia perchè si ritengono statisti mentre sono solo una masnada di
irresponsabili cazzari e poveri coglioni.<br />
Irresponsabili e poveri
coglioni certificati con tanto di laurea alla Bocconi, la quale di
solito non certifica molto più che questo. ( élite culturale de che?
Sono 30 anni che farfugliate puttanate. Avete fallito anche come pseudo
intellettuali )<br />
<br />
- A quelli che ancora insistono nel dire che
siamo in questa situazione perchè gli italiani hanno sbagliato a votare
"no" al precedente referendum e che conseguentemente omettono anche di
ricordare di essere i responsabili politici dell'attuale impasse targato
Rosatellum che è sempre figlio legittimo loro - e questi sono proprio
tutti piddini anzi renzyoti per essere più precisi - segnalo che con le
attuali percentuali nelle urne elettorali, con la vostra costituzione
per fortuna bocciata al referendum e la collegata precedente legge
elettorale denominata Italicum, adesso staremmo aspettando di celebrare
il secondo turno elettorale per decidere a chi consegnare il 55% dei
seggi.<br />
Ad un centrodestra per il 55% internamente composto dalla
Lega di Salvini, o al m5s capeggiato da Di Maio e secondo la vostra
propaganda elitista sostenuto da un 32% del paese composto
essenzialmente da sub-umani.<br />
I quali, dopo tale secondo turno,
avrebbero avuto ampi margini per governare con carta bianca, regime
monocamerale ipervelocizzato, completa subordinazione dei gruppi
parlamentari all'esecutivo, un parlamento composto da soli 4 partiti, e
la facoltà unilaterale di scriversi e imporre a maggioranza anche lo
statuto delle opposizioni.<br />
Ci avete portati sull'orlo di una
dittatura e ancora vi lamentate che gli italiani avrebbero sbagliato a
mandarvi a farvi fottere?<br />
Siete meravigliosi <span class="_47e3 _5mfr" title="Emoticon heart"><img alt="" class="img" height="16" role="presentation" src="https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/f6c/1/16/2764.png" width="16" /><span class="_7oe"><br /></span></span><br />
- A quelli che OGGI si svegliano e dicono "cazzo, siamo in un paese
razzista, siamo in un paese di destra" - e qua siamo prevalentemente in
quell'ambito di sinistra pseudoradicale e petalosa - vorrei chiedervi se
allora fosse ragionevole considerare di sinistra chi ci ha segato la
pensione, sottratto l'articolo 18 e ha privatizzato tutto?<br />
Anzi,
resta sinistra anche se e quando un po' di petalosità radical viene
accompagnata da una vigorosa lotta di classe dall'alto verso il basso?<br />
Cioè in pratica per voi liberale/liberista=sinistra?<br />
Va bene i disastri del movimentismo, ma è ora che vi diate una
svegliata perchè questa non è nemmeno "falsa coscienza", ma idiozia
netta e schietta! ( 1!!!11!1!! <span class="_47e3 _5mfr" title="Emoticon heart"><img alt="" class="img" height="16" role="presentation" src="https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/f6c/1/16/2764.png" width="16" /><span class="_7oe"></span></span> )<br />
In pratica per voi "sinistra" è solo w i gay e retorica immigrazionista e il resto non conta?<br />
Al punto che preferite omettere di ricordare che l'effettivamente
oscena legge Bossi-Fini che, clandestinizzando in modo indistinto gli
immigrati insieme alla precarizzazione delle forme contrattuali, mette
questi ultimi in condizione di estrema ricattabilità trasformandoli in
un gruppo sociale che esercita forte spinta ribassista sui salari dei
nativi e che quindi andrebbe abolita subito, è invece una legge con la
quale il PD e sodali hanno convissuto negli ultimi 7 anni di governo
senza nemmeno provare ad abolirla?<br />
Vorrei segnalarvi, care anime
candide, che se i ceti popolari votano molto più lega che sinistra
radicale, è innanzitutto per colpa vostra, in odio al vostvo spudovato
elitismo vadical, il quale tale rimane anche se siete adusi chiamarvi
"compagni" quando vi ritrovate in branco.<br />
<br />
Uscite da questa
sindrome di Stoccolma, smettetela di vivere imprigionati dalle sbarre
forgiate con le cazzate che voi stessi vi siete costruiti intorno.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihOIvXw4tCqo7tTX6hMgMItb-R19vVu7ufOmEGuhU0zcavruL_K-_lXTau7nJll3rclKRypuyBuIxKlOtWmH28qnN0ecyTn0qge4yMxaRl-7X3sayTYP_tGcD-vyaCUcJYuTjovmG2UGQ/s1600/poracci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="753" data-original-width="960" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihOIvXw4tCqo7tTX6hMgMItb-R19vVu7ufOmEGuhU0zcavruL_K-_lXTau7nJll3rclKRypuyBuIxKlOtWmH28qnN0ecyTn0qge4yMxaRl-7X3sayTYP_tGcD-vyaCUcJYuTjovmG2UGQ/s320/poracci.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
benpensanti di sinistra in presenza di persone normali con problemi normali</div>
<br /></div>
<br />
<br />Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-42639250216431690152018-03-07T00:01:00.001-08:002018-03-07T00:04:07.594-08:00Brevi considerazioni sulle strutture organizzative di impegno sociale e politico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzAQ-arz05xvtqm6PyHQzGMTvmOlGOutxzJTE2341q92xi6BdqsGBUf_gQ8R-xpY-CPC-HJzucI-B2odUx8kqj0_BChN9LhTvLuf46Bl9N_ZA1TMKKVIhIjI0vesR4faEqIqW2Enz3muM/s1600/b_1_q_0_p_0+%25283%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="851" data-original-width="1600" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzAQ-arz05xvtqm6PyHQzGMTvmOlGOutxzJTE2341q92xi6BdqsGBUf_gQ8R-xpY-CPC-HJzucI-B2odUx8kqj0_BChN9LhTvLuf46Bl9N_ZA1TMKKVIhIjI0vesR4faEqIqW2Enz3muM/s320/b_1_q_0_p_0+%25283%2529.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Sempre più marcatamente, nelle riunioni di UPUC, viene a
emergere l’elaborazione di un pensiero concreto e definito sulla necessaria
struttura organizzativa di un nuovo soggetto socio-politico.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quel soggetto di cui noi auspichiamo la nascita e che nella
nostra irrilevanza cerchiamo di creare, cercando sponde e collaborazioni.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Ogni persona del collettivo ha, nel suo bagaglio di
esperienze, la partecipazione ad un progetto aggregativo nel cui programma ha trovato
ampia condivisione in relazione alle proprie idee.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quello che è successo in tutti i casi di attivazione
personale è stato però quello di scontrarsi con la struttura organizzativa del
progetto nascente, rivelatosi successivamente verticistico, personalistico,
centralizzato ed egemonizzante.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Non è bastato dunque l’impegno, l’abnegazione e la
condivisione che ognuno di noi ha profuso per il progetto. Ogni azione “non
conforme” all’elaborazione concettuale della “testa pensante” veniva stroncato
e demonizzato. Neanche la chiara consapevolezza che un soggetto plurimo neonato
debba necessariamente essere difeso dalla disgregazione in se latente poteva
avvallare l’accettazione di questo centralismo, democratico poi solo a parole.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
La consapevolezza che uno delle maggiori colpe della mancata
creazione di un massiccio e coeso soggetto socialista popolare sia stata
proprio la verticalizzazione delle aggregazioni nate negli ultimi tempi è
condivisa da ogni componente del collettivo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il risultato di queste esperienze è dunque l’elaborazione e
la messa in atto di un progetto orizzontale, condiviso, che dia spazio alla
partecipazione delle persone in relazione all’ambiente sociale di appartenenza.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Progetto che debba anche incentivare l’elaborazione di
concetti metapolitici che teorizzino un percorso politico nuovo, identificante
e conseguentemente aggregante.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Il progressismo (di sola facciata) ha fallito, piegandosi alla struttura
globalista liberale, che, nella sua fase di crisi e decadenza, fa da sponda,
incentivando l’impoverimento generalizzato, alla rinascita di pulsioni
reazionarie. In questo marasma sociale le istituzioni, nell’estremo tentativo
di difendere se stesse, accentuano il proprio attivismo burocratico vessatorio
prestando ulteriormente il fianco alla visione liberista della società che
entra proditoriamente nelle speranze di chi, fino a ieri, si considerava
difensore della struttura sociale costituzionale basata sull’eguaglianza
sostanziale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Questa deriva deve essere fermata.</div>
<br />Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-67534857132034334962018-02-26T23:53:00.003-08:002018-02-26T23:55:06.118-08:00Gollum<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoT5ZnT3epZRHrSkNzBvXGwR2ZAkWhscKOb7vh-uLCxV5mO7a9tnv-glXoaS8u0CIw1cxUT3lXWEZiQss9yelgsL5Dp3gwHrRpsDWD6FX1sv3DYSxHDXC_-HpBZ3IavTqfcfnb57sjxoo/s1600/28167162_10213041250043649_8602258949116264448_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="676" data-original-width="654" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoT5ZnT3epZRHrSkNzBvXGwR2ZAkWhscKOb7vh-uLCxV5mO7a9tnv-glXoaS8u0CIw1cxUT3lXWEZiQss9yelgsL5Dp3gwHrRpsDWD6FX1sv3DYSxHDXC_-HpBZ3IavTqfcfnb57sjxoo/s320/28167162_10213041250043649_8602258949116264448_n.jpg" width="309" /></a></div>
<div style="font-family: helvetica, arial, sans-serif; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; color: white;">Visto che ci sono dei ragazzi intenzionati a votare il partito +Europa in quanto è il partito "più science oriented" (che nel nuovo linguaggio, vuol dire soltanto che si oppone alle bufale scientifiche) o quello "più attento ai diritti civili"... vorrei fare un ultimo disperato tentativo di convincere questi ragazzi a NON votare questo partitaccio.</span></div>
<div style="font-family: helvetica, arial, sans-serif; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; color: white;">Se siete già molto ricchi (e non avete quindi bisogno di lavorare per esistere), non avete motivo di non votarlo... con il partit<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;">o +Europa, le cose possono solo andare meglio per voi.</span></span></div>
<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;"><span style="background-color: #660000; font-family: inherit;"><span style="color: white;">Per tutti gli altri, conviene che continuino a leggere.</span></span></span></div>
<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: helvetica, arial, sans-serif;">
<span style="background-color: #660000; color: white;"></span><br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px;">
</div>
<span style="background-color: #660000; color: white;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ora, converrete con me che per essere "science oriented" e "attenti ai diritti civili" è necessario esistere... per esistere è necessario mangiare, avere una casa, dei vestiti, una buona salute ecc... e per avere tutto ciò, è necessario lavorare!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Cosa centra con tutto ciò il partito +Europa? Questo partito ha infatti come obiettivo quello di CONGELARE la spesa pubblica (al fine di risolvere il "problema" del debito pubblico): congelare la spesa pubblica significa che lo stato non deve più spendere un cazzo di niente in sanità, istruzione, servizi ecc...</span></div>
<br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
Vuol dire che tutte queste cose verranno selvaggiamente privatizzate e quindi, se volete curarvi, studiare ecc... dovrete pagare profumatamente tutto ciò (specie se volete cure, istruzione e servizi di alta qualità). Ora, se siete pieni di soldi fino al buco del culo, questo non sarà un problema per voi... se invece siete poveri come la merda, allora continuerete a impoverirvi sempre di più e sarete costretti a "tirare la cinghia" (cioè a comprare meno).</div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
Il vostro "tirare la cinghia" farà calare la domanda e, di conseguenza, le aziende venderanno poco, andranno sempre peggio e non assumeranno più persone (o le assumeranno con contratti schifosi). Tra le persone NON assunte (o assunte con contratti schifosi), probabilmente ci sarete voi, che continuerete a comprare sempre di meno (dal momento che, come dice la Bonino, "non è il momento di comprare il motorino").</div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">A questo punto la vostra vita farà schifo, ma potrete pensare "beh, ma almeno potrò godere dei diritti civili e il paese sarà science oriented". In realtà no... perché se tu sei povero e omosessuale, non sarai un gay integrato nella "società civile": sarai sempre un ricchione di merda, bullizzato nei quartieri popolari.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per quanto invece riguarda la scienza, dal momento che non avrai i soldi per pagarti le cure della "vera scienza", dovrai per forza affidarti ai rimedi della nonna (o alla stregoneria).</span></div>
<br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
Ora vi ho avvisato ragazzi... vedete un po' voi quello che volete fare.</div>
</span><div style="font-size: 14px;">
</div>
</div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-56234503795646967762018-02-16T08:13:00.003-08:002018-02-16T08:13:41.061-08:00L’esperienza del Frente Amplio cileno e l’anima smarrita della politica italiana<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjynKjn9Bh4-o7dESWLy1JWPM3mnIgGWSHrkX9k9416qUdh7HsoUsO9qJIFrnoRb0-umh8vwGTDyRxWdi_u0KibtBNDeMWiVH0QpNW8xFOqrchGzQlg6-uqVGAqVNMdL5YbvyURO4XJH2o/s1600/frente-amplio-firmas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="810" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjynKjn9Bh4-o7dESWLy1JWPM3mnIgGWSHrkX9k9416qUdh7HsoUsO9qJIFrnoRb0-umh8vwGTDyRxWdi_u0KibtBNDeMWiVH0QpNW8xFOqrchGzQlg6-uqVGAqVNMdL5YbvyURO4XJH2o/s320/frente-amplio-firmas.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’ultimo mercoledì di gennaio, presso
la Casa della Cultura di Milano è intervenuto <a href="https://www.blogger.com/null" name="_Hlk505265905">Tomás </a><a href="https://www.blogger.com/null" name="_Hlk505610558">Hirsch</a>,
storico esponente umanista appena eletto deputato in Cile, che ha raccontato
l’esperienza cilena durante l’ultima campagna elettorale per le elezioni,
presidenziali, parlamentari e regionali. Il risultato elettorale per il suo
gruppo è stato: 20 deputati, 1 senatore e 21 consiglieri regionali e
addirittura la giovane candidata presidente <a href="https://www.blogger.com/null" name="_Hlk505257112">Beatriz
Sánchez</a>, ha superato il 20% dei voti. Considerando la pessima campagna
elettorale dei vari partiti nostrani e dopo aver osservato, i modelli
organizzativi dei vari gruppi politici del sottobosco, ascoltarlo, è stato
davvero una ventata d’aria fresca, anzi vi dirò, soffiava la BORA. <o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">STORIA</span></b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">_</span><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;"> </span>Secondo Tomás in Cile negli ultimi anni, il modello
neoliberista è stato venduto dal mainstream come una forma di successo. Però
gli anziani che hanno difficoltà ad andare in giro per il mondo, non potevano
raccontare in realtà casa gli stava succedendo. Anche l’immagine
dell’educazione scolastica veniva venduta, da chi riceveva privilegi economici,
come vantaggiosa quando in realtà i giovani andavano all’università e poi si
ritrovavano con un indebitamento a vita (dal 2006 al 2011). Poi è caduta la
maschera che si era installata come immagine nella mente delle persone, e sono arrivati
in superficie tutti i legami tra i politici e gli imprenditori e ciò ha portato
ad uno scandalo. Le persone comuni non credevano più alle forze politiche,
tutto era screditato. In questo disastro oltretutto avevano cambiato anche il
sistema elettorale e se non si faceva parte dei due schieramenti principali, si
rimaneva fuori dalla rappresentanza. Il “Frente Amplio” cileno che si è creato
successivamente a questo disastro, raffigurava così una vera speranza; esso
rappresenta il risultato che da soli le cose non si possono cambiare e che è
necessario uscire dall’individualismo costruito dal neoliberismo. Quindi prima
delle elezioni, c’erano tre progetti politici: 1- la destra che voleva
mantenere il modello neoliberista, 2- la coalizione di sinistra che voleva
riformare questo modello (ritoccando ma non trasformando il modello
neoliberista), 3- il fronte ampio che voleva una trasformazione politico
sociale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">IL FRENTE</span></b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">_</span> Lo storico continua poi con
la sua descrizione spiegando le <a href="https://www.blogger.com/null" name="_Hlk505874959">caratteristiche del fronte
</a>ampio cileno e perché ha ottenuto frutti inaspettati. Afferma che il fronte
è il risultato della speranza per ottenere una trasformazione e che rappresenta
il riflesso di un modello che ha iniziato ad aprirsi. Nel fronte ci sono
diverse organizzazioni, Marxiste, Gramsciane, Socialiste, Umaniste ecc. (non
solo di sinistra) che cooperano insieme. Per far stare insieme tutte queste
forze e non far cadere tutto, era importante costruire un PROGETTO FUTURO NUOVO,
più che dare assoluta importanza all’origine del pensiero di ogni singolo gruppo
(ciò comunque non significava abbandonare o non considerare gli insegnamenti
passati). Questa rete tra movimenti sociali e forze politiche, ha cercato di costruire
un progetto di società A LUNGO TERMINE e su questo argomento si basava la
campagna elettorale che comunque si doveva fare. All’interno di questa organizzazione,
non è mai successo che un gruppo fosse considerato meglio di un altro, si dava
valore alla diversità, si dialogava, pur avendo posizioni diverse. È stato
adottato un sistema dove il risultato doveva andare bene a tutti e
rappresentava un processo per continuare. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Durante la campagna, gli elettori
hanno percepito e apprezzato nei candidati: l’onestà, la trasparenza, la
coerenza, il dire quello che si sa (ammettendo anche ciò che non si sa), il
fatto di vedere figure vicine ai cittadini e anche giovani. Di Beatriz Sánchez hanno
visto ad esempio che era femminista per davvero, non per i voti e per moda, e il
suo comportamento era vero, non era marketing da agenzia pubblicitaria e durante
la campagna le erano vicine le persone care con naturalezza. LA RABBIA DEGLI
ELETTORI SI È TRASFORMATA COSÌ IN SPERANZA. Anche se c’è ancora una maggioranza
che non ha votato e non partecipa, ora è cambiato l’atteggiamento di queste
persone che stanno attente al comportamento del Fronte e quando vengono rilevati
errori, vengono ammessi pubblicamente. Se per caso LE DECISIONI DOVESSERO
ESSERE PRESE AL VERTICE del movimento, le persone iniziano con un pressante bombardamento
critico. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Olga (membro del nostro
collettivo) ha avuto l’occasione di ascoltare Thomas qualche giorno prima di me
ed è stata colpita molto dal ripetuto concetto “Senza gli altri non siamo nulla
e non andiamo da nessuna parte” e dall'aspetto della convergenza della
diversità che è considerata un punto fondamentale all'interno del movimento. Tutte
le voci infatti, vengono ascoltate e nella pratica c’è un’organizzazione tale e
una comunicazione così aperta da permettere a tutte le forze della coalizione
di avere un’alta probabilità di eleggere almeno uno candidato. Un altro aspetto
fondamentale evidenziatomi da Olga è che il movimento ha lavorato tantissimo
sul territorio, sono scesi per strada e sono riusciti in 7 giorni, con
un’attività continua dalla mattina alla sera, a parlare con le persone ed a ottenere
in pochissimo tempo 700 tesserati che si sono sentiti veramente ascoltati. I
membri del fronte sono risultati quelli che: non avevano fretta di candidarsi, della
porta accanto, non cercavano di creare liste all'ultimo momento e avevano in
mente il futuro. Ovviamente la loro prospettiva era quella di creare una
trasformazione, entrando nelle istituzioni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">RIFLESSIONI_</span></b><b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;"> </span></b>Tornando a mercoledì sera, durante il dialogo con lo storico,
è intervenuto Vittorio Agnoletto che può piacere o meno però ha specificato un
aspetto interessante e cioè che è necessario ricostruire una questione etica di
tipo relazionale fra le persone e che se non ci sarà questo, non ci sarà
cultura di sinistra. Purtroppo non sono riuscita a rimanere fino alla fine
della conferenza, ma il tempo a disposizione mi è bastato per capire che le
problematiche cilene descritte all'inizio, sono simili a quelle italiane. Da
noi ha preso sopravvento l'ordoliberismo dove lo Stato interviene sul mercato
in favore di finanza, multinazionali e la grande industria e non agisce per
garantire la piena occupazione, lavoro e il bene per la collettività come indicato
nella nostra Costituzione del ‘48. La legge elettorale non è più proporzionale
e la politica ha perso completamente credibilità. Ci sono delle differenze
rispetto la situazione cilena, qui da noi i politici si considerano semplicemente
come dei corrotti e ladri quando in realtà oltre a questo, c’è molto di più, SONO
COMPLETAMENTE ASSERVITI AI MERCATI FINANZIARI e lo stesso movimento Cinque
Stelle, speranza per qualcuno, si è rivelato liberista. L’impresa per il
movimento Cileno è stata comunque molto faticosa perché il Cile aveva subito la
dittatura fino a poco tempo fa e le persone erano veramente arrabbiate. Per noi
invece è passato più tempo da quel momento e ad un certo punto, avevamo veramente
tanto, potevamo applicare la nostra Costituzione del ‘48 ma non solo non
l’abbiamo fatto ma siamo anche riusciti a perdere tutto. Come diceva un nostro
padre costituente Piero Calamandrei <b><i>“La Costituzione non è una macchina che una
volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la
lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci
dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la
volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una
delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica</i>”</b>.
Per me la Costituzione del ‘48 è la più alta rappresentazione della nostra
cultura, nata da DIVERSE FORZE POLITICHE che avevano un desiderio di
rinnovamento assoluto e di rifiuto del passato. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mi piacerebbe a questo punto che si
prendesse in considerazione, in Italia, l’organizzazione e la comunicazione del
Fronte ampio cileno, per riportare al centro la nostra Costituzione ma come fare
se: c’è chi non ha capito neanche chi sta provocando questa crisi economica, ci
sono persone che hanno PAURA di muoversi per non essere marchiati a fuoco con
la dicitura “De destra”, c’è chi non rispetta la diversità, mancano le relazioni
umane, c’è sempre qualche gruppo che vuole egemonizzare e sentirsi di più degli
altri, ci sono all'interno delle organizzazioni politiche, persone al vertice
che pretendono di comandare senza considerare la base, senza conoscere il
territorio e infine la maggioranza delle forze politiche ufficiali
rappresentano solo il male.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 11.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 11.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Non sarà facile </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 11.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Federica</span></div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-11127886375094550812018-02-12T02:05:00.004-08:002018-02-12T02:05:58.934-08:00Atene. Piazza Syntagma. La protesta nera del 4 Febbraio e l’insalata di Macedonia.. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZfli3TF-uypEsKtcgYpd8C6SIrN7HxZ8fI5zGquM-l5sALJzRDTbdRaVAP24C7RKSGnXx7c6ihdCsJh8vkCDyNq99if91qGUu17tLGj9ysFON0bgkuRLMTI0V6yiGapXUAzZ4xgrdmpA/s1600/b_1_q_0_p_0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZfli3TF-uypEsKtcgYpd8C6SIrN7HxZ8fI5zGquM-l5sALJzRDTbdRaVAP24C7RKSGnXx7c6ihdCsJh8vkCDyNq99if91qGUu17tLGj9ysFON0bgkuRLMTI0V6yiGapXUAzZ4xgrdmpA/s320/b_1_q_0_p_0.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">"L'unica cosa certa è che lavorerai fino alla morte..però la Macedonia dove sarai sepolto sarà greca"...</span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
Domenica scorsa ad Atene, decine di migliaia di persone hanno protestato contro il possibile compromesso del governo greco con quello della Macedonia sul nome di questo paese. Molti dei manifestanti indossavano i costumi degli "eroi delle guerre macedoni" tenendo da una mano le immagini di Alessandro Magno e dall’altra la icona della Vergine Maria. Urlavano ‘’Alessandro Magno è nostro’’, accanto a membri dell’ Alba Dorata vestiti in nero e varie organizzazioni di estrema destra.</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
Perché protestavano?</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
Ma per non includere il termine "Macedonia" nel nome dello stato di Skopje.</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
Al momento che il nome in questione è già stato riconosciuto dalla Grecia – più di 25 anni fa - come "Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia".</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
'’La Macedonia è greca!'</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
La Macedonia è greca, ma la sua area geografica non è solo in territorio greco. Che i Macedoni erano greci solo uno sciocco può negare. Lo scrive esplicitamente Erodoto, anche se gli storici successivi hanno ignorato i Macedoni, forse perché la struttura della loro società era diversa rispetto a quella della Città-Stato. Da allora sono trascorse migliaia di anni. Le etnie slave arrivano nella zona molto più tardi. Con il trattato di Bucarest del 1913 firmato da Eleftherios Venizelos, fu risolta la questione del confine e parte dell'area geografica macedone passò alla Serbia e la Bulgaria. Molti anni dopo Tito cercando di creare un'identità unificante ha creato la Repubblica di Macedonia, che, tuttavia, fu stata accettata dal governo greco nel 1952. Nel 1977 le Nazioni Unite hanno accettato il nome Macedonia. La Grecia concordò nel 1994 con il nome composto Macedonia e nel 2008 fu di nuovo d'accordo che un nome contenente il nome Macedonia sarebbe stato accettato. Dopo di che, il nome è stato riconosciuto da 130 stati. Fine della storia.</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
In questo momento l'UE e gli Stati Uniti vogliono che la questione del nome sia immediatamente risolto, affinché l'ex Repubblica Jugoslava di Macedonia sia membro della NATO e dell'UE. Il partito della ‘’Nuova Democrazia’’ in Grecia, che ha accettato i doppi nomi, sta cercando di usare i manifestanti, trasformando la manifestazione in una manifestazione antigovernativa. Alcuni che amano le divise e il mondo militare hanno trovato l'opportunità di uscire dai loro nascondigli per parlare d'irredentismo, e i fascisti dell’ Alba Dorata vivono il loro sogno per tornare in evidenza e per legalizzarsi negli occhi della folla. Il governo Tsipras cerca di distrarre la opinione e di direzionare l’attenzione pubblica altrove, e i media svolgono il gioco dei loro capi, creando polarizzazione e odio. In tutto questo ci si dimentica che la Macedonia dipende fortemente dalla Grecia per la sua sopravvivenza, ha un 25% della popolazione di origine albanese che vorrebbero unirsi alla Grande Albania ed ha molto più da guadagnare da una buona relazione con la Grecia.</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
Al raduno di Domenica 4 Febbraio ha parlato anche Mikis Theodorakis, compositore e politico greco, e punto di riferimento per l'opinione pubblica di sinistra, che ormai ha 93 anni. Ha parlato del futuro, seduto nella sua sedia a rotelle, lanciando minacce contro Skopje. "La peggiore forma di fascismo è quella di sinistra’’ ha detto Mikis, uno dei ‘’Dei’’ della Sinistra Greca, certamente intendendo il governo di SYRIZA-ANEL. E questa sua frase ha fatto molto felici i membri dell’Alba Dorata che sorridevano sotto il palco. Chiudendo il suo discorso, ha sottolineato che i Greci dovrebbero essere uniti per sconfiggere Skopje e i nemici della nazione.</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
Le frasi più provocatorie di Mikis Theodorakis sono state ovviamente le assurdità che ha fatto sul fascismo di sinistra. Ma le frasi più tristi che ha detto riguardavano il tentativo di lusingare questo popolo caduto, il quale ha cercato di rappresentare come un eroe, ispirandolo ad essere incompatibile. Questo popolo non è affatto eroico, ma manifesta solo a condizione che la sua protesta non abbia alcun senso. Fino ad allora, vive umiliato e ringrazia anche e suoi oppressori. Poiché il governo non è riuscito a invertire il corso della degradazione del morale della gente comune che vive umiliata, si verifica come conseguenza naturale il peggio che uno potrebbe mai immaginare: arriva il nazionalismo per ripristinare l'orgoglio di tutti questi ego feriti.</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
La ricetta ideale per la crescita del nazionalismo esiste in molte parti del mondo: la povertà economica, la disgregazione delle strutture sociali, l'esposizione della popolazione nella sottocultura neoliberista, la profonda ignoranza della storia, la mancanza di figure affidabili nella vita politica, la piena riconciliazione con l'irrazionalità e l'oscurantismo.</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
E i Greci perché protestano? Quando la loro vita si stava sbriciolando e il loro paese era perso per sempre, loro dormivano. Ora sono usciti con le bandiere. Oramai è un po’ tardi. La Grecia attualmente non può sostenere né la propria politica estera né quella economica. È una colonia di debito con il consenso dei suoi governatori. Non c'è niente di più doloroso e triste che l’incapacità di un paese che va con precisione matematica verso il collasso completo, di uscire dal labirinto. La Grecia si sta preparando per il macello e i Greci la pagheranno molto cara. Le persone che non hanno osato di reagire mentre perdevano le loro case, ora si sentono orgogliosi perché discendono da Alessandro Magno. Il patriottismo però non è quello di gridare nelle piazze con la bandiera in una mano e l'icona della Vergine Maria nell'altra. Il patriottismo è fare qualcosa per rendere la vita delle persone nella tua patria migliore. </div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
Chiudendo, vorrei condividere la testimonianza di una mia amica, giornalista indipendente, che era presente nella manifestazione.</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
"Eravamo alla manifestazione con altri colleghi Balcani. Una tristezza senza fine. Vi ricordo che circa due settimane fa il Parlamento ha fatto passare ancora un pacchetto di misure sanguinose, e non c’è stata nessuna reazione dalla parte della gente...soltanto una presenza minima "cerimoniale" per le strade.’’</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
‘’Oggi, sono usciti in piazza circa 150.000-200.000 persone per protestare contro un nome (senza trascurare l'esistenza di elementi nazionalisti in Macedonia per quanto riguarda la questione del nome - i nazionalisti sono sempre gli stessi, in tutto il mondo), mentre la Grecia è già venduta ai privati. Porti, aeroporti, telecomunicazioni (cioè pilastri della sovranità nazionale) sono stati venduti ai Tedeschi e i Cinesi ...’’</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
‘’C'era anche la "gente comune", portando le bandiere di Bisanzio, e blocchi dell’ Alba Dorata (penso che mi ha dato i brividi passare davanti dai fascisti)’’.....’’Veramente, l'era dei mostri: il mondo vecchio è morto, ma il mondo nuovo non è ancora nato.’’</div>
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<a href="https://www.youtube.com/watch?v=mI_W4IsSX7E" target="_blank">https://www.youtube.com/watch?v=mI_W4IsSX7E</a></div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
Giannis Aggelakas – Il Rottame</div>
</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
‘’Chi piange dentro di me dicendomi, svegliati, non è un sogno la neve che ci brucia. Il povero fa il bravo se si sente colpevole. Dove sta andando questa ruota? Dove sta andando questo mondo che sta tornando sempre indietro? Dove sta andando questa notte che dura un’eternità e non finisce mai?’’</div>
</span></span>Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-85530017232926867502018-02-01T14:17:00.002-08:002018-02-02T00:15:43.127-08:00Cinquanta sfumature di +Europa: tra sadomasochismo e nichilismo disagiato giovanile<div class="_h8t" style="font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 12px;">
<div class="_5wd9 direction_ltr" style="direction: ltr; font-family: inherit; margin-left: 8px; min-height: 24px;">
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #1d2129; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij2f7x7gflGUdG-NWQ5wroCzHSEC6jUBiXOTlXIOu-znDlDe-oE_LXH4LdXEGxYizSnD-NfZLtqKR_4alGSAMkAHfvh2qXf2Q_lPUcHkrZ_jdZf40E6G-aw4ZK3wy0RLWXXmQOyAjwCbo/s1600/tafazzi-aldo-giovanni-giacomo-poretti1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="628" data-original-width="1200" height="167" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij2f7x7gflGUdG-NWQ5wroCzHSEC6jUBiXOTlXIOu-znDlDe-oE_LXH4LdXEGxYizSnD-NfZLtqKR_4alGSAMkAHfvh2qXf2Q_lPUcHkrZ_jdZf40E6G-aw4ZK3wy0RLWXXmQOyAjwCbo/s320/tafazzi-aldo-giovanni-giacomo-poretti1.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><span style="color: white;"><br /><span style="background-color: #660000;">Avete presente la prova ontologica di Sant’Anselmo
da Aosta? Quella che, partendo dalla definizione di “sommo bene”, giunge
necessariamente a postulare l’esistenza di Dio. Se invertiamo questa proposta
filosofica, possiamo partire dalla definizione di “sommo male” e giungere
necessariamente a postulare l’esistenza di +Europa.</span></span></span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><span style="color: white;"><span style="font-family: "times new roman", serif; font-size: 12pt;">L’elemento problematico di tutta la questione è che se l’esistenza di Dio non è
auto evidente, il partito +Europa pare esistere per davvero!</span></span></span></div>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><span style="color: white;">
<br />
Il nome, che somiglia molto di più a quello di un club sadomasochistico che a
quello di un partito politico, è emblematico di tutto il loro programma: più
Europa, più tagli alla spesa pubblica, più austerity, più patti di bilancio,
più cazzi in culo.<br />
Pare essere un programma per negrieri sadici e infatti la sua leader, la cara
Emma Bonino (da decenni “donna di fiducia” in Italia del multimiliardario psicopatico
George Soros), non si è risparmiata nemmeno questo: di recente, parlando di
immigrati, si chiedeva chi è che avrebbe raccolto i pomodori e le olive in loro
assenza.<br />
In questo delirio ricordiamo però che la Bonino riconosce alcuni diritti
fondamentali: ad esempio il diritto di suicidarsi, di sfasciarsi il cervello
con le droghe e di abortire un figlio che non riuscirai a mantenere (o che non
vuoi far vivere in un mondo così disgustoso come quello sognato dalla nostra
Emma nazionale).<br />
<br />
C’è da dire che però in questo partito io riconosco una certa coerenza, che in
politica è diventata una merce decisamente rara: mentre quasi tutti i partiti “europeisti”
dicono di voler cambiare l’Europa e di voler rinegoziare i trattati, il partito
+Europa invece dice l’esatto opposto! <br />
Sono europeisti ben consapevoli che Europa significa austerity e si
compiacciono di tutto ciò: l’austerity, le privatizzazioni, i tagli alla spesa
pubblica, il fiscal compact… sono tutti elementi che loro giudicano buoni e
giusti!<br />
Insomma, bisogna riconoscere a quelli del partito +Europa di essere davvero
coerenti: coerenti nell’essere stronzi!<br />
<br />
Ovviamente sono un partito che a livello di numeri contano davvero poco e
niente (tanto che hanno dovuto appoggiarsi a Bruno Tabacci per presentarsi alle
elezioni), ma si possono notare due cose particolarmente interessanti.<br />
La prima è che il loro programma rappresenta il “vero” programma di tutti i
partiti europeisti e di conseguenza possiamo dire che sono tutti quanti delle “sfumature”
di +Europa. La seconda invece è che questo partito sembra concretizzarsi come
il partito definitivo della Classe Disagiata!<br />
<br />
La classe disagiata è quella nuova generazione di millennials cresciuta con il
mito dell’Erasmus, della Smart Economy, degli inglesismi, dell’aperitivo in
centro e delle serate fighette al Papete (con tanto di selezione all’ingresso).
Questa nuova classe, falsamente progressista, ambisce alle sfere dirigenziali
dell’economia, ma si sente bloccata dai “privilegi” dei pensionati e dei
contratti a tempo indeterminato. I loro nemici sono i “vecchi di merda”, i
fannulloni superprotetti, i populisti che rovinano l’Italia e bloccano l’ascesa
sociale dei giovani: quindi che cosa potrebbe esserci meglio di un partito che
vuole tagliare le pensioni, distruggere i diritti dei lavoratori e “riportare
la credibilità in Europa”?<br />
Il partito +Europa è il partito del nichilismo disagiato, quello che ne
rappresenta al meglio i valori, le aspettative e le speranze: la sociopatia, l’autismo,
l’individualismo, l’occidentalismo più bieco (mascherato sotto la facciata del cosmopolitismo),
l’arrivismo, il culto della carriera… in una sola parola, il neoliberismo.</span><span style="background-color: #660000;"><br /></span><br /><span style="background-color: white; color: #1d2129;"><o:p></o:p></span></span></div>
</div>
</div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-82991675913945771412018-01-28T09:04:00.000-08:002018-03-07T05:46:38.761-08:00Nel segreto dell'URNA - 2 - Liberi e Uguali ( & foglioline )<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu0O4Qz-LTxuvBKSG9U3urEGAVPjqR7Jcsz-YSnwfl9n7CyxZpbDCN4LaCfEKY8bc61tHXcIgmJw-XFDiFiXdyIKh99SJyEXEiesIgic1hqFmDLcB4-E3AwgCxRzZiTWm7eCnaKxiHvS8/s1600/dodo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu0O4Qz-LTxuvBKSG9U3urEGAVPjqR7Jcsz-YSnwfl9n7CyxZpbDCN4LaCfEKY8bc61tHXcIgmJw-XFDiFiXdyIKh99SJyEXEiesIgic1hqFmDLcB4-E3AwgCxRzZiTWm7eCnaKxiHvS8/s320/dodo.jpg" width="253" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">il ceto medio riflessivo di cultura progressista, una classe in via di estinzione come il Dodo.</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
Per parlare di Liberi e Uguali e annesse foglioline si potrebbe partire dalla storia politica e personale dei personaggi che hanno dato le mosse a questa lista, tanto dal lato pci-pds-ds-pd quanto dal lato degli azionisti oggi di minoranza della lista stessa e dalla varia provenienza, che potremmo genericamente indicare come <i>ex sinistra radicale.</i><br />
Ma sarebbe pleonastico: tutti sappiamo di cosa questi personaggi siano stati capaci da circa 25 anni in qua, dal semigolpe che abolì il proporzionale per farci entrare nel fantastico mondo del partito personalistico e aziendalistico a struttura leggera, fino agli accordi sotto banco con Berlusconi, il mercimonio delle poltrone a livello locale mentre si faceva finta di litigare a livello nazionale, le privatizzazioni, le liberalizzazioni, la liquidazione della democrazia sposando la causa del sovranazionalismo tecnocratico in salsa europeista, il golpe bianco di Monti, il fatto che Renzi sia figlio legittimo e più consequenziale della politica di questa gente.<br />
Perciò sui nomi non ci soffermeremo perché nemmeno ne vale la pena.<br />
Altrettanto non ci soffermeremo sul programma che del resto non hanno nemmeno presentato essendo l'operazione LeU <i>esclusivamente</i> un disperato tentativo di perseguire l'autoconservazione di ceto di questo sottobosco politicante che in vita propria ha sempre campato di ciò che gli procurava <i>il partito</i> senza aver mai veramente lavorato un solo giorno.<br />
Ci soffermeremo quindi su una analisi di natura antropologica e chiariremo cosa sia <i>l'ordoulivismo eterno</i>, trasversale tanto ai sostenitori PD quanto a quelli di LeU, che da questo punto di vista possono serenamente essere analizzati in coppia anche perché elettoralmente PD e LeU sono un <i>gioco a somma 0</i>.<br />
Garantiti, ricchi, benestanti, in molti casi direttamente oligarchi e stretti collaboratori, hanno un terminale politico che vale oggi circa il 28-29% che al suo interno può variamente differenziarsi dando però sempre lo stesso risultato complessivo.<br />
Esattamente come nella somma algebrica si può invertire la posizione degli addendi mantenendo uguale il risultato; nello stesso identico modo vale per l'ordoulivismo dei ceti paraculati.<br />
Se il PD prenderà il 22%, LeU si aggirerà tra il 6 e il 7%. PD al 25%, LeU sulla soglia del 3-4%. PD al 20%, LeU vicina alla soglia del 10%. E alla via così. Basta tenere fissa la somma e vedere quanta gente Renzi, per motivi meramente estetici, farà scappare, per sapere quanto Bersani, D'Alema e relativa servitù potranno prendere.<br />
<br />
La parabola dell'<i>ordoulivismo eterno</i> è cominciata con l'inizio degli anni '90: alla caduta del blocco orientale del socialismo reale, privi di una qualsiasi seria analisi sul perché ciò fosse accaduto sapendo trovare in quel fondamentale passaggio storico sia cause esogene che endogene ( ce n'erano di entrambi i tipi. Coloro i quali siano ancor oggi convinti che le cause siano state solo esogene non si sono macchiati di ordoulivismo ma si sono ugualmente autoestromessi dall'agone politico e dalla rilevanza sociale preferendo coltivare il rifiuto della realtà e la dimensione esistenziale dei polverosi reperti museali ), gli allora giovani collenneli del pci e della ex nuova sinistra, seguirono semplicemente il giro del fumo pacificandosi con l'idea che essere <i>progressisti</i> banalmente significhi adeguarsi allo spirito dei tempi e all'andazzo.<br />
Quest'idea si cullava nella convinzione, sulla quale torneremo, che progresso ed emancipazioni siano strettamente correlati da un inevitabile nesso di causazione ( ciao còre.... ) e che insieme abbiano un andamento lineare e più o meno ineluttabile ( buonanotte proprio.... ).<br />
Il giro del fumo in quel momento era l'idea che non esistessero più destra e sinistra ma solo politiche moderne o antiquate, secondo quanto esplicitamente teorizzato da Tony Blair e <span class="st">Gerhard Schröder.<br />Peccato fosse una truffa perché quella era la destra economica più consequenziale sulla piazza, che si mascherava da sinistra semplicemente perché non era conservatrice in quegli ambiti nei quali i diritti siano <i>a costo zero.</i><br />A nostra volta non siamo conservatori, il problema è che per creare una bella destra economica però progressista per quel che riguarda le libertà positive, basta essere liberali.<br />A questo si aggiungano i danni prodotti da Norberto Bobbio in quegli anni che di fatto teorizzò la superiorità antropologica dell'esser liberali, cioè del tutto impropriamente di sinistra, ed ecco ottenuto un risultato micidiale: destrorsi in politica economica con lo zelo tipico dei parvenu, ma convinti di essere gli unici depositari del progresso e dell'antifascismo anche e soprattutto in quanto moralmente e antropologicamente superiori agli altri.<br />Insomma, una masturbazione egolatrica a misura di ceti benestanti che arricchiscono sulle spalle dei meno abbienti, ma sempre pronti a fare una marcia in favore di qualche minoranza, che si tratta di gay o immigrati.<br />Da allora, da questa micidiale invenzione, non si sono inventanti nulla di nuovo e ininterrottamente stanno li a mescolare la merda col legnet e a pascersi nella loro convinzione di essere sempre migliori di tutti gli altri.<br />Per loro non esiste più un bene o un male secondo la sua aderenza a concetti di giusto o sbagliato, se non universali facenti riferimento almeno al punto di vista di sfruttati e esclusi; per loro bene o male dipendono dalla discrepanza tra nuovo e vecchio, ragion per cui il nuovismo renziano li rappresenta perfettamente essendo solo più coerente, e non a caso non parlano più di <i>esclusi e sfruttati </i>ma di <i>ultimi.</i><br />Essi sono privilegiati e lo sanno, quindi non vogliono il riscatto degli sfruttati che andrebbe a loro danno; si accontentano di lisciarsi il pelo e pettinare il proprio ego con una idea di giustizia tutta fondata su una carità filantropico-caritatevole nei confronti degli <i>sfigati</i>, degli ultimi appunto.<br />Se non avessero tradito un passato ruolo storico parlerebbero piuttosto di abolizione dell'esistenza dei primi, quale viatico per una soluzione definitiva dell'esclusione degli ultimi, non vi pare?</span><br />
<span class="st">In questo senso sono anche strenui difensori dello status quo; altrimenti non si farebbero vanto di essere la lista a <i>camere unificate</i>, rappresentati nella propria immagine pubblica dalla seconda e terza carica istituzionale dello Stato, proprio in un momento in cui abbiamo la disoccupazione U6 al 30% e 12.000.000 di persone stanno risparmiando sulle spese mediche.<br />Se degli sfruttati gliene fregasse qualcosa evidentemente non si farebbero rappresentare dai massimi rappresentanti del palazzo e delle istituzioni proprio nel momento in cui la società procede ad escludere milioni di persone.<br /><br />La loro identità è un mix esplosivo di positivismo scientista e presunzione individuale ( la campagna del PD, <i>vota la scienza</i>, o ancora l'idea che il nemico, qua, sia chi non è d'accordo con il decreto Lorenzin, maledetti complottisti antiscientifici! )</span><br />
<span class="text_exposed_show"> Questa Weltanschauung della sinistra evidenzia anche l'irreversibilità
del distacco etico-cognitivo di quest'ultima con le fasce non
benestanti e dunque maggioritarie della popolazione.<br />Evidentemente a loro non interessa spiegare e promuovere un bel niente, ma riconoscersi tra già ben inseriti in una precisa cornice.<br /><br />Purtroppo per loro però le identità, materiali e simboliche, di un tempo si sono sciolte ma Marx aveva ragione su una cosa molta precisa: la classe esiste, in sé prima ancora che per sé, anche se non ne ha consapevolezza.<br />Sicché nonostante l'egemonia dell'ideologia liberista di cui gli ordoulivisti sono i più consequenziali interpreti, preso i ceti meno abbienti prevale come priorità la percezione dei propri problemi materiali più che non il sentirsi fighi di chi può permettersi di titillare il proprio ego perché non ha problemi economici e lavorativi, infatti dei ceti meno abbienti a sinistra non vota più nessuno.<br /><br />Per noi persone normali il "nuovo", se è privo di
contenuti riferiti ai nostri legittimi interessi materiali o addirittura porta con sé danni e arretramenti esattamente su questo fronte regalandoci solo maggior paura del domani, risulta essere soltanto un vuoto nichilista o se preferite una sòla che ci fa pure un po' schifo.<br /> l'Ancien
Régime nobiliare, patriarcale, religioso e reazionario così come in seguito i partiti conservatori che tutelavano gli interessi dei ricchi e degli sfruttatori come ad esempio la DC, sono un retaggio passato ormai non più sistematico/sistemico. <br />Oggi si può essere progressisti e stare ancor più consequenzialmente coi padroni.<br />Ciò non è un motivo per diventare reazionaria e se il liberalismo va respinto, ciò è dovuto alla sua dimensione di individualismo metodologico, ma quell'idea gretta e retriva di nemico esiste oggi solo come retaggio nostalgico e
minoritario e la sinistra, quindi, ha totalmente espunto il tema
della lotta di classe dal proprio orizzonte. <br />In tal modo, rimane in essa
soltanto l'istanza borghese-liberale iniziale, ovvero il culto del
progresso. <br /> Un progresso che ha come fine se stesso, così come la produzione e riproduzione capitalistiche che esauriscono il proprio senso nel reiterare accumulazione e concentrazione di capitale.<br />A che ti servono i soldi? Ad avere più soldi.<br />Nello stesso modo a che ti serve essere progressista senza lotta di classe? A lavarsi la coscienza e a sentirsi buoni, moderni, progrediti.<br />Insomma: puro nichilismo.<br />Tutto questo è inoltre una forma di determinismo storico estremista e meccanicistico secondo il quale ciò che è "nuovo" si
propone come principio di valore auto-legittimante: si tratta d'un
nichilismo supremo per il quale <i>il fine è nulla e il movimento è tut</i></span><span class="text_exposed_show"><i>to</i>.</span><span class="text_exposed_show"><br /><br />Non avendo finalità se non l'egolatria e l'autoconservazione di ceto, essi non hanno nemmeno orizzonti programmatici e strategici se non la difesa in sé e per sé di un andazzo sul quale stanno bene a galla e in questo si evidenzia anche il loro profilo squisitamente borghesuccio, paraculato, da gente con la panza piena e il culo al caldo.<br />Purtroppo per loro questo neodemocristianismo mascherato da sinistra ha il respiro cortissimo perché, come vari studi politologici, sociologici ed economici, ormai da anni stanno evidenziando, ad una ormai remota cetomedizzazione delle classi popolari è seguita una approfondita tendenza all'assottigliamento del ceto medio, con aumento della divaricazione tra chi diventa ultraricco e chi sprofonda verso l'esclusione: il ceto medio sta estinguendosi e chi si ostina a voler tenere in vita il punto di vista e la cultura politica di un ceto in estinzione, ad essere ottimisti si condanna all'autoreferenzialità.<br />Una forma di solipsismo che nel caso della sinistra è diventata a questo punto non solo manifesta ma anche patologicamente compiaciuta.</span><br />
Si guardi alla composizione sociale del voto: la sinistra ormai esprime prevalentemente una composizione incentrata su ceto dirigente
della pubblica amministrazione, funzionariato privato, professionisti affermati eccetera. <br />
I leader di sinistra, cioè, non parlano fisicamente con un
operaio, un disoccupato o un sotto-occupato da almeno una ventina
d'anni. Poi si sorprendono se non vengono votati....<br />
<div class="text_exposed_show">
<div class="_5pbx userContent _3576" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_1d">
D'altra parte se questo rapporto con i ceti disagiati esistesse ancora, vedremmo da parte di questi stessi dirigenti dei tentativi di mediazione su determinati temi con la propria base sociale. <br />
Su questioni
cruciali come l'Unione Europea o l'immigrazione, infatti, temi in merito quali i ceti medio bassi hanno una posizione fondata sulla condizioni materiali più che non sulle astrazioni, nel bene e nel male ( quindi una chiara e giusta ostilità all'UE, ma anche una ostilità all'immigrazione purtroppo facilmente riconvertibile da destra come ostilità verso gli immigrati ), si
manifesterebbe la volontà di mediare con quelli che sono i sentimenti e
le istanze espressi dalla maggioranza della popolazione. <br />
Avremmo quindi riavuto un riallineamento della sinistra dal proprio europeismo acritico, o al più altereuropeismo onirico, nella direzione di un pragmatico solidarismo europeo disponibile a rompere i propri rapporti con la UE se spazi di rifoma non si apriranno velocemente ( come hanno fatto i francesi di Mélenchon ); nello stesso modo sull'immigrazione si porrebbe un argine alle destra articolando una proposta che tenga insieme regolarizzazione e regolamentazione, così da arginare pulsioni fasciste ma tranquillizzare i meno abbienti sul fatto che non verranno incentivate ulteriori competizioni ribassiste sulla suddivisione delle risorse per lo stato sociale e costo del lavoro.<br />
Ma a sinistra non avviene nulla di tutto questo.<br />
Nel caso del PD
guidato da Matteo Renzi, per esempio, volendo mantenere un 30% di bacino
elettorale, qualche piccolissima mediazione di facciata su questi
punti è stata fatta: instaurando trattative sul fiscal
compact in sede europea, cioè mera esteriorità ma almeno a livello di immagine hanno cercato di non risultare completamente appiattiti, oppure enunciando la necessità di istituire soglie ai flussi migratori ma nel peggior modo possibile, inseguendo con Minniti la Lega.<br />
Liberi e
Uguali invece non sente di dover compiere mediazioni di sorta.<br />
La sinistra-sinistra esprime
posizioni antitetiche e diametralmente opposte a quelle vigenti
presso la maggioranza assoluta dei ceti impoveriti: posizioni come il
rilancio dello Stato Unico Europeo o la deregulation totale
dei flussi migratori, indicano chiaramente l'intenzione di bypassare
qualsiasi mediazione coi ceti poveri e impoveriti. <br />
Non ne fanno parte, non ne capiscono il punto di vista, non sono interessati a rappresentarli e non riescono nemmeno a mascherare un certo qual disprezzo.<br />
<br />
Attualmente tra ceti popolari, PD e soprattutto sinistra alla sinistra del PD, non vi è alcuno scambio o relazione, nessun interesse; forse se anche l'interesse ci fosse mancherebbero ormai anche le categorie concettuali e comunicative per reistituire un rapporto, il divorzio è durato troppo lungo e da separati nei fatti si è ormai integralmente separati anche negli affetti. <br />
Liberi e Uguali, la lista rappresentata come volti immagine da Grasso e Boldrini, è soltanto conferma
dell'indirizzo autoreferenziale intrapreso dalla (ex)borghesia di
sinistra. <br />
Tali volti e tali simboli esprimono soltanto la
succitata distanza dalle classi popolari: distanza culturale,
cognitiva, etica e in definitiva umana. <br />
Per
questo e non per altro Laura Boldrini suscita sentimenti popolari di
ostilità - spesso e purtroppo accompagnati da commenti che sono per
davvero sessisti - più di qualsiasi altra figura politica femminile.<br />
Il popolo capisce di aver di fronte una novella Maria Antonietta, in un contesto nel quale manca il pane, e quest'ultima non suggerisce nemmeno brioches ma la sostituzione delle vocali alla fine delle parole....Crediamo non ci sia altro da aggiungere.<br />
Il ceto politico della sinistra ha ormai perso la strada da troppo tempo, ormai non hanno più alcuna capacità di decodificare la realtà, non hanno professionalità politiche neanche minime, non hanno idea dei rapporti sociali. <br />
La loro incapacità politica è inemendabile perché è radicata ormai in un autentico deficit cognitivo.<br />
<br />
A tutto questo aggiungiamo anche lo scarsissimo livello culturale e di consapevolezza di sé della borghesia italiana e avremo quindi un'idea di quale possa essere il livello - anche dal punto di vista culturale - che può esprimere questa compagine di borghesi parvenu convinti di essere continuità storica della sinistra più cazzuta.<br />
Riprendiamo ad esempio le recenti dichiarazioni di Fratoianni sull'Europa.<br />
<i>"Bisogna avere un impianto fortemente europeista, ovvero che ponga in
discussione la sovranità nazionale come punto di riferimento"</i><br />
(Nicola Fratoianni, Sinistra Italiana/Liberi e Uguali, 22 dicembre 2017)<br />
In poche parole Fratoianni liquida:<br />
- la memoria storica dell'internazionalismo proletario, il quale ha SEMPRE messo avanti il rispetto e l'inviolabilità della sovranità e dell'indipendenza nazionale come forma di difesa dei popoli dal sopruso di paesi più forti, ricchi e potenti. Indipendenza nazionale come argine agli sciovinismi imperiali. Evidentemente per questi poveri cazzoni Ho Chi Minh era rossobruno.<br />
- l'intero retaggio delle conquiste del movimento operaio, perchè lo stato sociale è una conquista che risiedeva integralmente negli ordinamenti nazionali.<br />
- qualsiasi prospettiva di cooperazione internazionalista con le sinistre di altri paesi, dato che ormai di acriticamente europeista è rimasto solo Tsipras e non è che questo sia proprio un gran motivo di vanto.<br />
<br />
Che il federalismo europeo, da von Hayek alla Mont Pelerin Society, sia sempre stato il cavallo di Troia degli oligarchi per riprendersi tutto con tanto di interessi, è un dubbio che nemmeno remotamente li sfiora mentre mettono in fila parole a caso, incapaci di rendersi conto che le istituzioni vivono perché si radicano dentro un senso di comunità e di
identità nazionale. <br />
L'appartenenza ad una collettività,
fondata su basi storiche, linguistiche, culturali comuni ( non spirituali o bioligiciste; questa sarebbe al contrario la lettura da destra, che non sanno discernere ), è ciò che radica nella realtà sociale la
legittimazione delle istituzioni. <br />
Se manca tale radicamento, perché i cittadini
europei si sentono tedeschi, francesi, italiani, ecc. prima che europei,
non possono esservi istituzioni radicate nella comunità e quindi
democratiche. <br />
Ci possono solo essere soltanto agenzie e strutture
tecniche guidate dall'alto e senza legittimazione popolare.<br />
Senza Stato, senza indipendenza e sovranità nazionale, non vi è politico.<br />
<br />
Liberi e Uguali: autoconservazione di ceti in via di estinzione attraverso il rifiuto del politico.<br />
<br />
<br />
<br />
Il collettivo ringrazia per gli spunti dai quali abbiamo liberamente attinto per poi sistematizzarli, l'attore Riccardo Paccosi e Tupac Amarù.<br />
<br />
<br />
<br /></div>
</div>
<span class="text_exposed_show"></span>Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-13708936832031477152018-01-25T13:49:00.001-08:002018-01-25T14:13:22.083-08:00La sinistra dei Tartari<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh8OpK2CZRdzY9qx1sbn_dgrP_h-kOTvWTRL7cUCjpcuPhPDI9xArcQyNyotEVdDoBjUXe7dLw_T5GwNTLu1RQgUGtc2V8PtnPJaI8SKKSnCFQDY5sTcISv5ie__ySF7CKOdJt4NFgM4I/s1600/desertodeitartari.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="432" data-original-width="800" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh8OpK2CZRdzY9qx1sbn_dgrP_h-kOTvWTRL7cUCjpcuPhPDI9xArcQyNyotEVdDoBjUXe7dLw_T5GwNTLu1RQgUGtc2V8PtnPJaI8SKKSnCFQDY5sTcISv5ie__ySF7CKOdJt4NFgM4I/s400/desertodeitartari.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Questa volta viene pubblicato sulla pagina del collettivo un punto di vista un po' personale.<br />
I nostri pochi lettori perdoneranno quest'atto forse in fondo indebitamente narcisistico, ma se sono qua a leggere è perché a propria volta dediti al culto dell'irrilevanza; saranno quindi comprensivi e accondiscendenti nei confronti di un post particolarmente irrilevante.<br />
<br />
In questi anni mi sono sbattuto molto affinché a sinistra si smuovessero un po' le acque e si cominciasse a ragionare seriamente dell'insormontabile problema che l'Unione Europea rappresenta per cercare di arrestare e invertire questa spirale che ci sta trascinando sempre più verso l'impoverimento e che della nostra democrazia costituzionalmente garantita ci sta lasciando solo una scatola vuota, consegnandoci in sua vece una vera e propria restaurazione oligarchica.<br />
<br />
Niente, non c'è stato niente da fare.<br />
Ho conosciuto tanti singoli individui con gli occhi aperti, generosamente dediti allo stesso tentativo, ma non c'è stato nulla da fare.<br />
Per questo ciclo elettorale - io cominciai esplicitamente questa battaglia in vista del precedente ciclo elettorale - abbiamo perso il giro perché sono ancora una volta riusciti a renderci irrilevanti.<br />
Per difendere i loro errori, la loro insipienza ed infine il cadreghino con i quali, bene o male, 4 incartapecorite dirigenze ancora mangiano pur non avendo più alcun popolo alle spalle.<br />
Vale per tutti.<br />
Da Fuffistra Italiana a Rifondazione Dadaista, passando per la CGIL.<br />
Non abbiamo più fortezza da presidiare. Dobbiamo solo dargli fuoco e lasciarcele alle spalle, incamminarci.<br />
Tutti sanno, tutti fanno orecchie da mercante, tutti cercano di tagliarti le gambe appena mostri di pensare con le tua testa e osi toccare qualche tema scomodo; temi che quindi conoscono a loro volta benissimo esprimendo una malafede che puzza da lontano.<br />
Inconsapevoli, ma non meno dannosi, gli anarcocosi centrosocialin-negrieri.<br />
Quelli non ci hanno proprio capito un cazzo ma fanno danni lo stesso.<br />
<i>"Utili idioti, diciamo", </i>citando così in tre sole parole, il leader di cui da troppo tempo non meritiamo più nemmeno la memoria, e quello che invece si meritano quelli che ancora corrono dietro al sogno stinto dell'ordoulivismo.<br />
<br />
Anche questa volta, come tante altre in precedenza anche su altre battaglie importanti ma ormai lontane nel tempo, molti tra i pochi che hanno fatto lo sforzo di brillare quando ancora mancava qualche anno al voto, si sono lasciati risucchiare nel gorgo elettoralistico immolando su quell'altare tutte le proprie opzioni.<br />
Inutile far nomi: rappresentanti di questo tentativo di dire cose intelligenti normalizzando qualsiasi reale obiettivo strategico in nome d'una cadrega, li trovate ovunque: dai Fassina e D'Attorre dentro Liberi e Uguali, ad Eurostop al seguito degli eurosognatori forenzosi con o sensa corteo e fumogeni, fino all'apice dadaistico di Bagnai con la Lega, contro l'euro ma per il jobs act e la flat tax.<br />
Alcuni questa scelta l'hanno fatta in buona fede e non ne caveranno comunque nulla fuori, altri riusciranno a fare danni. Il risultato è sempre lo stesso: qualche anno di bei discorsi per poi rimangiarsi tutto a due mesi dal voto, per riportare in parlamento gente che ha concorso a scassare i diritti costituzionali dei lavoratori e che non cambierà perchè non vuole e non può farlo.<br />
<br />
Cosa fatta, capo ha!<br />
<br />
Forse tutto questo non è neanche un male perché queste elezioni rimettono definitivamente un ordine in anni di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Moto_browniano" target="_blank">moto browniano.</a> <br />
<br />
<span class=" UFICommentActorAndBody"><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g">"Collocatevi, cazzo", è una operazione non solo di chiarezza politica ma oltre un certo limite, addirittura di pulizia morale.<br />Abbiamo alle spalle oltre un lustro di sbattimenti circondati da pulviscolo che si muoveva casualmente per moto browniano.<br />Anche
per questo, oltre che per protagonismi e incapacità organizzativa, non
si è riusciti a quagliare: la maggior parte delle persone non era
interessata a costruire ma a tessere relazioni per mettere insieme la
"cordatina" da capitalizzare personalisticamente a pochi mesi dal voto.<br />E fare apprezzamenti e valutazioni personali e personalistici non solo sarebbe inutile: sarebbe proprio puerilmente prepolitico.<br />Davanti abbiamo un ciclo di lavoro di un altro lustro.<br />Il
materiale umano minimamente interessante che resta è.....tutto quello
che non si è collocato a questo giro elettorale, se Dio vuole portatore
di salvifica chiarezza.<br /><br /><br />In questo che è anche momento di bilanci, quello che sento di dover fare è autocritica.<br />Se ho fallito anche io nel dare gambe alla strategia che ritengo necessaria, oltre che per incapacità organizzativa e visione tattica, questo dipende anche dal fatto di essermi troppo a lungo incaponito nella speranza di smuovere una sinistra che non vuole essere smossa, non può essere smossa.<br /><br /><br />Forse molti di voi avete letto <i>Il deserto dei Tartati</i> di Dino Buzzati.<br />Vedete, nella fortezza Bastiani, il tenente Drogo ha due nemici.<br />Uno lo ha davanti, anche se non si vede fino alla fine della sua vita quando ormai, paradossalmente, è troppo tardi perché l'intera vita è stata vanificata sfumando in una inutile e logorante attesa.<br />L'altro nemico è dietro alle spalle, è il potere che lo tiene li.<br /><br />Davanti l'invasore che tutti aspettano, e che secondo me è la restaurazione oligarchica armata con l'artiglieria della finanza internazionale e che ha per fuoco di interdizione una concezione completamente acritica di progresso, il nuovo per il nuovo, l'illusione che l'emancipazione segua un percorso lineare.<br />Uno dietro le spalle: il paese profondo delle disonestà sistemiche, del <i>famo a accomodosse</i>, una mano lava l'altra e non sappia la mano destra cosa fa la sinistra, piccole e grandi clientele, opportunismi, espedienti.<br />Quel paese che non rivendica, s'arrangia. Ma sempre individualmente e a spese altrui, non rendendosi conto che questo agitarsi nel fango da pesci piccoli non ti salverà da fauci più grandi, quando arriveranno.<br />Quella meschinità da piccolo mondo antico, quell'ipocrisia da vecchia borghesia ammuffita, da maresciallo che gioca a carte nel retrobottega del bar centrale del paese col prevosto e il farmacista, quel moralismo che puzza di centrodestra ma ravvivato da sbrilluccicanti mignottoni sculettanti in TV in salsa berlusconiana: ricchi premi e cotillons.<br />Questo è il conformismo della disciplina dell'indisciplina, quello che tiene in avanguardia il sottotenente Drogo nella fortezza Bastiani, a sprecare la vita nell'attesa inutile.<br /><br /><br />Cari amici, amiche, se siete romantici compagni e compagne, cari compatrioti del collettivo UPUC: se per non sprecare la vita nell'attesa è inaccettabile, come un nuovista arrampicatore sociale qualsiasi, scappare dalla fortezza Bastiani per passare tra le fila dei Tartari emulando i tanti piddini mossi da opportunismo assessorile fino a quelli che nello stesso modo diventano direttori in banca o consiglieri di amministrazione di enti in via di privatizzazione, è altrettanto sbagliato e dannoso disertare dai ranghi dalla fortezza per farsi assumere nel corpo diplomatico del nemico alle spalle.<br />Questo però non significa che si possa rimanere asserragliati nella fortezza Bastiani a fare testimonialmente il proprio dovere come troppo a lungo ho fatto io.<br /><br />Disertare da quella fortezza si può, si deve; anzi, andandosene è bene aver prima minato le mura.<br />Che l'illusione di avere una fortezza da presidiare non rovini inutilmente altre vite, magari preziose se altrimenti spese.<br />Né coi Tartati tradendo in favore del nemico di fronte, né col corpo diplomatico del nemico alle spalle: zaino in spalla e diamo fuoco alla fortezza Bastiani!<br />Ormai non ha più senso presidiare il nulla.<br /><br />Avanti c'è il deserto, oltre chissà.<br />E <i>"chissà", </i>sarà sempre mille volte meglio che rimanere qua a aspettare, perchè già sappiamo cosa ci aspetta aspettando.<br />Avanti, in marcia, il cammino è appena cominciato.<br /><br />Alle spalle partiti venduti, sindacati gialli, e anche brave persone che non si rassegnano all'idea che il tempo è passato e se lo scontro è sempre lo stesso tocca imparare a combattere in un nuovo modo. <br />In ogni caso parliamo di rovine.<br />Che importa?<br /><br />Enea<br /><br /><br />Vi saluto con le parole di Buenaventura Durruti.</span></span></span><i><span class="st"><br /><br />Le <i>rovine non le temiamo</i>. <br />Erediteremo la terra, su questo <i>non</i>
c'è il minimo dubbio. <br />La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo,
prima di uscire dalla scena della storia. <br />Noi portiamo un mondo nuovo
dentro di noi, <br />e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. <br />Sta
crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te.</span></i><br />
<br />Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-69546781569042643472018-01-18T08:30:00.003-08:002018-01-19T04:13:40.015-08:00Stiamo sul cazzo, dunque siamo.<br />
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<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
“Papà, cosa vuol dire Populismo?”</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
“Vuol dire stare con il popolo, amore mio”</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
“non dare retta a tuo padre, Populismo non vuole dire questo”</div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
Ha ragione mia moglie, Populismo non vuol dire stare dalla
parte del popolo, o per lo meno, non vuol dire solo questo.</div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
Vuol dire innanzitutto stare sul cazzo, andare in odio (o in
culo, a seconda del livello aristocratico del lettore) ai più: </div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
ai conformisti, </div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
ai finti rivoluzionari, </div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
agli intellettuali colti e moralisti,così campioni di solipsismo da non farsi cogliere mai dal sospetto di avere questo problema,</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
al potere mediatico.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A chi crede di essere un ruolo invece che una persona. </div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A chi crede si sapere ( etarcoS ). </div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A chi non si interroga.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A chi guarda il telegiornale.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A chi vota il meno peggio.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A chi vota il meglio.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A chi fate presto.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A chi vieni con noi.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A chi è antifascista, femminista, europeista, egualitarista, ma pretende che lo sia anche tu e che lo sia proprio a modo suo!</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A quelli delle fake news.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A quelli che scendono a pisciare il cane.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A quelli contro lo sciopero dei mezzi.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A quelli che quello li è una brava persona.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A quelli che non ti permettere.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A quelli che non conti un cazzo.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A quelli dell’impegno politico.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
A quelli che facciamo un movimento ma solo come dico io.</div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
Siamo populisti perché le etichette del regime noi ce le
attacchiamo al petto con orgoglio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Perché essere classificati come quelli che stanno sul cazzo in una società che premia soltanto stronzi, presuntuosi e ammanicati, se non è certezza del fatto che sei una persona almeno decente, come minimo è già un buon indizio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Perché la nostra irrilevanza è la nostra
forza e perché non ci avrete come volete voi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché siamo stati stronzi mille volte e siccome non ci sentiamo troppo in alto sappiamo che lo saremo altre mille, ma lo saremo in disinteressata buona fede e in ogni caso "mai per conto terzi".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Soprattutto sotto elezioni ci piace stare sul cazzo di fronte a ciascuno venditore di salvezze vere o presunte,</div>
<div style="text-align: justify;">
Di fronte a quelli che siccome hanno fatto "qualcosa" si pretendono al di sopra di qualsiasi critica,</div>
<div style="text-align: justify;">
Di fronte a quelli che hanno tutte le soluzioni ma non si capisce bene perché non provino mai ad applicarne una nei 4 anni e 9 mesi che intercorrono tra una campagna elettorale e l'altra, </div>
<div style="text-align: justify;">
Di fronte a quelli che non vogliono provare a far crescere qualcosa crescendo col popolo, ma pensano sempre sia un atto loro dovuto che il popolo li segua,</div>
<div style="text-align: justify;">
Di fronte a quelli che pensano di sapere cosa il popolo voglia, ma non ci stanno in mezzo per chiederglielo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non provate a venderci la vostra salvezza, non compriamo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anzi, per citare un eroe dei nostri tempi, <i>noi siamo al verde, andiamo in bianco e il nostro conto è in rosso, quindi possiamo essere fedeli alla nostra bandiera.</i>Noi non stiamo sul cazzo a tutti quelli che sono come noi, perché non è un solipsistico elitismo il nostro cioè una ricerca del disprezzo per coltivare l'orgoglio di elevarsi dalle altre persone.</div>
<div style="text-align: justify;">
Al contrario noi vogliamo stare sul cazzo a chi sta sopra di noi e, non essendoci ancora riusciti perché di noi non si sono accorti, riusciamo però nel frattempo a stare molto sul cazzo a chi si crede al di sopra di noi.</div>
<div style="text-align: justify;">
E questo ci conforta dato che ci dice che nell'irrilevanza abbiamo trovato quella libertà dal giudizio degli altri che ci permette di fare schifo ai conformisti, ai bigotti di qualsiasi verità preconfezionata, ai questurini della fantasia, ai secondini dell'ironia e finanche a quelli dell'(auto)erotismo e a tutti gli abituati a prendersi molto sul serio proprio perché sono poco seri e che per questo non sanno mai ridere di sé.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come abbiamo già affermato in una recente occasione: <In questo mondo di falsa politica il nostro fiore all’occhiello è l’irrilevanza.></div>
<div style="text-align: justify;">
Se qualche anno di resistenza umana in comune qualcosa ci ha insegnato è
che l'irrilevanza è una questione di riconoscimento sociale, da non
confondere con l'insignificanza che è una condizione esistenziale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si può essere irrilevanti senza per fortuna essere insignificanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ed essere parte di una comunità umana di irrilevanti serenamente pacificati col fatto di esser tali, e intenzionati a rimanere tali in virtù dello stigma sociale di quelli tanto per bene, a proprio modo, è me<span class="text_exposed_show">raviglioso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si, della vostra riprovazione non ce ne frega un cazzo ed anzi essa è la benzina che alimenta la nostra identità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-igqA00PZfNDuRLwgH_yK4UphbYfznr0GFr8CqNXPeikZUoLIeCwjOfKd30tH4sdUobutCi5bwFW6N-o8S2XLedRx6_leHFcqvMhGg8ffyk0ikNWzwF-MuAfPCqDq_jsiuFdu7OKOk-Y/s1600/heidicazzomene.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="212" data-original-width="258" height="262" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-igqA00PZfNDuRLwgH_yK4UphbYfznr0GFr8CqNXPeikZUoLIeCwjOfKd30tH4sdUobutCi5bwFW6N-o8S2XLedRx6_leHFcqvMhGg8ffyk0ikNWzwF-MuAfPCqDq_jsiuFdu7OKOk-Y/s320/heidicazzomene.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , "sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%;">Aderiamo dunque al manifesto degli Irrilevanti del
Marchese Fulvio Abbate che riportiamo di seguito.</span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa">
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>di Fulvio Abbate </i></div>
</div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa">
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Irrilevanti di tutto il mondo unitevi! Se fosse un manifesto – il Manifesto degli Irrilevanti, appunto – dovrebbe aprirsi proprio con queste parole, benché già sentite, decisamente retoriche, tuttavia convincenti per chi voglia contarsi e uscire dalla botola nella quale quegli altri, cioè coloro che invece a vario titolo “contano”, ti hanno buttato dentro. Perché gli irrilevanti sono, sì, maggioranza, ma anche incapaci di dire a se stessi, e dunque trasformare questa condizione oggettiva indotta in combustibile narcisistico, torba per sollevarsi davanti alla miseria di chi invece può, “ha potere”, gode della considerazione sociale presso ogni angolo di strada e caseggiato. Dire a se stessi, appunto, che no, non ci avranno, così senza neppure bisogno di credere alle scie chimiche e ai rettiliani o ritenendo che sia “colpa degli stranieri”. Intendiamoci, se certuni hanno buon gioco a discapito di altri, cioè degli irrilevanti, molto dipende dal fatto che la miseria culturale è ormai generalizzata, non esiste pensiero sulle cose, semmai adesione acefala a un tempo che, se dovessimo riferirlo alle stagioni cinematografiche, andrebbe detto dei “telefonini bianchi”, il genere più amato e comprensibile in mediocrazia. La lista degli acefali è assai lunga, ciononostante proveremo ad accennarla, sia pure per difetto. Al tifoso non puoi toccare la sciarpa, all’hipster la barba, ai brigatisti non puoi sfiorare l’orgoglio di aver assassinato Moro; a quegli altri, i sensibili di sinistra, non puoi dire male dell’ultimo film della Archibugi o di Virzì; ai fascisti non puoi toccare il duce, alla nipote del duce non puoi dire che il duce era cattivo, alle neofemministe non va detto che, con la scusa di Weinstein, qualcuno vorrebbe reintrodurre la verginità, agli amministratori di condominio non puoi dire che provi orrore per i loro miseri millesimi, a Berlusconi non puoi dire che le sue dentiere non funzionano, ai leghisti che le razze non esistono. E questo in un mondo, in un paese, dove tutti si guardano in faccia con risentimento tenendo stretti in pugno proprio i millesimi, come fossero figurine Panini, e con questo ritengo di avere detto se non tutto, molto. </i></div>
</div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa">
<div style="text-align: justify;">
<i>Sia chiaro, l'irrilevante non è tale rispetto ai propri eventuali limiti oggettivi, lo è semmai poiché qualcuno ha deciso che debba essere tenuto in quella condizione, in quella condizione permanente, il caso della carta stampata e di tutti gli altri media, in questo senso, parla chiaro: si lavora a selezionare le opinioni, a depotenziale, e intanto si dice che il web andrebbe presidiato per il bene di tutti. Perfino a sinistra l’hanno detto, evidentemente la fuga dal controllo si fa sentire, e dunque chi deve, chi può, corre ai ripari. Non sia mai che qualcuno si organizzi da solo? Ho semplificato, lo so, ma spero capiate lo stesso.</i></div>
</div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa">
<div style="text-align: justify;">
<i>La condizione dell’irrilevante, talvolta, fa pensare, anzi, è assai simile alla trama di un film d’anni fa: prendono uno e gli dicono di restare nascosto sotto terra, a pedalare per produrre elettricità perché la guerra non è ancora finita, visto che, nel frattempo, gli eroici partigiani stanno ancora combattendo, lo tengono lì con l’inganno, e lui intanto pedala pedala, “… mi raccomando, non fermarti, che dobbiamo ancora vincere la guerra!”, così gli dicono, e quello, obbediente alla causa, alle parole degli altri, fiducioso, pedala affinché le lampadine della futura vittoria restino sempre accese, facciano luce al trionfo che sarà. Poi, un giorno, per puro caso, sempre lui, quello che tenevano sotto terra, dà un’occhiata fuori dalla cantina e scopre che in strada, alla luce, c’è, metti, Rita Pavone che canta “Il ballo del mattone”, dunque non era vero che la guerra ancora… A quel punto, presa coscienza dell’inganno, l’uomo si imbruttisce e decide di abbatterli tutti. Lo so, è assai difficile in un paese segnato dal familismo immaginare un simile festoso epilogo. Però almeno gli artisti, gli intellettuali, gli scrittori è bene che ci provino, visto che non spetta loro lavorare per il consenso, siamo forse ancora al tempo della querelle tra Togliatti e Vittorini, no? La “vocazione maggioritaria” è l’ennesimo inganno, dopo quella del “compromesso storico”. </i></div>
</div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa">
<div style="text-align: justify;">
<i>A proposito di fantasia cui far ricorso nella condizione di irrilevanza, ho un’altra storia da raccontare. A Palermo, molti anni fa, nacque l’Associazione indigenti, lui, il leader, se così può dirsi, si chiamava Salvatore Raia, un povero pieno di iniziativa, però un povero povero. Raia, fra poco altro, campava attaccando nottetempo i manifesti per il Pci (e anche per il manifesto, che allora, era il 1972, aveva candidato l’anarchico Valpreda per farlo uscire di prigione, cosa che fece infuriare i comunisti, ora che ci penso, quando se ne accorsero), Raia, cui è stato perfino dedicato un romanzo scritto da Matteo Collura, “Associazione indigenti, ovvero i miserabili a Palermo”, Einaudi, 1979. </i></div>
</div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa">
<div style="text-align: justify;">
<i>Con una corte di poveri e straccioni, il suo personale Sesto stato, Raia, periodicamente, forte proprio di un’immensa incancellabile irrilevanza, andava sotto i palazzi del Comune a protestare per far ottenere uno straccio di sussido a quel popolo già straccione e sdentato, simile ai poveri mostrati da Luis Buñuel in “Viridiana”, o forse bastava un semplice piatto, un buono-pasto; una volta, Raia e i suoi, decisero perfino di andare tutti insieme a Roma, a trovare, a presentarsi dal papa, come se questi, proprio il papa, fosse un amico, una sorta di mega-assessore planetario alla casa, all’assistenza, al pane e al vino, cui raccomandarsi, peccato per loro, peccato per tutti, i poliziotti li fermarono mentre, come in un esodo, stavano per salire, in centinaia, sul treno, ne venne fuori un parapiglia, una carica dove, la più povera e anziana di tutta l’armata Raia, in segno di difesa e forse anche di arcaica rivolta, dette in faccia a un agente della polfer un piatto-souvenir di ceramica con l’effigie di Giovanni XXIII, il “papa buono”. Ma il piatto non si ruppe. </i></div>
</div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa">
<div style="text-align: justify;">
<i>“E questo significa, tu lo capisci cosa significa? Significa che ha stato un miracolo”, disse la povera vecchia nel suo povero dialetto dei cafarnai cittadini, subito confortata da un grande cenno pronunciato con il capo da Salvatore Raia, analfabeta, giacca cachi e penna nel taschino, tuttavia perfino munito di biglietto da visita che ne qualificava orgogliosamente il proprio ruolo sociale, da autoconvocato, "Presidente dell' associazione Anonima indigenti". Raia, che aveva perfino un suo segretario, tale Serio, incaricato di scrivergli e decifrargli le lettere, quasi un ambasciatore, un ministro plenipotenziario del suo antistato parallelo. </i></div>
</div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa">
<div style="text-align: justify;">
<i>Proprio Raia, pensando agli irrilevanti, costretti ad affrontare il cinismo crudele degli altri, i convinti che l’assenza di ambizione per il potere sia uno stigma, così come la povertà, l’assenza di voce che non incontri soltanto lo scherno dei ruffiani e degli ostaggi dell’autorità riconosciuta, e qui, forse, c’è una delle spiegazioni all’agonia attuale della sinistra, proprio Raia mi è tornato ancora in mente guardando, sempre per caso, l’altro giorno, una foto dei funerali di Togliatti, dove una nonna tiene per mano una bambina, lì immobili sul marciapiedi dell’agosto 1964, in attesa che passi il carro funebre, e la bambina guarda l’obiettivo, dove immaginare adesso, adulta, quella bambina? Ma sopratutto, tornerà mai il sogno del viaggio? Tornerà mai il rispetto, a cominciare da noi stessi, per ciò che Pier Paolo Pasolini chiamava “l’epopea degli umili”? Ma soprattutto, dove sarà adesso il piatto miracoloso di papa Giovanni?</i></div>
</div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa">
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>Irrilevanti di tutto il mondo uniamoci! </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Solo una piccola annotazione vogliamo aggiungere, come se fosse un piccolo apostrofo di narcisismo identitario, il plutonio che alimenta il nostro sdegno.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ci chiamiamo Un Pezzo, Un Culo per tributare il nostro massimo rispetto e devozione alla memoria di Gian Maria Volonté, artista del Popolo, che per tutta la vita ha denunciato l'orrore morale dei potenti, dei rilevanti e attraverso di lui tributiamo il nostro debito di riconoscenza anche al personaggio di Lulù Massa, cui dobbiamo il nome, anche se non era un eroe.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anzi, <u><b>proprio perché non era un eroe.</b></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Il nostro nome però dipende anche da quello che il regista Elio Petri disse quando <i>La classe operaia va in paradiso</i> uscì:</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i>
<i><Con il mio film sono stati polemici tutti, sindacalisti, studenti di
sinistra, intellettuali, dirigenti comunisti, maoisti. Ciascuno avrebbe
voluto un'opera che sostenesse le proprie ragioni: invece questo è un
film sulla classe operaia></i><br />
<br />
Noi non li vogliamo più politicanti, sindacalisti, sòloni, professorini e fighetti che ci dicano cosa dobbiamo essere, fare e dire per liberarci, rifilandoci così soltanto un'altra gabbia che a loro piace di più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Noi ci fregiamo di pisciare in faccia alla loro presunzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<u><b>Noi siamo e tanto basta.</b></u></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-style: italic;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Collettivo Populista UPUC, Un Pezzo, Un Culo.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Avanti Fulvio!</div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo con te, e con Situazionismo e Libertà e ci fregiamo dell'onore di nominarti per acclamazione membro del nostro collettivo di irrilevanza, ma non insignificanza, e resistenza umana.</div>
<i></i></div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-36663992632889892452018-01-10T14:46:00.000-08:002018-01-10T14:56:59.479-08:00Elezioni? Eccheccazzo, un po' di contegno!<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7yuVye1Zo3hJwUlH8ppGZgVpF6E556c-xrNWu0r175BhAlp6H8cDiEOGHLSUvc6odJY72EYGLYjDX6NzfWfVMPALyqlz7QqiAHSXbQdYa8s6jatZppbIl_bDKjb2RvJeTK1NymSs35Ms/s1600/Siamo+pazzi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="1200" height="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7yuVye1Zo3hJwUlH8ppGZgVpF6E556c-xrNWu0r175BhAlp6H8cDiEOGHLSUvc6odJY72EYGLYjDX6NzfWfVMPALyqlz7QqiAHSXbQdYa8s6jatZppbIl_bDKjb2RvJeTK1NymSs35Ms/s400/Siamo+pazzi.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">il 4 Marzo si vota, ma a noi ci sono già esplose le gonadi</td></tr>
</tbody></table>
Come saprete, care lettrici e lettori, si stanno avvicinando le elezioni ed analizzeremo una ad una tutte le liste che si candideranno.<br />
Per il momento abbiamo già pubblicato il nostro giudizio sulla Lega Nord spiegando perché non la voteremo e in seguito, una ad una, analizzeremo tutte le altre liste.<br />
Per il momento stiamo studiando i programmi e seguendo il dibattito politico; in fondo si dovrebbe decidere del nostro futuro.<br />
Ma è proprio il pensiero che sia quella la rosa tra cui scegliere le persone che gestiranno questo futuro per 5 anni che ci risulta una distopia: <b>inspiegabile, inestricabile, inaccettabile.</b><br />
Vogliamo quindi pubblicare questo breve e sintetico sfogo che anticipa concetti che saranno meglio sviluppati in seguito, per esprimere che razza di frustrazione si provi a cercare di capire cosa abbiano in testa quella manica di cazzoni che per disgrazia questo paese si ritrova come proprio ceto politico.<br />
<br />
<div class="_5pbx userContent _22jv _3576" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_cvp">
Crediamo che questo momento sarà ricordato come uno dei più stupidi della storia politica d'Italia... Tiriamo un attimo le somme.<br />
<br />
PD: Un partito che ha fatto dell'antiberlusconismo una bandiera per 20
anni... per poi, una volta al potere, riuscire a praticare delle
politiche ancora più liberiste di quelle di Berlusconi! <br />
La discesa poi
in campo di Matteo Renzi ha trasformato definitivamente questo partito:
dall'essere un partito di bacucchi rincoglioniti, è diventato un partito
di giovani rincoglioniti in salsa Erasmus. E' la versione farsesca del
Partito Nazionale Fascista.<br />
<br />
Lega Nord: Dopo aver detto che non
avrebbe fatto alleanze con Berlusconi, si allea con Berlusconi. Dopo
aver detto di voler uscire dall'Euro, dice che non vuole più uscire.
Dopo aver detto di abolire il Job Act, dice che non lo vuole più
abolire. Ci aspettiamo che dopo di aver detto di vincere le elezioni,
poi non le vince...<br />
<br />
Movimento 5 Stelle: Idem con patate.<br />
<br />
Più Europa: Più che un nome di un partito, sembra una minaccia vera e
propria. L'ennesima trovata del Partito dei Radicali, che se lo cagano
talmente in pochi che ha dovuto allearsi con Bruno Tabacci per poter
accedere alle elezioni (e nonostante rappresenti soltanto 4
rincoglioniti in croce, riesce ad avere un'enorme influenza in
politica).<br />
<br />
Liberi e Uguali con Grasso: Dopo le polemiche sul
fatto che bisognasse usare la parola Liber* e Curvy (anziché Grasso),
questo partito vuole rappresentare la sinistra italiana... e ci riesce
benissimo! Infatti rappresenta soltanto 4 rincoglioniti in croce,
talmente stupidi e ideologizzati da essere la parodia di loro stessi! <br />
Ci
aspettiamo che dopo l'ennesimo 2% alle elezioni, il partito farà una
riunione per capire dove hanno sbagliato... e dopo 5 anni, rifare
esattamente le stesse cose!<br />
<br />
Merita una menzione speciale inoltre
il partito "petaloso" (sic) di Beatrice Lorenzin, che vuole essere "un
vaccino contro l'incapacità e il populismo". <br />
Merita di essere citato
perché è la prova definitiva che i vaccini fanno diventare autistici
(<b>infatti in questo momento abbiamo soltanto voglia di metterci in un angolino
e dondolarci in attesa dell'apocalisse nucleare</b>)</div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-24808396861958554632018-01-10T07:03:00.002-08:002018-01-10T07:03:20.333-08:00Un discorso metodologico sulle Elezioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXWD7S5uoWdb8lseMLnteZXgFf0vi9URoxayQUzMFzZjjM8ypcD6ow27-zHFhaXt_KM74hfpHbCGKV4_Y8NVbIJHgjA0he27so_Akm2x_7mxKd08BbrrKNav0VeV2PV55PahbfJrOi8lE/s1600/Cattura.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="489" data-original-width="657" height="237" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXWD7S5uoWdb8lseMLnteZXgFf0vi9URoxayQUzMFzZjjM8ypcD6ow27-zHFhaXt_KM74hfpHbCGKV4_Y8NVbIJHgjA0he27so_Akm2x_7mxKd08BbrrKNav0VeV2PV55PahbfJrOi8lE/s320/Cattura.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; line-height: normal; margin-bottom: 3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: #660000; color: white; font-family: inherit;">La tesi che si desidera difendere è che un programma elettorale ben
concepito, oltre a soddisfare 5 principi metodologici che tengano insieme i
suoi contenuti sui quali non dilungarsi (coerenza, implementabilità, non
estremismo, incompletezza e verificabilità), deve avere anche esteriormente, o
meglio discorsivamente, la parvenza di una cipolla tagliata in sezione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per contro
un programma esteriormente e discorsivamente in formato lista della spesa è,
necessariamente, un programma politicamente mal concepito.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sembra
inutile sottolineare che "ben concepito" non sia automaticamente
sinonimo di "sottoscrivibile". Anche i più acerrimi nemici possono
dimostrarsi abili e candidarsi con un programma ben concepito che pure non si
voterebbe mai.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quello che
si intende dire è che un programma ben concepito è quello che coglie il senso
reale del momento che si sta vivendo, la contraddizione storica centrale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quindi esso
ha un centro, un nucleo, chiaro e identificabile: piccolo e sintetico ma
altamente denso e che si pone con prepotenza al centro dell'attenzione,
riuscendo a funzionare come centro di gravità degli anelli che gli si
sviluppano intorno, sapendo ben spiegare perché gli "argomenti
concentrici" siano legati e discendano dal centro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Fare questo
significa saper compiere operazione di SINTESI POLITICA ed è la sintesi ciò che
veramente unisce.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Una
programma <i>lista-della-spesa</i> trasmette invece un'idea completamente diversa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ciò che fa
venire in mente è che le elezioni sono vicine e che un tot di debolezze sommano
la propria singola istanza, componendo appunto una lista, nella speranza che
questa sommatoria mandi qualcuna di queste istanze dentro le istituzioni. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il giorno
dopo ciao.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il
programma <i>lista-della-spesa</i> non appassiona le persone perché
mancando un centro di gravità di ciò che si contesta e insieme di ciò che si
vuol fare come nocciolo caldo, sintetico ed altamente denso, esso finirà per
appassionare esclusivamente i tifosi delle singole istanze che compongono
nell'insieme la sommatoria, sempre che alcuni di questi addendi non scazzino
tra loro come per lo più accade.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Insomma: in
politica la sommatoria in realtà non aggrega e non ha potenziale espansivo
proprio perchè non produce sintesi e non identifica 1 ( UNO ) fulcro tematico
che tiene insieme il resto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Questo
spiega anche una delle fondamentali ragioni della marginalità politica delle
sinistre in Italia, il loro vezzo di svegliarsi ogni volta non prima di quando
mancano 4 mesi dalle elezioni e a quel punto sommare debolezze elaborando liste
della spesa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Gli altri,
tutti gli altri, hanno programmi politici incomparabilmente meglio concepiti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; line-height: normal; margin: 3pt 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: #660000; color: white;">Che si tratti del
culto del progresso e del nuovo sia pur svincolato da un orizzonte di
emancipazione sociale ( il PD ), che si tratti dell'ordoulivismo della sinistra
finta candidata a questo giro ( LeU ) che è poi lo stesso nocciolo duro del PD,
il culto del progresso svincolato dall'emancipazione degli esclusi ma
accompagnato dalla pretesa di chiamarlo socialismo, che si tratti
dell'individualismo metodologico/imprenditoriale del made self man (
Apperluscone ) o che si tratti di "hanno stati i negri" con la Lega Nord,
oppure ancora "la casta se so' magnati tutto" col m5s, tutti hanno un
nucleo tematico forte che funziona come fulcro e regge tenendo unito il resto.</span><span style="background-color: white; color: #1d2129;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Compiuta
questa operazione leggetevi un programma de' sinistra e avete capito perché
oltre il 2,5% non si va.</span><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 8pt;"><o:p></o:p></span></div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-54239635423628347612018-01-08T05:20:00.002-08:002018-01-08T05:21:37.772-08:00Nel segreto dell'URNA - 1 - La Lega<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6V2TcahyphenhyphenAMJqruX4_7Tvhij5CyqIIpUnZaXrcvIO5YehUUdvLgPqUe3AiGGw1gQQZzqkJloXucoCn9R3jIORS332YSbIWfjLcZ64VH-wsphaQXOZisL7mk7HkfAHvKPCEoYCwUowVAug/s1600/b_1_q_0_p_0+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="296" data-original-width="444" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6V2TcahyphenhyphenAMJqruX4_7Tvhij5CyqIIpUnZaXrcvIO5YehUUdvLgPqUe3AiGGw1gQQZzqkJloXucoCn9R3jIORS332YSbIWfjLcZ64VH-wsphaQXOZisL7mk7HkfAHvKPCEoYCwUowVAug/s320/b_1_q_0_p_0+%25281%2529.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ci rendiamo conto quanto sia
ridicolo elencare le motivazioni per le quali, nel segreto dell’urna, non daremo
il nostro voto alla Lega: basta solo il nome.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Basterebbe anche solo elencare i
nomi della dirigenza di partito per far storcere il naso al più volonteroso e
democratico elettore.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma noi vogliamo un po’ perdere
tempo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quel tempo che nel mondo liberale
e produttivo sembra avere un valore inestimabile e che noi ovviamente, da bravi
rivoltosi, vogliamo buttare via in spregio al pensiero comune.<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In effetti è un po’ perdere tempo
evidenziare come non sia politicamente spendibile un voto ad un partito che già
promette alleanze con Silviuccio nostro. Un alleanza che di fatto si configura come
subalterna e poco autonoma. Con tutte le conseguenze che ci si possono
immaginare. Anche storiche diremmo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come è perdere tempo la
considerazione del fatto che nella Lega convivano due anime : quella Salviniana
e quella Maroniana. Una votata ad un sovranismo di facciata, l’altra
radicalmente secessionista. Non è dato sapere quale sia quella egemone; forse
la Salviniana fino a quando garantisce le poltrone. Entrambe comunque informate
all’idea di Stato Minimo. Flat Tax, Minibot, regionalismo, privatizzazioni i
mantra leghisti. D’altronde devi soddisfare il tuo primo elettore: quello con
la fabbrichetta, la barchetta e che butta nell’umido le orecchiette con le cime
di rapa o il kebab.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dalla padella UE alla brace
nazional-liberale il salto è brevissimo. Questo finto patriottismo che ha come
base, in fondo, la constatazione che non si sta mai bene a Sud di un qualcuno
che detta le regole. Meglio mettersi il vestito migliore per accedere all’Europa
che conta, magari sognando di diventare un land crucco, mollando la compagnia
stracciona degli italiani pizza-mandolino-mamma.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E dunque dagli all’Europa delle
Banche, all’internazionalismo progressista ma non una parola sulla libertà della
circolazione dei capitali. Maastricht ok ma padano.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Riguardo poi alla libera
circolazione di persone, si può tranquillamente dire che è la base di
legittimazione politica della Lega. Nel senso che se si contingentassero gli
sbarchi, i simpatici leghisti perderebbero buona parte del loro programma. Del
resto la Bossi-Fini mica si chiama così per nulla: molti immigrati, molto
onore. Dunque anche qui una battaglia di facciata, spendibile tra le fila degli
xenofobi padani che “vegnen chi a rubà el laurà a numm”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Diciamocelo, infine: il pessimo
tentativo di allargare il consenso anche tra i Terroni con “Il Sud con Salvini”
è stato osteggiato primariamente da correnti interne al partito, oltre all’evidenza
del fatto che in meridione se lo sono cagato veramente in pochi. Quindi
pomodori marci a Napoli e indignazione feroce a Pontida: la scommessa
salviniana è quasi costata il premierato.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il borghismo dunque ha attecchito
poco nel radicalismo leghista, risultando solamente propedeutico alla
cooptazione di quelle frange “sovraniste” disperse e spaurite, sballottate tra
gli estremismi antiUE di CasaPau e di quello stalinista di Rizzo. L’approdo
centrista dell’antieuropeismo poteva fare da coperta di Linus. E lo ha fatto,
per i diversamente democratici.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma noi siamo populisti e non ci facciamo
fregare dalle sirene. In questo mondo di falsa politica il nostro fiore all’occhiello
è l’irrilevanza.</div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-50152071616275949902017-12-20T00:14:00.002-08:002017-12-20T00:14:48.953-08:00Aste Immobiliari greche<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXfTI1xEXrWdzExdrL2-KuUNq8UbWR5OYeweXpAFdcDgPK02NYsZxqaUcE3n8njNcDeonhj7q_r3IBaimhMwdDjjKSR7ooJ3XvqXF5o3H6QVJasVaDvxENg0gAKy0AFY5wvoWB5btiw1k/s1600/b_1_q_0_p_0+%25283%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="390" data-original-width="700" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXfTI1xEXrWdzExdrL2-KuUNq8UbWR5OYeweXpAFdcDgPK02NYsZxqaUcE3n8njNcDeonhj7q_r3IBaimhMwdDjjKSR7ooJ3XvqXF5o3H6QVJasVaDvxENg0gAKy0AFY5wvoWB5btiw1k/s320/b_1_q_0_p_0+%25283%2529.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ultime notizie dalla
Grecia: ‘’Il coltello alla gola di un disoccupato per un debito di € 1.319 e 10
centesimi è stato posto dall'agenzia delle entrate della città greca di Agrinio,
procedendo al sequestro forzato della sua proprietà, che è la sua prima residenza.’’
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L'incidente è diventato
noto dal sito di Agrinio (agrinionews.gr) e presto la notizia ha invaso internet
in un periodo particolarmente delicato per quanto riguarda il modo in cui il governo
greco affronta persone che sono ai limiti della sopravvivenza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ci sono migliaia di tali
sequestri, il cui scopo principale è intimidire coloro che hanno debiti all' Amministrazione
fiscale, per andare a pagare o per entrare in un accordo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Secondo una legge votata
dal governo greco alcuni mesi fa, è previsto che le aste immobiliari per debiti
non pagati all’ufficio delle entrate possano ora essere effettuate con prezzi
di partenza non sulla base del valore di locazione degli immobili, ma sulla
base dei valori del mercato fondiario che attualmente sono molto piu inferiori,
come nel caso di Agrinio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questa legge lascia la
prima casa praticamente priva di protezione. Ormai potrai perdere la tua casa
per un debito che non supera i 500 euro. E la potrai perdere con un solo
‘’click’’, dato che il governo, sotto gli ordini della troika, ha stabilito
nuove misure: aste online. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma questo ‘’tsunami’’ dei
prestiti rossi non è per colpa delle famiglie popolari che hanno preso mutui per
costruire una casa per la loro famiglia, ne colpa degli agricoltori o dei
piccoli imprenditori che hanno ricevuto prestiti per salvare le loro imprese.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Unici responsabili sono le
banche-strozzini che vendono prodotti diffettosi con dei costi nascosti e le politiche
di austerità estrema dei memorandum, imposte dalla Comunità Europea, cha hanno
strangolato ogni opportunità di rimborsare i prestiti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il debito pubblico, che
si gonfiava per salvare le banche con la continua ricapitalizzazione
scandalosa, è stato caricato sulle spalle degli strati popolari.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nonostante tutto, esiste
una rete di solidarietà sociale molto forte che si organizza manifestando contro
le aste elettroniche ed effettuando seminari aperti a tutti nella zona storica
di Exarcheia di Atene, con lo scopo di divulgare i termini legali ed economici
di ogni annuncio d'asta in modo che alcuni concetti siano compresi da sempre
più gente solidale. Una conoscenza che sarà poi trasferita sulla fronte delle loro
lotte.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un po’ di tempo fa, il
gruppo dei hackers così chiamati ‘’Anonymous Greece’’ hanno hackerato il sito
della pubblicazione elettronica delle aste e della Banca di Grecia, e hanno
pubblicato gli archivi della Banca di Grecia e del Ministero dell’ Interno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Finora il movimento
contro le aste delle case ha raggiunto risultati tangibili a favore degli
interessi popolari e, sulla base di questi risultati, è riuscito a cancellare
la maggior parte di esse.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
Olga</div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-64605667020364034362017-10-26T02:30:00.000-07:002017-10-26T04:28:11.311-07:00Noi stiamo con il Popolo<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0f3iSRijeve5sgx3Cxzm1ELfS2Q8r6CRhI9v6Uv4IoW8032gwHvQEbRdr-H7Fvevrx2CYYAZfAu0Yeg3fXvKyQ69ZVdQtMbA-GfAkIA027MfLnEKGP5PbXv4OrUZ4R9E_dKfDwB4QuVg/s1600/b_1_q_0_p_0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="684" data-original-width="1037" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0f3iSRijeve5sgx3Cxzm1ELfS2Q8r6CRhI9v6Uv4IoW8032gwHvQEbRdr-H7Fvevrx2CYYAZfAu0Yeg3fXvKyQ69ZVdQtMbA-GfAkIA027MfLnEKGP5PbXv4OrUZ4R9E_dKfDwB4QuVg/s320/b_1_q_0_p_0.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
In quanto Populisti noi siamo con il Popolo, siamo il Popolo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non la “Gente” come spregiativamente viene etichettato, ma con il Popolo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quello che soffre, che lotta, che sbaglia, che puzza.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quello sporco, menefreghista, impaurito, terrorizzato dal presente e dal futuro.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quello condannabile per gesti orrendi, quello ignorante negli atteggiamenti e nei pensieri, quello individualista, quello ricattatore.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Perché per noi ogni manifestazione del Popolo, soprattutto quelle nelle quali dimostra la sua peggior natura, è un grido di dolore, di sofferenza, di richiesta di aiuto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non siamo come quelli che vogliono educarlo con massicce dosi di olio di ricino, di propaganda, di retorica qualunquista, di intellettualismo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per noi il quindicenne che non conosce la Storia Occidentale recente e ne usa la vergogna per </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
autodeterminarsi all’interno di un gruppo è una parte di Popolo da salvare, anche con la condanna e la reclusione. Ma riteniamo che sia da salvare anche il quindicenne che subisce un sistema scolastico utile solo a farne un “drogato” di efficienza e competitività piuttosto che un uomo ed un cittadino.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per noi chi sostanzia nella pratica l’idea che esista una sudditanza femminile all’imperio maschile è una persona a cui bisogna insegnare la comunanza, la condivisione, la socialità. Magari anche coercitivamente. Ma riteniamo che lo si possa fare solo se a tali persone presentiamo una società equa, partecipativa, accogliente, sensibile ai bisogni ed alle paure.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Condanniamo chi, del Popolo, non vuole pagare il prezzo economico della partecipazione ad un sistema sociale, ma è per noi necessario allo stesso tempo evidenziare come tale prezzo, tale partecipazione sia iniqua, sperequativa e vessatoria in favore di elites il cui approccio alla socialità è ben peggiore.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Rifuggiamo i giudizi che verso il Popolo vengono gettati dall’alto, da salotti profumati ed esclusivi, dalle cattedre universitarie classiste, dal benessere nepotista. Nessuno di questi signori può permettersi di valutare le azioni popolari dalla sicurezza della propria posizione.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questi signori dovrebbero sapere che “Odio genera Odio” e che commettono lo stesso errore del quindicenne di cui sopra: la Storia va studiata, analizzata, compresa.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tutto ciò è già successo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Noi stiamo con il Popolo, per creare un argine, per incanalarne le forze verso uno sforzo migliore.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Perché sappiamo cosa può fare un Popolo se messo con le spalle al muro.<br />
<br />
<div style="text-align: right;">
Roberto</div>
</div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-85028242248342564832017-10-23T05:32:00.003-07:002017-10-23T05:43:55.075-07:00L'indipendenza delle banche centrali e la faccia come il culo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZqmYhpaI_jS5K7wmFkIAffbqJ0VDPY8tdEdrv_t5qdYb1LAa92xS1qw0y2PLNMFZWmvpOr2jopwcOlXCJxY8Z9fNa_u0fQDvoZuvO64i8wdXLlmIm0eAhj-Z0FceZFr8dPrr-pcVexk4/s1600/facciadaculo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZqmYhpaI_jS5K7wmFkIAffbqJ0VDPY8tdEdrv_t5qdYb1LAa92xS1qw0y2PLNMFZWmvpOr2jopwcOlXCJxY8Z9fNa_u0fQDvoZuvO64i8wdXLlmIm0eAhj-Z0FceZFr8dPrr-pcVexk4/s400/facciadaculo.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
Sul caso di Renzi e della sua maggioranza che attacca il governatore della Banca d'Italia Visco crediamo che in questi giorni si siano spese fin troppe parole, ma praticamente nessuna di buon senso.<br />
Sentiamo il bisogno di fare chiarezza su quello che riteniamo essere il vero significato politico di questa vicenda.<br />
<br />
Cosa fa la malavita organizzata coi propri "becchini", quelli che
ripuliscono e fanno sparire le "prove" delle malefatte
dell'organizzazione, quando si comincia a subodorare una possibile
malaparata?<br />
Le organizzazioni malavitose in questi casi rischiosi si mettono di solito al riparo dai rischi di essere sgamati, facendo sparire il "becchino" e con lui il ricordo delle prove.<br />
Questo è il vero significato di questa vicenda, perché è chiaro che tra la crisi senza fine del Monte dei Paschi di Siena, di Banca dell'Etruria e sulla schifezza delle banche venete salvate mettendoci 17 miliardi di euro di soldi nostri ma applicando come sempre il principio della privatizzazione degli utili e della socializzazione delle perdite, il governo e Renzi hanno pesantissime responsabilità politiche. [ responsabilità politiche e giuridiche sono cose diverse. Delle seconde si occupa attualmente la commissione parlamentare d'inchiesta, anche se averla fatta presiedere da Casini mostra solo una volta di più la volontà di strangolarne a priori i possibili esiti politicamente scomodi ]<br />
E' infatti notorio che alcune di queste cordate bancarie sono state anche supporter e bancomat dell'ascesa politica della cordata toscano-bancaria facente riferimento allo stesso Renzi e alla Boschi.<br />
Nello stesso tempo è chiaro che chi avrebbe dovuto controllare ha spesso chiuso un occhio e a volte anche tutti e due.<br />
Insomma, da una parte è solare la malafede politica del governo ma contemporaneamente è indifendibile anche il governatore della Banca d'Italia.<br />
<br />
Questo è a nostro avviso il senso profondo del tentativo di Renzi di silurare il governatore Visco.<br />
<br />
<div class="text_exposed_show">
Da questa vicenda, come già detto, la deduzione generale e di
principio che dovrebbe riguardare sempre tutti è che la storiella
dell'indipendenza della Banca Centrale di un Paese è sempre stata niente altro che un paravento
per nascondere "dipendenze inconfessabili"; questa cosa si sana soltanto
con una ritorno ad un rapporto di dipendenza sano, a viso aperto, con
un mandato politico e obiettivi chiari da perseguire, che siano legittimati da un
consenso popolare apertamente espresso.<br />
Il caso di cronaca che abbiamo di fronte però ci dice anche qualcosa sull'intero scenario politico italiano.<br />
<br />
1. Il PD è chiaramente il terminale politico e la fogna del potere
finanziario. Un popolo alle spalle non ce l'hanno più: solo banche e
clientele territoriali. Fine della favoletta.<br />
<br />
2. M5S vedremo se
saprà approfittare di questa fatto che spiega moltissimo; ma visto che
in prossimità delle elezioni hanno deciso di democristianizzarsi
totalmente, tenderemmo ad escludere che riescano a balbettare alcunché di
rilevante, astenendosi dal segnare un rigore a porta vuota. <br />
E anche questo la dice lunga...<br />
<br />
3. Cdx e Lega silenti, perché per loro in fondo tutto questo è normale; in
altri momenti il lavoro sporco del PD lo hanno svolto loro e a breve
torneranno a svolgerlo, tutti insieme appassionatamente. <br />
Una prece per gli imbecilli che li considerino in qualsiasi modo alternativi.<br />
<br />
4. Le sinistrine non si sono accorte di nulla perché sono impegnate nei litigi unitari.<br />
Ormai sono totalmente estranei e avulsi dal pianeta terra.<br />
<br />
5. La Falcone fa assemblea.<br />
<br />
6. MDP nonché Montanari ( ma non poteva rimanere a occuparsi di storia dell'arte? ) buoni unici in questo scenario che sarebbe ridicolo se non
prevalesse la dimensione tragica, invece di accusare il PD di seppellire
morti e prove, dopo aver fiammeggiato contro l'indegnità
dell'operazione si astengono ( ma dai? ) e
argomentano sostenendo la necessità dell'indipendenza della Banca Centrale.<br />
Insomma, i d'alemaniani confermano di essere niente altro che il "partito tedesco", scissione del PD da destra, e Montanari di non averci capito una beata fava.<br />
Cioè
adottano l'unica posizione totalmente indifendibile e in assoluto quella
più pro status quo.<br />
<br />
Ma di che cazzo stiamo parlando?<br />
<br />
Il Collettivo Populista UPUC.</div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-3065007689590450292017-10-13T04:21:00.000-07:002017-10-13T04:53:46.800-07:00Solidarietà per lo sciopero studentesco.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhC32IsAdLfeSunZpAAj3UVcwpyL5U6XOFEM8TxRSyVDxWL8aQ5_UYn7eC8pL9m4uhPMh8sx6_xtPNAC_98FjGA-FksIWyPR0W52ZoxVZDb8L0GvAfRdxRXcCgg1m3vsEfDi0WyqYeS4M/s1600/scioperoscuolalavoro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="220" data-original-width="420" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhC32IsAdLfeSunZpAAj3UVcwpyL5U6XOFEM8TxRSyVDxWL8aQ5_UYn7eC8pL9m4uhPMh8sx6_xtPNAC_98FjGA-FksIWyPR0W52ZoxVZDb8L0GvAfRdxRXcCgg1m3vsEfDi0WyqYeS4M/s400/scioperoscuolalavoro.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Oggi, 13 Ottobre 2017, in numerose città italiane gli studenti e le studentesse medi superiori hanno scioperato contro l'oscena buona scuola e l'ignobile strumento di sfruttamento della cosiddetta alternanza scuola - lavoro.<br />
Tale invenzione, la schiavitù postmoderna imposta fin sui banchi di scuola, ben lungi dal realizzare qualsiasi finalità didattica è soltanto uno strumento ricattatorio attraverso il quale i giovani che dovrebbero diventare il futuro di questo Paese, vengono costretti senza guadagnarci nulla - anzi per lo più a spese della società - a fare gratis tutti quei lavori di merda che costituiscono l'orizzonte massimo cui, in un paese sano, avrebbe potuto ambire la ministra Fedeli.<br />
<br />
Il piano nel proprio insieme costituito dalla "buona scuola" e dall'alternanza scuola-lavoro che ne è pilastro portante, delinea complessivamente un preciso progetto di trasformazione della società intera e dell'istruzione pubblica.<br />
Quest'ultima viene trasformata in un gigantesco bacino di mano d'opera dequalificata a costo 0.<br />
<br />
<b>Tre fregature in un sol colpo.</b><br />
<br />
<b>1.</b> Un altro gigantesco regalo alla cricca imprenditoriale italica, che
brilla per incapacità quant' altre mai nella storia. Essa naturalmente
non insegna nulla perché nulla ha da insegnare, ma mette giovani
studenti in produzione, per sé a costo zero ma coi costi sociali
scaricati sulla collettività.<br />
<b>2.</b> Insegnare ai ragazzi che la cosa più importante<span class="text_exposed_show">, e a ben vedere anche l'unica, che si chiede loro è chinare il capo, eseguire e stare zitti di fronte a qualsiasi vessazione.<br /> <b>3.</b> polverizzare ancora di più il potere contrattuale del lavoro dipendente.<br />
In un paese con la disoccupazione, sotto occupazione e sotto retribuzione al 30% del totale, già il potere contrattuale del lavoro dipendente
tende a 0. <br />Se aggiungiamo l'intera popolazione di studenti
medi-superiori alla popolazione degli aspiranti lavoratori immessi brutalmente in produzione a condizioni schiavili, essa si annulla totalmente.<br /> Questa è l'idea di società e sviluppo della cricca che ci governa già da troppo tempo.<br /><br /><br />Carissimi studenti e studentesse: <u><b>bravi, così si fa! <br /></b></u>Il vostro desiderio di non piegarvi e rassegnarvi a questo futuro ignobile e a quest'idea di società e di istruzione è ammirevole e può diventare di esempio al Paese.<br />Per parte nostra, nel nostro piccolo, vi esprimiamo la nostra massima solidarietà e speriamo di raggiungervi presto per dar seguito a questa giusta indignazione e ribellione.<br /><b>Tutti insieme</b>, perché questa ingiustizia ci colpisce tutti ugualmente, dai banchi della scuola fino alle difficoltà della pensione, passando per ogni realtà di lavoro.<br /><br />Non avremo un futuro se non ce lo riprendiamo senza chiederlo per favore; non avremo democrazia e rispetto finché non cacceremo quell'ammucchiata di governanti indegni.<br /><br /><br /><br />Il Collettivo Populista UPUC.</span><br />
<br />Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-66390785117468322222017-10-09T01:45:00.005-07:002017-10-09T01:54:46.544-07:00Astensionismo<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxYK5j3BZxRO58FOX4lOU5bM8gO2puPx5ln82I1YX-YcwxXS4k1tswZl27wBbz3xt4LANjBKHvAAXYwiIlo1557yBuqqOMv27SninuoFoF0vVFlQian3urX3-mHjK6SyOewuajOjAZxKY/s1600/astensionismo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="327" data-original-width="600" height="174" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxYK5j3BZxRO58FOX4lOU5bM8gO2puPx5ln82I1YX-YcwxXS4k1tswZl27wBbz3xt4LANjBKHvAAXYwiIlo1557yBuqqOMv27SninuoFoF0vVFlQian3urX3-mHjK6SyOewuajOjAZxKY/s320/astensionismo.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Anche noi del Collettivo vorremmo dire due parole due sul
prossimo Referendum sull’autonomia lombarda.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Anzi quattro, le stesse che ebbe a dire il Rag.Fantozzi sul
palco del cineforum, dopo l’ennesima visione dell’immortale capolavoro del
maestro Sergej M. Einstein imposto dal commendator Riccardelli.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sappiamo di poter ricevere ben oltre i 92 minuti di applausi
ricevuto dal suddetto ragioniere, perché riteniamo che sia palese ai più il
tentativo propagandistico della Lega.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sorvoliamo sui tecnicismi ( se avete voglia potete trovarli <a href="http://sollevazione.blogspot.it/2017/10/lombardia-e-veneto-noi-non-votiamo-di.html" target="_blank">qui</a>
) ma vogliamo esprimerci più prosaicamente come è nostro stile:</div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Ci hanno sfrancicato i maroni con la necessità di
condividere a livello europeo gioie e dolori e poi facciamo di tutto per
rendere autonome ampie fette del continente (in base ad una non precisata
appartenenza storica).</li>
<li style="text-align: justify;">Se il fine ultimo è quello di rendere autonoma una comunità,
di sgravarla dalle tasse inique, c’è bisogno di un referendum? Se hai le palle,
da politico quale ti vanti di essere, adoperati per questo ed assumitene le
responsabilità senza chiedermi tutte le volte cosa ne penso.</li>
<li style="text-align: justify;">La democrazia diretta fatta in questo modo a noi del
Collettivo fa sinceramente cagare.</li>
<li style="text-align: justify;">Tutto quello che propone la Lega va messo
nell’indifferenziata, a prescindere.</li>
<li style="text-align: justify;">Che poi, se non ci fossero le elezioni l’anno prossimo, col
cazzo che avrebbero proposto il referendum (insieme ai minibot con la faccia
della Fallaci e alla flat tax).</li>
</ul>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dunque il 22 ottobre noi si va al mare, anche se piove e fa
freddo.</div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-34731959716393255872017-09-18T02:52:00.003-07:002017-09-18T02:52:39.263-07:00Ola Kalà<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un cumulo di pensieri ritornando
da Atene.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ogni anno, intorno alla
primavera, si inizia a chiedere informazioni per la Grecia. Sono le classiche
domande da vacanze estive del tipo quali siano le migliori isole, le spiagge,
quelle più "nascoste". Si finisce a parlare delle migliaia di chilometri di
costa, i piccoli bar sulla spiaggia, la luce delle stelle, i capelli sciolti,
camminando a piedi nudi sulla sabbia. Il posto è magico. La luce che inonda
tutto, il cielo e il mare e il ricordo di una storia antica che esiste in ogni
angolo affascina ogni persona che ha ancora la mente e gli occhi della sua
anima aperti (superando la bruttezza della spazzatura buttata qua e la e delle
case mezze costruite in giro). Per un attimo è come sbirciare, per vedere la
vita com'era qualche decennio fa, prima di iniziare a correre dalla mattina alla
sera per pagare le rate del mutuo della casa e dell'auto. Quando alcune cose
erano ancora semplici e nessuno stava a guardare gli altri per vedere come si
vestiva, cercando di vestirsi meglio per stupirlo al prossimo aperitivo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sì, la Grecia conserva
ancora questa sensazione ... almeno (si può dire per i turisti che ancora le
fanno) le vacanze in Grecia. Perché da qualche parte dietro questa dimensione,
c'è un altra Grecia. Solo tu non la vedrai; soprattutto se sei lì solo per
quelle due o tre preziose settimane, durante le qualli stai cercando di
riposarti su una spiaggia nascosta che neanche tripadvisor conosce (ti hanno
detto di andarci i ragazzi del posto).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non la troverai nel
giornale o nelle ultime notizie che leggi, quelle che parlano del
"successo greco e lo sviluppo che sta per arrivare dopo tutti i sacrifici
di un popolo intero", disposti a rassicurarti che tutto va bene – ‘’Ola
Kalà’’ - comunque, si tratta di quello "stato fallito che tuttavia trova
lentamente la sua strada" . <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Lasciami prenderti per
mano per portarti li dove è. Quella sensazione la troverai il Sabato sera,
nella zona di Exarchia, in quel quartiere di Atene così centrale e pieno di
storia, dove la gente ha lottato per anni contro le dittatture di ogni tipo ...la
troverai nello sfogo senza speranza di una decina di ragazzi incappucciati che giocano
a nascondino con i corpi armati della polizia. La troverai fra gli amici che
hanno combattuto, che cinque-sei anni fa sono usciti per le strade, credendo in
quella voce profonda che diceva ‘'sì, saremo in grado di cambiare il corso
degli eventi'', che poi sono stati delusi, pensando per un momento di
abbandonare tutto e andare via, ma che alla fine sono rimasti. Dopo ogni nuovo viaggio,
trovo questi amici sempre più spenti del viaggio prima. Questa volta, in
realtà, li ho trovati più rassegnati che mai. Non credono più a niente né a
nessuno. Non sanno che ci sia, o ci sarà mai, una soluzione o che saranno mai
rappresentati da nessuno. Colui che subisce la violenza più estrema rimane per
un attimo stordito. Poi cade in depressione. Alla fine, crede di essere lui
colpevole di ciò che gli è successo. Oppure, tanto per dire le cose per il loro
nome, te lo fanno credere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il centro di Atene "si
respira di nuovo" si sente dire, e sì, questo è vero, e non c'è bisogno
d’aspettare fino a Sabato sera per vivere quella magica "usciamo in vita"
che –credimi-, non l'ho trovata altrove. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma guarda un po' meglio: poco
lontano dalle luci luminose della strada turistica con le taverne e i
musicisti, vedrai quel ragazzo che sta cercando da mangiare dentro i cestini
della spazzatura. E nel buffet aperto di un festival sentirai il tuo cuore
stringere quando ti renderai conto che alcuni dei volti li hai visti piu di una
volta in riunioni simili. Sono persone che si informano dove viene loro offerto
da mangiare, solo in questo modo mettono insieme la colazione con la cena. Ci
sono persone ben vestite e pulite, che riempiono ogni volta in silenzio una
scatoletta di cibo. A casa non c'è nulla che li aspetti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La chiamano
"depressione nazionale" ed è apparsa dopo l'inversione del verdetto
popolare al referendum nell'estate del 2015. Il famoso NO che è diventato SÌ a tutto,
durante una sola notte.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La Grecia è in recessione
dal 2008. La Grecia ha falsificato i dati per entrare nella zona euro, sotto gli
ordini sia del primo ministro di allora Costas Simitis che di Goldman Sachs. Negli
anni successivi tutti i governi greci hanno continuato a presentare dati falsi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Poi la storia di successo
di Antonis Samaras ha causato una sconfitta nelle elezioni del gennaio 2015.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel caso della Grecia, la
"soluzione" alla crisi (causata deliberatamente) era la Troika,
attraverso il quale memorandum è stato lanciato il sequestro dei beni comuni. Allo
stesso tempo ancora oggi molti greci sostengono che l’unica responsabilità del
fallimento è proprio il loro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il governo di oggi si
vanta del successo e parla di crescita, mentre la società continua a morire
lentamente. Gli obiettivi politici di SYRIZA (ditta specializzata nella creazione
di una realtà virtuale) sono evidenti. Allo stesso tempo, è stato creato un
nuovo profilo per Alexis Tsipras, il "serio" primo ministro che ha salvato
il paese dai memorandum e apre la strada per uno sviluppo "giusto".<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Pochi giorni fa il centro
di Atene è stato paralizzato a causa della visita del presidente francese Makron.
Il governo greco ha festeggiato perché il paese è stato visitato da un altro sostenitore
del centro estremo che sostiene di poter ‘’riformare l'Unione europea da
dentro’’. Un banchiere che appena ha preso la sua carica si é messo a
distruggere i diritti dei lavorativi francesi, raggiunti dopo lotte sanguinose.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’opposizione sta guardando
a disagio, senza aver nulla da dire e dimostra di essere chiaramente inferiore
alle circostanze. Allo stesso modo a disagio è il centro-sinistra che viene
riorganizzato senza avere nient’ altro da proporre.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Più inquietante di tutti
gli argomenti, la realtà è che il popolo greco sta guardando, senza poter
vedere il "cambio di pagina" ovunque nella vita reale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I greci, per la maggior
parte giovani laureati, continuano a fuggire all'estero, le aziende continuano
a chiudere, la disoccupazione è arrivata al cielo, il paese continua a
sciogliersi in aria ed i cittadini cercano di sopravvivere, ognuno ormai da
solo, in maniera individualista.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Gli unici che hanno motivi
di presentare l'economia del paese in crescita sono i dirigenti del rispettivo
governo. Ma ovviamente anche quelli che vogliono portare la situazione sulla
stessa strada anche all'estero.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La Grecia ha bisogno di
un piano per uscire dal disastro ormai da anni, ma questo piano non esiste. E chiunque
osa proporre qualcosa (l’uscita dal’euro per esempio) è un traditore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una società disorientata
dai partiti, contro i quali non può difendersi perché hanno abusato la
Costituzione in tale livello per servire solo i loro interessi. Un paese
terrorizzato dopo il brutale assassinio della sua ultima speranza nel mese di Luglio
2015, convinto che non c'è alternativa al memorandum, se vuole restare nella
zona euro, e immerso nella colpa, è improbabile che possa trovare una via di uscita
dalla crisi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un instupidimento
completo, con i media che manipolano la folla, facendo credere che le decisioni
prese siano dolorose ma saranno a beneficio di tutti. E, d'altra parte, questa
manipolazione non solo non costa niente ai manipolatori, ma produce invece
profitti per loro stessi e per coloro che essi rappresentano.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Caro lettore, non ti avrei
scritto tutto questo se non avessi trovato molti paragoni simili, stesse
dinamiche politiche e sociali, fastidiose e preoccupanti nel tuo paese. La
manipolazione dei media, la fuga dei cervelli all'estero, la distruzione dei
diritti dei lavoratori e quant'altro. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Gran parte di ciò che sta
succedendo qua in Italia, mi ricorda l’inizio del nostro crollo in Grecia. Per
questo, stai per favore in guardia, ogni volta che ti rassicurano che i
sacrifici sono necessari per un futuro migliore che verrà. E che tutto andrà
bene. <o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In Grecia si usa molto
una frase: Ola Kalà, che vuol dire tutto bene. No, invece, questo futuro non verrà,
niente ‘’Ola Kalà’’. Non lasciarti ingannare. Ed è meglio rendersi conto adesso
e fermarlo. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Solo tu stesso lo puoi fare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
Olga</div>
Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-27571255706098801302017-07-16T13:11:00.001-07:002017-07-17T04:36:51.699-07:00La democrazia al tempo dei nuovi oligarchi.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH2XAZPhAZi_sHJDb0aco1S6b1Ofu-6FuGnwL1emFHHhyphenhyphenJtDwOaaaVueFF_CEe5RhM_0Ez0U2lR1QYIM9rg5kNEZWEQetGzJBFyjJryzsBQteFEp1J6dA0lsRyZIEsuGz-7GnCjsCTSZY/s1600/oligarchi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="319" data-original-width="342" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH2XAZPhAZi_sHJDb0aco1S6b1Ofu-6FuGnwL1emFHHhyphenhyphenJtDwOaaaVueFF_CEe5RhM_0Ez0U2lR1QYIM9rg5kNEZWEQetGzJBFyjJryzsBQteFEp1J6dA0lsRyZIEsuGz-7GnCjsCTSZY/s320/oligarchi.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I potenti mettono in mostra la propria idea di democrazia.</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
Sulla democrazia, la piccola borghesia italiana nel cui cuore sono solo bruchi e fascismo, la tecnocrazia e tutti quelli che rimpiangono un duce che pensi al posto loro - che, si badi bene, sono categoria molto più ampia e trasversale dei nostalgici del ventennio - e infine sul decreto Lorenzin e il progetto di legge Fiano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Negli ultimi anni il filologo e storico Luciano Canfora ha scritto numerosi libri riflettendo sul rapporto tra democrazia e oligarchia, analizzando la questione alle origini della storia della democrazia stessa, evidenziando implicitamente come i problemi della democrazia siano sempre rimasti i medesimi e suggerendo anche che la riflessione sull'antica democrazia ateniese ci potrebbe aiutare a capire meglio vari problemi odierni perché il dibattito non era avvelenato da tutte le incrostazioni ideologiche successive con le quali ci misuriamo oggi ma andava direttamente al cuore del problema.</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno dei falsi miti che Canfora ha smontato è quello del Socrate buono, martire del libero pensiero, ucciso dai bigotti e dai conformisti che non accettavano il pensiero critico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Socrate venne condannato a bere la cicuta in un processo ipocrita, perché non si volle formulare troppo apertamente l'accusa che era di natura politica ma niente affatto infondata ricorrendo invece a prestesti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Socrate era infatti stato la levatrice ideologica del traditore della democrazia ateniese Alcibiade, era stato il maestro e l'ideologo dietro Crizia, capo degli oligarchi e dei trenta tiranni e del di lui nipote Platone, il quale sistematizzò l'idea che nasceva con Socrate per cui il governo non dovesse essere del popolo e le regole non si dovessero basare su un processo decisionale ampio e fondato sul consenso, bensì ristretto e costruito sulla saggezza di chi sa, come corpo isolato ed elevato rispetto al popolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il governo dei saggi, che in ragione della propria autoproclamata saggezza - elitaria per definizione - avevano il sacrosanto diritto anche di essere dispotici.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il governo dei saggi, che guarda il caso si restringeva sempre al governo di chi ha tempi e mezzi per vivere nel culto del bello e dello studio, perché è ricco e non ha bisogno di lavorare facendo lavorare gli altri al posto proprio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella transizione di potere dalla democrazia ai 5000 prima teorizzati da Teramene, che poi in realtà non furono mai più di 3000, per poi restringersi ulteriormente a 400 e culminare nei 30 raccolti intorno a Crizia, si inscriveva la storia di un immane massacro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non solo la guerra persa contro Sparta e il disfacimento dell'impero marittimo ateniese ma anche gli assassini politici, la repressione violenta degli oppositori al governo dei saggi, il popolo minuto, il popolo dei lavoratori e delle lavoratrici, dei poveri e sdentati, di quelli che non avevano studiato musica e filosofia ma una saggezza l'avevano lo stesso: la saggezza di chi testimonia la durezza del vivere coi calli sulle mani.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel nome del governo dei saggi e per fare in modo che i saggi, cioè i ricchi possidenti e gli oligarchi, non potessero più essere giudicati dal popolo nel tribunale democratico per le proprie malversazioni, a migliaia vennero sterminati finendo per dimezzare la popolazione della città.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Perché il governo dei saggi non è una cosa giusta?</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché in una democrazia, fondata su condivisione e consenso, tutte le persone che pagheranno il prezzo delle scelte compiute devono essere compartecipi della determinazione dei fini della politica che la società nel proprio insieme sceglie di darsi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché sono quei fini che descrivono la società nella quale, prese la decisioni, tutti si vive.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo non è un rifiuto aprioristico del coinvolgimento nelle istituzioni e nelle scelte di chi abbia consapevolezze approfondite, infatti è normale che per raggiungere quei fini democraticamente definiti occorra padroneggiare degli strumenti complessi e che questa padronanza non sia alla portata di chiunque, ma tecnica e scienza devono essere a disposizione e agli ordini delle finalità sulle quali tutti devono poter decidere e mai il contrario.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se si esclude dalla determinazione dei fini chiunque non abbia la padronanza dei mezzi che cosa accadrà?</div>
<div style="text-align: justify;">
Che il potere di coloro i quali padroneggiano gli strumenti dirà che i fini giusti da perseguire sono solo ed esclusivamente quelli che vanno a vantaggio della ristretta categoria di chi maneggia gli strumenti, cioè i saggi governeranno fatalmente CONTRO la maggioranza, CONTRO il popolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per aver dato paternità e legittimità politica a questa idea Socrate morì.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'errore fu pretendere di processarlo per ateismo; sempre discutibile ma certamente più onorevole sarebbe stato assumersi la responsabilità politica di condannarlo in quanto padre spirituale e politico di Crizia e quindi costante minaccia dell’ordinamento democratico.</div>
<div style="text-align: justify;">
La motivazione sarebbe stata ampiamente sufficiente dato nei canali di scolo della città ancora scorreva, più dell'acqua, il sangue del popolo che gli oligarchi avevano fatto versare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa è in ogni caso la vera motivazione retorica della famosa sentenza della cicuta che pochi ricordano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa idea tecnocratica ammantata dalla scusa della saggezza non è mai morta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sopravvive tutt'oggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
A Bruxelles per esempio: parliamo dei cosiddetti tecnocrati o eurocrati, non eletti da nessuno, non rappresentativi di alcun popolo, non rispondenti ad alcuna opinione pubblica, cosa di cui loro stessi si vantano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Essi “sanno”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo decidono, al riparo dal processo elettorale democratico e dalla necessità di dover raccogliere consenso intorno ad un progetto per trasformarlo in azione di governo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Beh, di certo non si può dire che a loro modo non siano effettivamente preparati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutti quanti hanno compiuto studi avanzati in prestigiosissimi istituti internazionali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma come già ad Atene, se poni i saggi a governare, i saggi si faranno i cazzi propri che fatalmente coincidono coi cazzi dei ricchi e degli oligarchi.</div>
<div style="text-align: justify;">
In effetti se aprite un qualsiasi libro di storia e leggete qualcosa di serio sulla crisi del '29, vedrete che è comunemente accettata l'interpretazione che ne diede Keynes che era coevo alla vicenda e che ha descritto in seguito Galbraight.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tra le cause di quella grave crisi vi erano una cattiva distribuzione del reddito, troppo polarizzato, quindi diseguaglianze e sperequazioni, una cattiva gestione del sistema bancario lasciato troppo libero di organizzarsi secondo piacimento dei propri principali operatori e un errore marchiano di scienza economica, il perseguimento ossessivo del pareggio di bilancio e quindi l'assenza di intervento statale considerato un fattore penalizzante per l'economia.</div>
<div style="text-align: justify;">
I tecnocrati di oggi, dall'alto dei loro prestigiosi studi, che cosa stanno facendo se non ripetere errori già noti da 90 anni?</div>
<div style="text-align: justify;">
E perché lo fanno?</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché non lo sanno?</div>
<div style="text-align: justify;">
Certo che no, conoscono benissimo il senso e gli effetti dei propri gesti; lo fanno perché alla classe dei saggi, cioè dei ricchi, conviene compiere quelle scelte perché fino a quando essi sono al potere ne massimizzano i guadagni e soprattutto l'autoreferenzialità nell'esercizio del potere stesso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Essere al potere vuol dire che i costi delle scelte compiute li pagherà sempre qualcun altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
It's class struggle baby, nothing more, nothing less.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La democrazia non conviene ai saggi, cioè ai ricchi.</div>
<div style="text-align: justify;">
La democrazia non è ancora il socialismo realizzato ma ne è la premessa essendo già essa questione di classe; costringendo saggi, ricchi e padroni, come minimo a scendere a patti sul proprio interesse poiché sono costretti a ricercare un consenso che esorbita dalle dimensioni numerica della loro ristretta classe sociale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questi principi, di democrazia radicale, di condivisione, di antifascismo, che sono il sale del populismo del nostro collettivo, trovano in questi giorni numerose concrete applicazioni apparentemente scomode ma che noi vogliamo assumerci la responsabilità di affermare apertamente, perché altrimenti che populisti saremmo?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
a)</div>
<div style="text-align: justify;">
Il progetto di legge Fiano ci sta in culo e non lo vogliamo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Pensiamo che qualsiasi soggetto politico decente dovrebbe avere il coraggio di dirlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fare i democratici e gli antifascisti è molto facile quando hai il vento in poppa e le decisioni prese ti convengono ma il democratico vero si vede quando piove merda.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando tocca assumersi la responsabilità di una decisione scomoda che non ti conviene, quando la merda in faccia te la prendi tutta ma scegli di farlo perché tenere il punto sul principio è più importante.</div>
<div style="text-align: justify;">
Posto che per tutelare la Repubblica dal pericolo di una ricostituzione dei partito fascista esistono già tutte le leggi necessarie ( XII disposizione finale della Costituzione, Legge Scelba del 1952, Legge Mancino, in realtà già anche troppo ampliabile ed interpretabile ) e che non avremmo nulla in contrario ad una applicazione delle leggi esistenti per sciogliere partiti come Casapound, riteniamo inaccettabile che un ordinamento democratico si dia una legge che pretenda di portare alla sbarra degli imputati le idee, anche le più abiette, e processarle.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se l'ordinamento penale non si limita più a ricostruire fatti e attribuire responsabilità in base ai fatti ma processa idee con gli inevitabili margini di interpretazione e quindi condanna anche aspirazioni ed intenzioni non solo fatti reali, questo in realtà è già fascismo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Siccome crediamo che la saldezza della democrazia vada difesa senza se e senza ma, noi affermiamo che in democrazia non si adottano leggi fasciste per liquidare gli avversari politici, quand'anche questi fossero fascisti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Meglio un fascista libero di parlare o vendere paccottiglia che il PdL fiano nel codice penale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con un simile provvedimento ci appare evidente il fatto che il potere costituito, di fronte alla propria crisi di legittimità e rappresentatività, non stia facendo altro che premunirsi dotandosi di strumenti penali che gli permettano la repressione di qualsiasi dissenso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Agli antifascisti mal informati, molto simbolici e di poca sostanza, che guardano più alle forme esteriori che ai contenuti e soprattutto subiscono il ricatto morale e scomunicativo delle sinistre-paccottiglie che pensano di praticare antifascismo dotando lo stato di una legislazione fascistoide, ricordiamo che già il governo Adenauer in Germania procedette nello stesso modo nel 1951 ed il risultato non fu soltanto la messa al bando del piccolo partito – effettivamente neonazista – SRP ma soprattutto nel 1956 la messa al bando del Partito Comunista Tedesco, KPD, il quale da solo si era opposto al nazismo in forma organizzata versando uno spaventoso tributo di sangue.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per mettere al bando il partitello dei neonazisti, il potere fu felicissimo di poter mettere al bando anche il partito dei comunisti che al nazismo si era opposto, con uno strascico di 250.000 procedimenti penali e 15.000 sentenze di condanna.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il punto è sempre lo stesso: se si permette a uno stato di dotarsi di leggi contro l’espressione di opinioni poco importa quanto si circoscriva inizialmente il provvedimento: fatalmente si uscirà dalla democrazia finendo per assistere alla messa al bando di qualsiasi tipo di alterità politica antisistemica.</div>
<div style="text-align: justify;">
In democrazia le idee abiette si combattono e sconfiggono con metodi democratici e rispetto alla ricostituzione di un partito fascista già siamo sufficientemente protetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
b)</div>
<div style="text-align: justify;">
Il nostro collettivo ha deciso che siccome siamo populisti, vogliamo stare dalla parte del popolo che ha riempito la piazza di Pesaro per protestare contro la legge mostro del ministro Lorenzin.</div>
<div style="text-align: justify;">
Al nostro interno abbiamo discusso e ci siamo confrontati democraticamente: abbiamo deciso che non ci importa la posizione che ciascuno di noi ha sulla questione dei vaccini, chi contrario, chi favorevole, chi dubbioso, chi quello che vuole.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo piuttosto deciso che la questione rilevante sul piano politico è l'insopportabile paternalismo autoritario con la quale questo provvedimento è stato imposto; un paternalismo autoritario certamente fascistoide.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche in questo caso riteniamo che per essere decenti si debba avere il coraggio di dirlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non ci interessa se qualcuno, individualmente, possa credere anche agli UFO o all'uomo falena o alle teorie del complotto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ciò che ci interessa affermare è un principio non negoziabile secondo la nostra idea di democrazia: le scelte pubbliche devono sempre fondarsi sulla rappresentatività di chi prende le decisioni, sulla trasparenza delle informazioni fornite all’opinione pubblica, sulla disponibilità delle istituzioni a rispondere ai dubbi e le questioni che possono sorgere, sulla condivisione dei principi. </div>
<div style="text-align: justify;">
In questo caso chi ha preso le decisioni è moralmente e politicamente del tutto delegittimato. La trasparenza delle informazioni fornite è stata a dir poco risibile e contraddittoria. </div>
<div style="text-align: justify;">
La disponibilità a discutere i contenuti semplicemente non c’è stata e la condivisione delle scelte è stata sbandierata dal governo come cedimento di fronte al complottismo, cioè una volgare reductio ad Hitlerum di una questione ben più seria di cui in realtà il governo è il primo colpevole: la gente non si fida delle scelte prese dalle istituzioni perché esse sono delegittimate dai propri stessi comportamenti. Rispondere sempre e soltanto adottando la postura del Marchese del Grillo, alla “io so’ io e voi non siete un cazzo” ovviamente non può che aumentare la sfiducia. </div>
<div style="text-align: justify;">
La rivendicazione più forte di quella piazza era affermare ai potenti che non possono trattare il popolo come una mandria di buoi con l’anello al naso; i governanti devono giustificare le proprie scelte per costruire una condivisione, non ergersi sul pulpito dei saggi e rivendicare il potere dei tecnocrati. </div>
<div style="text-align: justify;">
Tale principio è sacrosanto e noi lo adottiamo, anche a costo di generalizzarlo fino al punto di dire che è meglio sbagliare col popolo che avere ragione leccando il culo ai potenti, ai Baroni e a tutta quella manica di stronzi che si sente troppo in alto per doversi spiegare e per essere così umile e democratica da confrontarsi con la necessità di costruire un consenso. </div>
<div style="text-align: justify;">
Senza consenso, in democrazia, non si prendono neanche le decisioni giuste perché è già la mancanza di aver costruito un qualsivoglia consenso a renderle sbagliate.</div>
<div style="text-align: justify;">
A priori! </div>
<div style="text-align: justify;">
Sia infine detto – per inciso – che noi siamo populisti ma non siamo ignoranti e se la giustificazione morale e politica di dover procedere con mezzi autoritari è sventolare emergenze senza avere spiegato cosa determinerebbe l’emergenza, perché “noi siamo quelli che sappiamo” e “la scienza non è democratica” quindi “voi plebei dovete soltanto obbedire, eseguire e tacere”, la nostra ovvia conclusione è che abbiamo davanti soltanto cialtroni che sparano cazzate. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le ragioni di una campagna sanitaria potrebbero anche esistere, ma come fai a credere a un ministro che si giustifica prima vaneggiando di tetano che si attaccherebbe da bambino a bambino ( lo sanno anche i sassi che il tetano non si trasmette così, ma quella fa il ministro ), poi di immigrati infetti a milioni che porterebbero le malattie ( non era del PD? Questa sparata sembrava degna di Forza Nuova ), che mette dirigenti della Glaxo ai vertici organizzativi della sanità pubblica, che smantella il servizio pubblico fondato su un rapporto stabile e duraturo col proprio medico di famiglia anche per rispondere ai dubbi dei cittadini, promuovere e diffondere un approccio seriamente scientifico, ma che a fronte dello scetticismo di vari medici invece di discutere pubblicamente impone una gestione paramilitarizzata dell’ordine medico? </div>
<div style="text-align: justify;">
In tale contesto non vi è nulla di complottistico nel non fidarsi, nel sospettare che i medici vengano costretti a seguire protocolli le cui procedure rispondano più a interessi politici che ad evidenze scientifiche. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questi irresponsabili stanno minando qualsiasi possibile fiducia nelle istituzioni per poi bollare con epiteti infamanti chi non voglia fidarsi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Su chi poi sostenga che la scienza non sarebbe democratica riteniamo non ci sia bisogno di prenderlo a schiaffi coi libri di Lakatos, Kuhn, Russell o Feyerabend sui problemi epistemologici per capire quale ne sia l’orizzonte ideologico sotteso: l’aspirazione del governo dei “saggi” perché il popolo è ignorante e bue, l’abitudine baronale di avere intorno solo leccaculi che più la spari grossa e più ti leccano, l’aspirazione alla tecnocrazia, di cui già Crizia 2500 anni fa e Bruxelles oggi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Noi con costoro non staremo mai. </div>
<div style="text-align: justify;">
Noi siamo nel popolo, abbiamo ogni giorno i normali problemi del popolo, e stiamo col popolo: la facciamo li dentro la battaglia politica per capire quale cosa sia più giusta sostenere, partendo dal principio indiscutibile che nessuno ha diritto di trattare il popolo come una mandria di buoi con l’anello al naso. </div>
<div style="text-align: justify;">
Se si sbaglia pazienza, meglio sbagliare democraticamente che inchinarsi davanti a chi ragiona come se l’epistemologia non esistesse solo perché ammetterne l’esistenza significherebbe ammettere che il proprio pulpito non è il pulpito di Dio, il che è modo di porsi che dimostra solo sete di potere e disprezzo per la democrazia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il fatto che molte persone si appiattiscano su questa concezione autoritaria, o per una malintesa interpretazione di cosa sia la differenza tra autorevolezza e autoritarismo, o perché confondono tra scientia cioè padronanza di un sapere tecnico e specifico e sapientia ovvero saggezza e capacità di cogliere relazioni tra diversi problemi e inventarne di nuove, manifesta l’aspirazione a diventare tecnocrate se espressa da chi sta in alto oppure la pigrizia mentale e l’appiattimento sull’idea di dover essere guidati se espressa da chi sta in basso. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questo è un problema fondamentale della democrazia che innerva la mentalità meschina della piccola borghesia italiana cui il fascismo diede la divisa di orbace e insieme l’illusione di essere, attraverso quella divisa, un qualche stocazzo tanto più importante delle meschinità ignobile, servile e conformista che erano e che sono sempre stati. Si tratta di un atteggiamento autoritario o inemendabilmente subalterno di chi non solo fu il trave portante del fascismo, ma ha continuato a ragionare in termini fascisti, perché continua ad aspettare sempre un qualche duce che pensi al posto suo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
c)</div>
<div style="text-align: justify;">
Per tutti questi motivi il nostro collettivo decide che riteniamo essere l’antifascismo un valore troppo importante e troppo attuale sia per non difenderlo dai fascisti, sia per lasciarlo difendere da quella “sinistra” e da tanti antifascisti da operetta, pronti ad essere anche fascistoidi nella sostanza pur di apparire antifascisti solo esteriormente. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hanno distrutto troppe cose preziose e non gli lasceremo distruggere anche questo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nel nome dell’antifascismo oggi non si combatte appiattendosi dietro nuove legislazioni inutili, autoritarie e fascistoidi altrimenti il piddì e i sinistrati ti scomunicano; nel nome dell’antifascismo si combatte contrastando quella società nella quale sul posto di lavoro, come ad alcuni di noi è più volte capitato, il capetto di turno di intima di non rispondergli aggiungendo che questo paese va a rotoli perché i poracci osano rispondere ai padroni. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hanno reintrodotto la schiavitù e fatto rialzare la cresta al fascismo creando enormi sacche di emarginazione sociale e poi fottendosene di come si viva li in mezzo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Da questi pezzi di merda servi del capitale la lezione di antifascismo non la prendiamo, rifiutiamo tutte le loro leggi autoritarie e diciamo che l’antifascismo oggi è combattere contro i padroni, contro i baroni, contro i tecnocrati per la giustizia sociale e tutto il resto è solo sterile folklore. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per tutti questi motivi affermiamo che noi non vogliamo e non vorremo mai “guidare il popolo”. </div>
<div style="text-align: justify;">
Noi siamo dentro il popolo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Solo costruire insieme a tutti gli altri le condizioni perché il popolo si incazzi per davvero ci interessa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Chi crede di avere il ricettario di tutte le risposte giuste e preconfezionate è solo un apprendista stregone o un tecnocrate che non ce l’ha fatta.</div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: right;">
Il Collettivo Populista UPUC</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="line-height: 115%;">Il Marchese Fulvio Abbate ha ragione. Questa umanità orribile pensate forse di cambiarla con leggi di questo tipo?</span></span></span><br />
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11.0pt; line-height: 115%;"></span></div>
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<br />Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-6742294125757107792017-07-04T11:57:00.002-07:002017-07-04T11:57:56.563-07:00Se questo è razzismo<div class="separator" style="clear: both; font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwhG0o4cOwFLZPR3MCtI9St4s0RbrgTEDkcMIJPLTyMGTgj85pRwY95tC-LGkVPNxxmp3mv81HsUev2tiWpqJr0jdVfXFGaB5vuHMxE6vuezfkPhVK_GCrcAlkHSvcZew9tMgUWfqC_1A-/s1600/migranti-filospinato-704x400.jpg" imageanchor="1" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); text-decoration: none;"><span style="color: black;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="704" height="158" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwhG0o4cOwFLZPR3MCtI9St4s0RbrgTEDkcMIJPLTyMGTgj85pRwY95tC-LGkVPNxxmp3mv81HsUev2tiWpqJr0jdVfXFGaB5vuHMxE6vuezfkPhVK_GCrcAlkHSvcZew9tMgUWfqC_1A-/s280/migranti-filospinato-704x400.jpg" style="-webkit-box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.0980392) 1px 1px 5px; border: 1px solid rgb(238, 238, 238); box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.0980392) 1px 1px 5px; box-sizing: border-box; max-width: 100%; padding: 5px; position: relative;" width="280" /></span></a></div>
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;">[ 4 luglio 2017 ]<br /><br />Anni passati a sentirsi dire "ma allora tu rivuoi le frontiere, terrore paura e morte, il fascismo, la guerra, il razzismo" e a cercare di rispondere su un terreno razionale: no, guarda, i confini sono sempre esistiti e in una certa misura esisteranno sempre e ringrazia il cielo perché senza quelli non hai politica ma solo gli interessi delle multinazionali e delle banche, il punto è come li gestisci".<br /><br />Niente.</span><br />
<div style="font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br />Bisognava essere europeisti perché la retorica<i> no border </i>o barbarie.<br />Anni di scomuniche e insulti e te ne fai serenamente una ragione, finché anche tu gli insulti li commini in tempo zero perché tanto chettenefrega ormai e tempo da perdere coi <i>minus habens</i> non ne hai.<br /><br />Poi in Italia gli europeisti si inventano il decreto Minniti Orlando, intrinsecamente razzista perchè di fronte alla legge gli immigrati hanno differente e ridotto diritto di ricorrere.<br />Io ho sempre detto che fatti salvi i rifugiati per i quali l'apertura deve essere incondizionata, sull'altro 80% abbondante che arriva bisogna avere la razionalità e il coraggio di ragionare per quote, a maggior ragion se il lavoro non c'è.</span></div>
<div style="font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br />Ma questo, per carità, è razzismo.</span></div>
<div style="font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br />Stabilire invece <i>ope legis</i> che di fronte alla legge non siamo tutti uguali e i nativi son figli di qualcuno mentre i non nativi son figli di puttana va benissimo e non è razzista.<br />E Orwell ci fa una sega...<br /><br />Poi va a finire che un verde progressista europeista diventa presidente della repubblica in Austria, mentre il cancelliere è ancora un socialdemocratico, e prima delle presidenziali militarizzano il Brennero; cosa riconfermata in questi giorni a presidenziali passate.<br /><br />In Francia hanno appena votato sventolando un fascismo (che non c'era) tra una destra sbirresca e sicuritaria e un'altra destra postmoderna e iperfinanziaria.<br />Ci han detto sostenete la seconda o guerra terrore e morte, bloccheranno le frontiere, tornerà il razzismo. Anzi, il <i>naziputinismosovranista</i>.</span></div>
<div style="font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br />Tutto attaccato, eh.<br />Non memori del fatto che le frontiere a Ventimiglia erano già bloccate e militarizzate dal socialista Hollande.<br />Ma tant'è, godetevi Macron. </span></div>
<div style="font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br />Prima cosa ha bloccato l'acquisto dei cantieri francesi da parte di Finmec (e non si capisce perché invece quando i <i>mangiakrauti</i> vengono in Italia a fare <i>shopping </i>nessuno faccia mai altrettanto, a meno che non abbiamo un governo a libro paga), seconda cosa conferma il blocco e la militarizzazione a Ventimiglia.<br />Che bella la modernità progressista europeista, coi muri anti immigrati presidiati dalla gendarmerie.</span></div>
<div style="font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br />Anche a sto giro i fantocci eurosognatori faranno finta di non vedere.<br />Ah....avesse vinto la Le Pen chissà cosa avrebbe fatto!<br />Una cosa molto brutta, cioè la stessa identica cosa: COGLIONI!<br /><br />In Spagna altro paladino della UE confermato, Mariano Rajoy.<br />Anche sul suo conto gli europeisti fanno finta di non vedere che nelle enclave spagnole in Africa, l'Europa dell'<i>open border</i> dei loro coglioni, si "difende" come io non farei e loro invece fan finta di non vedere, a Ceuta e Melilla: filo spinato elettrificato con l'alta tensione.<br /><br />Tutto questo mentre sommergiamo Erdogan, notoriamente una bella personcina, con 5-6 miliardi di euro all'anno ripartiti in quota parte su tutti i paesi UE, perchè faccia lui in Turchia il lavoro di sporco di tener chiusa con le stragi la via balcanica, cioè la porta di accesso alla mitteleuropa.</span></div>
<div style="font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br />Tradotto: la Germania spende soldi altrui per regolare i flussi in casa propria, pagando un sultano per fare il lavoro sporco lontano da dove i nostri giornalisti vedono.<br />Poi per fare un po' di <i>maquillage</i>accolgono un po' di siriani, istruiti qualificati e già abituati a vivere in uno stato laico, perché integrare quelli costa meno.<br />E laviamoci la coscienza allegramente mentre vendiamo armi ai sauditi!<br /><br />E ora?<br />Gentiloni, evidentemente molto autorevole e ascoltato in Europa, sono settimane che piagnucola chiedendo "dobbiamo sapere se l'Europa sugli immigrati ha deciso di lasciarci soli".<br />La risposta da tutta Europa all'unisono riecheggia: italiani, ATTACCATEVI AL CAZZO.<br />Mentre le <i>pin up</i> di Juncker servono cognac per correggere il <i>kaffèèèèèè.</i><br />Buongiornissimo, Gentiloni, svegliato bene?<br /><br />TESTE DI CAZZO!<br /><br />Nell'impero europeo noi siamo la porta di accesso dall'Africa ed è palese da anni che ci stanno usando come stato cuscinetto, la discarica delle contraddizioni, coi trattati di Dublino firmati mentre il leghista Maroni era ministro dell'interno calcolando di poter poi speculare elettoralmente sulle contraddizioni create.<br /><br />L'avete voluta l'<i>Europa no border</i>?<br /><br />Eccola qua.<br /><br />Un impero nel quale la mobilità intraeuropea è garantita non perché siete persone ma perché siete portatori di forza lavoro, fattori produttivi, in una oscena asta al ribasso dove i valori al ribasso son le vostre vite.<br />E fuori umanitarissimi fili spinati. (con l'alta tensione)<br />Col vostro paese usato oscenamente come discarica-cuscinetto.<br /><br />Dove siete ora, che l'Europa ci serviva per "tenere tutte le frontiere aperte"?<br />Dove siete ora che vien fuori che Europa e Trump sono la stessa cosa, cioè due imperi, che fanno quel che normalmente fa qualsiasi impero?<br />Dove siete ora, voi che "non si può fare a meno dell'Europa perché i diritti umani e le frontiere aperte"?<br /><br />Fate schifo, sappiatelo, sepolcri imbiancati.</span></div>
<br style="font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;" /><span style="font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;"> Enea</span>Collettivo Populista UPUChttp://www.blogger.com/profile/02296337195971273192noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7420140426015048169.post-47878753182851974802017-06-06T08:16:00.001-07:002017-06-08T07:35:45.119-07:00Società civile? Serve a sfruconarcisi il culo?<div class="_5pbx userContent" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_eqx">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTJjHFgJI557_l1lsKCn56fjZaGdE1kBMt7C6FlRssJPxkwmyVQGnn_O7HJNRFvtTsuPvvFT3Dw4pTEKxLzbwEWRXTQG_Z0rEJmvhBcfURkkMboI222i9_2BQ8itYBBb5LMBKHJCp_7pQ/s1600/Cartello_Citt%25C3%25A0_Vaffanculo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTJjHFgJI557_l1lsKCn56fjZaGdE1kBMt7C6FlRssJPxkwmyVQGnn_O7HJNRFvtTsuPvvFT3Dw4pTEKxLzbwEWRXTQG_Z0rEJmvhBcfURkkMboI222i9_2BQ8itYBBb5LMBKHJCp_7pQ/s400/Cartello_Citt%25C3%25A0_Vaffanculo.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sentiamo un mood populista dentro che adesso anche basta!</td></tr>
</tbody></table>
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<br /></div>
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Le elezioni si avvicinano e come ogni volta da molti anni, chi dovrebbe rappresentare gli interessi e il punto di vista del lavoro e degli sfruttati, riesce nell'impresa di farci cascare i coglioni.<br />
Ma siamo preparati, qua si vive col 'fanculo in canna senza la sicura.<br />
<br />
Esattamente
come 5 anni fa i capoccioni dei partiti di sinistra si son fatti
cogliere impreparati dall'avvicinarsi della fine della legislatura,
quindi dalle nuove elezioni.<br />
Nella vita non avrebbero un cazzo d'altro da fare, ma niente, ogni 5 anni riescono a farsi cogliere di sorpresa.<br />
Il discorso potrebbe finire qua, proseguo solo per il gusto del farsi del male...<br />
<br />
Così, dopo un primo istante di smarrimento - <i>che è? si vota? compagn* che cazzo c'inventiamo a 'sto giro per gettare il culo di una quarantina di burocrat* oltre la soglia di sbarrament*? </i>- hanno cominciato ad agitarsi per mettere insieme una lista unitaria, constatando di essere in irriducibile disaccordo
su tutto pur non avendo una proposta chiara a proposito di niente. <br />
[ per
capire come ci riescano ci vorrebbe la potenza logica di un Aristotele. Io non ce la faccio ].<br />
A quel punto però, dopo qualche settimana di inconcludente agitazione, il corpo a corpo dei
capoccioni dei partiti diventa imbarazzante a livello pubblico; anche
perché nel senso comune dei tanti scontenti di non avere più una
compagine politica che rappresenti e organizzi gli interessi del lavoro dipendente e degli sfruttati, risulta essere non del tutto infondato il sospetto che 'sta manica
di stronzi stiano in fondo litigando SOLTANTO per il proprio
cadreghino.<br />
A sbloccare l'impasse, fatalmente, arrivano allora gli
esterni ai partiti, gli intellettuali, i personaggi carismatici che si
vorrebbero sopra le miserie dei marescialli di fureria di cui sopra.<br />
Li definiamo <i>"marescialli di fureria senza compagnia"</i> perché è ora di finirla con i complimenti immeritati, come <i>"generali senza esercito"</i>, infatti:<br />
1) i gradi si guadagnano sul campo e altro che generali, questi da vent'anni han meritato solo di essere degradati di volta in volta, <br />
2) non siamo più un esercito e proprio per colpa loro <br />
3) per meglio esprimere l'eterno archetipico dell'imboscato.<br />
<br />
5 anni fa gli autori al fatale appello alla società civile sono stati i vari Camilleri, Flores d'Arcais con "Cambiare si può".<br />
Quest'anno ci sorbiamo invece le amenità general-generaliste senza orizzonte di lotta alcuno dentro di Montanari e della Falcone, sospinti dall'inerzia di quel che
resta dei comitati per il no.<br />
E questi che fanno?<br />
Un appello alla cazzo di "<a href="https://ilmanifesto.it/unalleanza-popolare-per-la-democrazia-e-luguaglianza/#link-to-comments" target="_blank">società civile</a>", che il demonio se la porti in gloria o anche a 'fanculo tanto è lo stesso!<br />
<br />
E a quel punto i capoccioni dei partiti(ni) che fanno?<br />
Rispondo all'appello della cazzo di società civile, cioè all'appello
alla politica non professionale. <br />
<br />
Cioè,
diciamocelo a chiare lettere, perché forse c'è ancora qualcuno che fa finta di non aver capito: <b>i capi della politica di professione</b>,
quelli che dovrebbero saperci fare perché per me se la fai seriamente
la "politica di professione" non è insulto e non lo sarebbe per nessuno, <b>
riescono a uscire dai propri impasse solo perché ci vengono trascinati
per i capelli dagli appelli alla politica dilettantesca</b>.<br />
Avevamo bisogno di altre dimostrazioni su che razza di dilettanti allo sbaraglio fossero?<br />
Credo di no.<br />
<br />
P.S.<br />
Loro questa scenetta la ripeteranno coattivamente in sempiterno.<br />
Ci campano senza aver bisogno di cercarsi un lavoro vero sulla ripetizione coattiva di questa tragica <i>sit-com</i>, perché voi gonzi ci cascate ogni anno. <br />
Perché smettere, in fondo?<br />
Andranno avanti fino a quando anche voi che leggete - si proprio voi -
non smetterete coattivamente di votarli, sospinti dalla speranza che tra
un appello alla società civile di Camilleri nel 2013 e uno della
Falcone nel 2017, non gli venga l'illuminazione di fare qualcosa di
utile per il popolo.<br />
Ma al prossimo giro, per dire, la speranza è addirittura che
l'illuminazione conflittual-popolare venga al quel povero cristo ictato di Bersani, che tra una metafora a cazzo e un giaguaro senza macchie, ancora mena orgoglio delle liberalizzazioni di mercato che ha fatto e al
luciferino D'Alema, mai pentito campione del mondo di privatizzazioni.<br />
Auguri.<br />
<br />
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<br />
Enea, per il Collettivo Populista U.P.U.C.</div>
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