martedì 12 giugno 2018

Europa, Elezioni, Governi - Per una prospettiva sovranista e socialista - 1


09/06/2018 - Intervento di Enea Boria


SITUAZIONE DETERMINATASI CON IL PERCORSO DI FORMAZIONE DEL GOVERNO



Non ripeto valutazioni già fatte sul risultato di un voto, certamente destabilizzante, nel quale si sono unite grandi aspettative rispetto ad un nuovo corso politico soprattutto al Sud, che rappresenti le necessità delle persone dovute allo stato di grave abbandono e di profonda crisi occupazionale in tali regioni, ad un autentico desiderio di vendetta nei confronti di chiunque abbia governato lo status quo nel corso dell’ultimo decennio.
Dico subito che il governo che alla fine è stato composto ha un profilo tale per cui sarà più semplice opporsi rispetto a quanto era sembrato in via di composizione durante la prima fase dell’elaborazione dell’accordo m5s-lega.
La prima bozza di contratto di governo, che sembrava dovesse essere retta dal prof. Sapelli, era sicuramente molto più avanzata e probabilmente non sapremo se sia stata volontariamente fatta sfuggire dalla trattativa riservata per volontà delle due forze politiche, come operazione di marketing, o se all’interno della maggioranza qualcuno abbia voluto sabotare una opzione troppo avanzata.
Il profilo della sintesi politica infine compiuta a mio giudizio è ugualmente molto serio, ma tuttavia molto meno progredito per due motivi:

1) è molto grave e non va preso sotto gamba il fatto che la rappresentanza del lavoro sia stata assunta, praticamente “vinta in appalto”, da una frazione del capitale. In particolare quello relativamente sconfitto nella recente storia del paese e vittima del ciclo economico, cioè quello dotato di meno proiezione internazionale e relativamente più vincolato all’esistenza di un mercato interno che acquisti i propri prodotti. In particolare, qua nel settentrione, parliamo non tanto della piccola impresa e della micro impresa ma piuttosto della media impresa, che è il vero referente nella società della Lega Nord.
Tale profilo conduce ad una sintesi programmatica più allettante per i ceti popolari rispetto al programma politico del grande capitale, sia industriale con proiezione internazionale maggiore sia finanziario, che è stato ben rappresentato dai vari governi a trazione PD: da Monti fino a Gentiloni, cioè i governi di maggior fedeltà eurocratica.
Più allettante, ma in ogni caso ostile.

2) a differenza della prima bozza programmatica di governo che sembrava rivolta a politiche maggiormente redistributive e indirizzata ad aprire un fronte di lotta piuttosto aspro con le istituzioni europee - ed in tal senso Sapelli sembrava veramente essere la persona giusta - il compromesso di governo attuale ha visto completamente scomparire la prospettiva di conflitto con Bruxelles e si è molto appiattita sulla più classica impostazione politica della Lega Nord. Una Lega ritornata quasi bossiana.

Il dato veramente rilevante è stato piuttosto la mossa del presidente della Repubblica Mattarella il quale si è assunto la responsabilità di sbilanciarsi ben al di la delle prerogative del proprio ruolo in merito al veto sul professor Savona, argomentato su basi squisitamente politiche e non giuridico-formali, costituendo così un grave precedente nella storia repubblicana.
Dato un governo che per l’ennesima volta vuol sotterrare la maggior criticità di questo tempo, cioè la contraddizione europea, il paradosso è che proprio chi voleva rendere a tutti i costi l’Unione Europea intangibile ha in realtà evidenziato maggiormente questo tema, assumendosi la responsabilità di diachiarare che in Italia il TFUE e i trattati comunitari sono legge al di sopra della Costituzione.
Tanto affanno per nulla se consideriamo inoltre che la posizione di Savona, sia per la volontà di sanare il debito pubblico con svendite massive di patrimonio pubblico sia perché contemplava un piano b semplicemente  per avere qualche peso negoziale, era tutt’altro che barricadera.

Insomma, almeno sul piano discorsivo e retorico, al di la della gravità politica dell’atto compiuto, la mossa di Mattarella è sicuramente stata un autogoal che legittima con forza gli argomenti di qualsiasi forza euroscettica.
Sappiamo che essere rappresentati in futuro da un governo sarà un’operazione non solo politicamente difficile ma anche rischiosa, poiché i garanti dell’ordine europeo si son dichiarati disposti a tutto.
Tuttavia il panico delle élite concorre a legittimare questa causa agli occhi dei cittadini, che hanno sempre più gli occhi aperti.

IL MOTIVO DEL NEGATIVO GIUDIZIO SUL PROFILO DEL GOVERNO CONTE

Nel progetto dell’attuale governo degli elementi positivi sono presenti e per questo motivo bisogna sicuramente modulare con attenzione la critica da rivolgergli. 
Non sempre e non tutto andrà osteggiato, ma sono prevalenti degli elementi negativi piuttosto chiari.
Elementi sicuramente pessimi sono:

a) la modalità con la quale è trattata la questione della giustizia. Un esplosivo mix tra la storica vocazione forcaiola e sbirresca della Lega e il moralismo grillino.
Dal ministro della giustizia Bonafede e dalla sua volontà di circondarsi come consulenti da magistrati, alcuni dei quali in servizio, non ci si può aspettare niente di buono, a maggior ragione per il fatto che il suo orientamento è tutto rivolto a potenziare il sistema carcerario. Le carceri sicuramente necessitano di essere ammodernate e non ho certamente intenzione di combattere una lassista battaglia di principio contro la certezza della pena: il problema è che la sola reclusione è estremamente discutibile come strumento di rieducazione e reinserimento e, a monte del critico sovraffollamento carcerario, sarebbe stato necessario domandarsi perché le carceri trabocchino.
A quando un governo che avvi una seria riflessione a proposito dell’inutilità e dannosità di leggi quali la Bossi-Fini alla Fini-Giovanardi, entrambe tra le prime cause del sovraffollamento carcerario?

b) l’elemento che tuttavia mi preme particolarmente sottolineare e che è per noi di maggior interesse, sta nel fatto che si tratta di una sintesi programmatica priva di elementi redistributivi.
La compagine di governo afferma di voler modificare la legge Fornero e l’idea di tornare almeno a quota 100 è sicuramente da sostenere e gode di amplissimo sostegno popolare; si afferma inoltre di voler sostenere il reddito dei disoccupati e questo è un secondo elemento sottoscrivibile rispetto al quale il governo andrà incalzato, non opponendo un muro ma cercando di spingerlo ad essere consequenziale e non elusivo ( dobbiamo ad ogni modo ricordarci che tale proposito impropriamente denominato “reddito di cittadinanza” dal m5s, verrebbe perseguito attraverso un mezzo molto discutibile. Il cosiddetto reddito di cittadinanza dei grillini, già in sé molto discutibile perché equivarrebbe ad una acquiescenza rispetto all’estromissione delle persone dal ciclo produttivo e la marginalizzazione nei rapporti di produzione, incentivando ancor maggiore subalternità sociale, ha anche il difetto di essere molto simile al meccanismo ricattatorio del sistema Hartz IV tedesco )
Soprattutto non si accenna minimamente a voler uscire dalla logica delle supply side economics, cioè delle politiche che presumono di poter risolvere il problema della disoccupazione e dello smantellamento della nostra manifattura operando esclusivamente dal lato dall’offerta; il sotteso è tener fermo l’orizzonte mercantilista delle politiche che si vogliono praticare.

Passando dal PD al governo pentaleghista, o legastellato che dir si voglia, cambia ciò il paradigma da ordoliberismo tedesco in salsa più o meno progressista a Reaganomics con 40 anni di ritardo.
Credo sia cruciale chiarire questo passaggio.

Uno dei pochi che stia elaborando analisi sensate nella sinistra istituzionalizzata è Stefano Fassina, il quale ha recentemente sostenuto in un articolo che occorre realizzare una compagine mossa da patriottismo costituzionale che si opponga a due polarità politiche che ci schiacciano, emarginando ogni reale possibilità di emancipazione di sfruttati e esclusi. Secondo Fassina queste polarità sono il liberismo europeista da un lato – PD, Forza Italia - e il nazionalismo dall’altro.
Ha ragione in parte.
Secondo me la parte imprecisa non è nel definire nazionalisti i pentaleghisti, quanto nel non nominare esattamente l’altra polarità: essa non è semplicemente l’europeismo liberista ma andrebbe definita con maggiore precisione come il fronte degli ascari del nazionalismo economico germanico. Consegue che saremmo di fronte ad una pessima alternativa tra due nazionalismi che si scontrano.
Uno nazionalismo straniero sostenuto dalle nostre élite, una borghesia autenticamente compradora, e un sentimento revanscista incarnato nell’industria del Nord, che è la vera anima di questo governo.

Ciò deve essere spiegato chiarendo il reale significato della proposta della flat tax e del perché essa si inserisca nel proposito di non uscire dal paradigma mercantilista.

“È giusto che chi guadagna di più paghi meno tasse. Perché spende e investe di più… L’importante è che ci guadagnino tutti: se uno fattura di più, risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più, e crea lavoro in più. Non siamo in grado di moltiplicare pani e pesci. Il nostro obiettivo è che tutti riescano ad avere qualche lira in più nelle tasche da spendere”. Così Matteo Salvini, ministro dell’Interno, ai microfoni di Radio Anch’io, rispondendo a una domanda sulla Flat tax.
Dobbiamo avanzare una critica rigorosa.


Il concetto espresso da Salvini è un cardine di quell'idea dell'economia che è definita come “supply side economics”.
Essa ha trovato prima massiva applicazione con Reagan negli USA.
Uno dei cavalli di battaglia del pensiero di Reagan era la "curva di Laffer", dal nome di uno dei suoi economisti consiglieri.
Secondo Arthur Laffer, oltre una certa soglia di imposizione fiscale, le tasse disincentivano a lavorare e produrre.
Occorre quindi trovare un regime ottimale abbassando fortemente le tasse, in maniera non progressiva, perché tanto questo non provocherà minori introiti per lo stato ma un aumento esponenziale della base imponibile, inoltre la parte più ricca della società metterà senz’altro a frutto i soldi risparmiati creando lavoro e quindi prosperità che sgocciolerà in parte nelle tasche dei ceti popolari ( trickle down ).


La storia sbugiardò Reagan su tutta la linea; in effetti con la sua politica semplicemente i ricchi poterono arricchire più alla svelta, ma nel bilancio USA aumentò enormemente il deficit e il debito senza per altro che questo corrispondesse ad alcun investimento strutturale compiuto e quindi a nessun ampliamento nell’erogazione di servizi o creazione di nuovi buoni posti di lavoro.
Ad oggi possiamo affermare che appiattirsi sulle leggende della supply side economics è in assoluto il modo più stupido per essere anti-keynesiani.
Non il modo meno efficace, badate, ma proprio il modo più stupido.
La flat tax è concettualmente figlia di queste stupidaggini ( ricordo quanto diceva J. Stiglitz sulla curva di Laffer: una fantasiosa teoria che non ha maggior peso scientifico di uno scarabocchio su un pezzo di carta ).


Volendo uscire da un mero economicismo e sforzandosi di capire il senso politico generale di quanto sta accadendo, questa resurrezione senza resipiscenza francamente anche un po' grottesca della "Reaganomics" in Italia con 40 anni di ritardo, dovrebbe farci capire che il problema è il paradigma di fondo che resta lo stesso di prima, alla faccia del “governo del cambiamento”.
Le supply side economics prospettano sempre soluzioni operate dal lato dell'offerta, non diversamente da quello che hanno fatto Berlusconi un tempo, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni.
Non a caso Salvini ha già detto chiaramente che la reintroduzione dell’articolo 18 o altri elementi che ricostituiscano una buona rigidità contrattuale per i lavoratori, sono propositi non compresi dal contratto di governo.
Lo spirito è sempre lo stesso: smonta il diritto del lavoro, le aziende assumeranno di più, tolti i lacciuoli lavoreremo tutti, guadagneremo meglio per questo motivo e la maggior capacità di produrre delle aziende ad un costo del lavoro per loro più vantaggioso trainerà il benessere generale.
Questo, il governo del "cambiamento" non può dirlo apertamente; suonerebbe effettivamente troppo poco popolare, se non altro perché già troppe volte lo abbiamo sperimentato.
Ma non uscendo dal medesimo paradigma persegue la stessa obiettivo di un Monti semplicemente proponendosi di abbassare le tasse per imprese e alti redditi, invece che direttamente il costo del lavoro.
Scopo di questa operazione?
Avere capacità di penetrazione sugli altri mercati.
Esportare, esportare, esportare.
Cosa che si può realizzare efficacemente quanto meno si redistribuisce ricchezza entro il proprio Paese e quanto meno si tende ad importare, anche perchè i lavoratori non hanno da spendere.
Si prosegue nella logica di farci produrre, per bassi stipendi e con scarse garanzie contrattuali, ciò che non potremo permetterci di comprare.
Nazionalismo economico.
Impoverire i propri lavoratori e scaricare le contraddizioni all’esterno esportando; peggio ancora improntando tutto l’apparato produttivo verso l’export, cioè uno dei principali vizi di fondo che rendono insostenibile l’eurozona.
Esattamente in questo senso il confronto politico in Italia sta avendo luogo tra gli ascari del nazionalismo economico germanico, e un revanscismo nazionalistico del nostro piccolo capitale temporaneamente sconfitto dalla Germania; due fronti che vogliono essere nemesi uno dell’altro rimanendo però all'interno di un identico paradigma mercantilista.

Tale politica non si contesta né difendendo l'euro, cioè schierandosi con gli ascari del nazionalismo commerciale germanico, né diventando codisti rispetto a chi vuol passare dal nazionalismo economico altrui, subìto a senso unico, al nazionalismo economico praticato in proprio.


Si combatte al contrario proponendosi di perseguire un modello sociale e di sviluppo trainato innanzitutto dall'espansione del mercato interno.
Ciò presuppone il liberarsi dalla moneta dei tedeschi, ma presuppone anche il far poi l'opposto di quel che si propone di fare l’attuale governo, senza per altro nemmeno più proporsi di liberarsi dall'euro, cioè redistribuire e tornare allo stato economicamente interventista.


I modelli export lead creino dualismi devastanti sul mercato del lavoro interno ( la Lega è in realtà più secessionista oggi che ai tempi di Bossi, di fatto, perché senza interventismo e senza redistribuzione, con un mega sgravio fiscale di cui si avvantaggerà il solo Nord, il meridione finirà una volta per tutte di andarsene alla deriva ).

Bisogna sottolineare e capire come spiegare alle persone che i modelli produttivi trainati dalle esportazioni sono il vero nazionalismo economico, e si tratta sempre di modelli che prosperano su un modello sociale di drastico e diffuso impoverimento interno.

Notevole inoltre l’ipocrisia di vari esponenti della Lega proprio su questo tema.
“Se non puoi svalutare la moneta svaluti il lavoro”, e questo non ci va bene ( perchè stiamo subendo un attacco dal mercantilismo tedesco ), ma se possiamo intervenire sulla moneta e insieme continuare a comprimere il costo del lavoro con strumenti interni non correggendo nulla nella totale deregolamentazione contrattuale di cui siamo vittime, così da continuare a guadagnare competitività di prezzo e proiezione estera, va invece benissimo.
A che pro, quindi, criticare parametri e norme regolatrici dell’eurozona e il comportamento della Germania? 
Sembra quasi che il problema per la Lega sia strappare la frusta di mano al padronato tedesco per rivendicarne in proprio l’esclusivo utilizzo; peccato non sia noto il parere di chi in entrambi i casi prenderà frustate.

COSA POSSIAMO FARE, IN CHE MODO ARTICOLARE IL NOSTRO DISCORSO?


1) La prima cosa che possiamo fare è quindi già spiegata: raccontare e far capire nel più semplice modo possibile perché la necessità dei lavoratori sia non lasciarsi comprimere tra due nazionalismi economici ma sostenere le ragioni di un modello di sviluppo trainato dall’espansione del mercato interno.
Il nostro scopo è uscire dal mercantilismo, il resto segue a ruota: cioè tanto la necessità di uscita dall’UE quanto quella di ricostruire una economia mista a forte indirizzo e pianificazione pubblica perché questo è l’unico vero modo per redistribuire.
Questa è la premessa di una svolta di carattere socialista e internazionalista, non rivolta a scaricare all’esterno le proprie contraddizioni sociali interne.

2) Darsi un progetto e un respiro internazionalista. 
Come spiega Screpanti in un suo articolo, da questa unione europea bisogna uscire ma di una unione europea abbiamo comunque bisogno. 
La nostra economia deve necessariamente essere piuttosto aperta, anche se non incondizionatamente aperta, sia a causa della necessità di approvvigionamento in materie prime sia delle della nostra industria di trasformazione e il problema del vincolo esterno non si riduce nel problema dell’UE, come dimostrò la Francia di Mitterand dissanguatasi in meno di due anni per via del deficit commerciale verso la Rft. 
Quel che occorre è una confederazione tra stati sovrani, non una integrazione di mercato.
Occorre inoltre restituire un peso geopolitico al Mediterraneo, unico modo in prospettiva anche per gestire in modo umanitariamente accettabile i flussi migratori, invece di essere fanalino di coda della mitteleuropa.
Le confederazioni inoltre nascono normalmente con scopi militari e in prospettiva questo serve anche ad avere un peso internazionale: uno spazio di mercato evoluto che permetta di negoziare efficacemente i rapporti commerciali e di essere presi sul serio anche sul piano militare, senza per questo dover essere una eterna propaggine della Nato.
Il Mediterraneo può essere indipendente, solidale, rispettato e internazionalista, purchè ci si ricordi che questa unione non può essere trasformata nella confederazione che sarebbe auspicabile, ma quest’ultima può nascere solo sulle ceneri della prima.

3) Occorre non essere travolti dalla questione dell’immigrazione, come già ci siamo detti a Bologna.
Questa necessità si collega alla necessità di confederazione mediterranea, dato il problema dell’enorme pressione demografica africana, con una prospettiva da qui a 20 anni di 2 miliardi di abitanti nel continente africano con età media di 20 anni.
Rapporti tra stati, equi, non predatori, solidaristici e volti a dare ai paesi partner condizioni di sviluppo e benessere autonomo e indipendente.
Purtroppo non esistono soluzioni strutturali a breve termine all’enorme pressione migratoria e demografica cui l’Italia è sottoposta, ma solo soluzioni di natura geopolitica. Che tuttavia nessuno pare interessato a prospettare.
L’Africa non entra in Italia, non ci sta e le persone hanno comprensibilmente paura in quest’epoca di restringimento drammatico del futuro: per questo motivo le attuali sinistre sono una continua campagna elettorale in favore della Lega Nord.
Rideclinare sensatamente questo tema significa affermare che il problema non è combattere gli immigrati, ma il bisogno di emigrare.
Inoltre spesso gli immigrati appartengono al ceto medio dei paesi sorgente, così come esso da noi spesso emigra ( nell’ultimo anno son stati più numerosi i giovani italiani emigrati dei giovani africani immigrati in Italia ). 
Questo fenomeno toglie risorse sia a noi che a loro, alimentando il rapporto di dipendenza da paesi terzi perché in entrambi i casi la prospettiva è rimanere privi della classe dirigente alternativa, con la quale costruire un altro futuro.
Il modello del ddl Ferrero-Amato secondo me va bene come proposta programmatica ma non attaccherei su questo: bisogna saper rispondere alle domande delle persone in modo credibile ma il terreno di lotta non lo deve scegliere la Lega.

4) Credo si debba attaccare la lega sul fatto di osteggiare le redistribuzione interna, ma mantenendo modalità discorsive amichevoli e concilianti nei confronti degli elettori del m5s, perché la mancanza di una volontà redistributiva da parte della Lega danneggia il popolo di chi ha votato M5S, specialmente al Sud e a costoro dobbiamo riconoscere sempre di essere la parte migliore del paese, lo stesso blocco sociale di cui siamo noi stessi parte ed al quale aspireremmo rivolgerci.

5) attaccare il disordine sul quale la Lega prospera e che ha sempre alimentato a causa dell’ipocrisia e della inapplicabilità delle legge Bossi – Fini. Facendo anche l’esempio dell’insicurezza che alimenta l’opposizione alla costruzione di una moschea a Milano: un luogo istituzionalizzato, riconosciuto, visibile, che riconosca decoro e dignità ai molti musulmani immigrati presenti in città è anche un luogo molto più semplice da controllare e tenere sotto controllo delle decine di cantine nelle quali si riuniscono ora da segregati, in un regime di esclusione che inoltre rischia di alimentare fenomeni di radicalizzazione.
Gli esempi che si possono fare di cinica produzione di fenomeni di disordine per poi proporsi come falsa soluzioni, sono numerosi.

RIDEFINIRE LA QUESTIONE DEL RAPPORTO COL PROGRESSO.

La contraddizione della sinistra si evidenzia ad esempio nella questione della disoccupazione tecnologica.
Mi è capitato spesso di sentirmi opporre questo tema che equivale ad affermare che non esista più nulla da rivendicare. Non è così.
Non viene mai affronta l’idea che il lavoro si trasformi e il suo futuro stia nel RIPENSARE IL RUOLO DELLO STATO, creando lavoro nella cura alla persona, istruzione, medicina, tutte settori lasciati andare allo sbando.
Senza considerare tutto il lavoro che si potrebbe realizzare mettendo mano alla nostra rete infrastrutturale ormai disastrata; proposito però realizzabile solo con massimi investimenti pubblici e nazionalizzazioni industriali.
Per questo motivo è necessaria la CRITICA DEL MUTUALISMO come orizzonte strategico, quando non può essere più che tattico.
Trattando la questione del mutualismo come ad esempio Potere al Popolo, ciò che si fa è sfuggire dalla responsabilità di riconoscere un ruolo allo stato, proponendosi di ricostruirlo, ripristinarlo, trasformarlo.
Così da un lato si elogia il progresso, comunque esso sia, ma non lo si problematizza, dall’altro lato ci si accoda a proposte retoriche come quella di Hamon di tassare i robot.
In questo caso non ci si avvede del fatto che imporre per via fiscale un gap tecnologico al paese, equivarrebbe a doverne chiudere come le frontiere economiche e commerciali più di quanto non sia possibile e auspicabile, rassegnandosi in ogni caso a standard di vita sempre più arretrati.
Tuttavia, anche se bisogna imparare a evitare queste ambiguità e contraddizioni delle sinistre istituzionalizzate, la neutralità del progresso non può essere mai più data come un fatto scontato.
Occorre rifarsi a quanto espresso da Polaniy nella sua teoria del doppio movimento, riconoscendo perché siano oggi forti in tutta Europa movimenti come la Lega che criticano gli effetti della globalizzazione e non le cause puntando il dito sui soli effetti socialmente disgregativi.
Il nostro spazio culturale e politico si trova nel criticarne le cause di questa disgregazione, ma occorre imparare a farlo senza disinteressarsi degli effetti sociali e culturali, snobbando e considerando gretto conservatorismo lo straniamento col quale le persone si misurano di fronte alla rapida disgregazione delle loro comunità sociali e delle loro tradizioni.
Da cui la necessità di una sinistra non progressista, fortemente ancorata ai valori di comunità, della continuità storica dei popoli, che bisogna saper declinare in termini non escludenti rivendicando il bisogno umano profondo di radici come strumento di reciproco riconoscimento, senza per questo fondare l’idea di nazione in termini astorici su una tradizione immutabile.
Necessità, questa, sottile e complessa, di prendere sul serio una serie di cause normalmente considerate come “conservatrici”, senza perdere di vista il senso della dinamicità della storia e della società.

QUESTIONI ORGANIZZATIVE

- Pagina visibile, con sezioni, spazio di discussione. ( FSI  ha una bella pagina ad esempio )

- Associazione culturale davanti, da far crescere localmente con ampia autonomia sulle iniziative realizzate e scopo di costituire un fondo cassa

- Statuto flessibile per iniziare a lavorare e capire come funzioni la possibilità del 2x1000.

- Statuto flessibile per cominciare a gestire una organizzazione facendo esperimenti organizzitivi su noi stessi. Trovare una formula che funzioni che è difficile poter immaginare già preconfezionata ma potrà sortire solo da aggiustamenti successivi.

- Organizzazione corsi, seminari, pubblicistica, anche e sempre con lo scopo di costituire fondo cassa.

- Non correre il rischio di far appello alla volontà di partecipare di chi purtroppo, anche volendo, non può farlo.
Per questo nelle attività locali delega ristretta a termini temporali brevi, rapporto tra centro e periferia assiduo e alimentato anche con strumenti digitali, che devono però essere di complemento e non certamente sostitutivi, anche perché tremendamente manipolabili.
In futuro questo dovrebbe valere anche per incontri di definizione di linea ed organigrammi, non avendo più il livello intermedio dei delegati, i problemi che ne discendono e che allontano le persone.

- problema del funzionariato: stare attenti a non diventarne dipendenti anche se in ogni caso esso è indispensabile.

- Delega ristretta nel tempo, se e quando potremo anche retribuita, ma sempre circoscritta nel tempo. I singoli non devono potersi rendere indispensabili condizionando così la possibilità di ri-orientamento politico dell’organizzazione stessa.

- Think tank dietro, per costruire relazioni cercare di avere influenza, il che servirà comunque, anche se e quando sarà possibile passare a una strutturazione di tipo partitico.

- Stratificazione dell’organigramma non esclusivamente territoriale ma anche per aree tematiche, così da venire incontro ai tanti che un radicamento territoriale non lo hanno più e hanno problemi di partecipazione a causa dei tempi di lavoro..

- Apertura massima e coltivare relazioni, sempre tenendo conto di quanto la galassia sovranista sia autodistruttiva e con ogni probabilità anche piena zeppa di mestatori e guastatori organizzati, con spesso la Lega come casa madre.

6 commenti:

  1. LA SEMPRE CON MILLE CAZZI IN CULO, ELISA ISOARDI (I CUI GENITORI SONO UN MASSONE ASSASSINO DI CUNEO, CHE HA AMMAZZATO E SOTTERRATO NEI BOSCHI LOCALI, ALMENO 30 PERSONE, NEGLI ANNI 80 E 90 ED UNA NOTA MEGA TROIONA, IRMA ISOARDI, CHE SI SCOPAVANO TUTTI, NEI CLUB PRIVE' DI FRANCIA, PIEMONTE, LOMBARDIA E VENETO) ED IL BASTARDO ASSASSINO MATTEO SALVINI STAN CREANDO LISTE DI PROSCRIZIONE OMICIDA, SI, OMICIDA (HAN FATTO CREPARE 1200 PERSONE IN MARE, STO COCAINOMANE PAZZO, KILLER, CORROTTO, LADRO E NDRANGHETISTA DI MATTEO SALVINI E LA SUA SATANAZISTROIA ELISA ISOARDI http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2018/7/17/Saviano-choc-contro-Salvini-ti-eccitano-bimbi-morti-in-mare-Caso-Open-Arms-Ministro-Malavita-assassino-/830817/ )!!!!!!
    PER AMMAZZARE: FACENDO PASSARE UCCISIONI DA LUI ORDINATE, PER "SOLITI" FINTI SUICIDI, MALORI, INCIDENTI! OLTRE CHE TSO KILLER! COME GIA' ACCADETTE, NON PER NIENTE, A RAFFICA, FRA IL 2001 ED IL 2006. ALLORCHE' IL PEDOFILO SPAPPOLA MAGISTRATI SILVIO BERLUSCONI, INSIEME AI KUKLUKLANISTI HITLERIANI DI LEGA LADRONA, ORDINAVANO DI "DISARTICOLARE LA VITA IN MANIERA TRAUMATICA", OSSIA DI UCCIDERE, FACENDO PASSARE IL TUTTO PER QUALSIASI COSA CHE PARESSE NON UN OMICIDIO MA CHE OMICIDIO SUPER STRA ERA, CHIUNQUE CHE NON LECCASSE STE MERDE SANGUINARIE, ASSASSINE, FASCIOMAFIOSE E NAZINDRANGHETISTE
    http://www.repubblica.it/2010/01/sezioni/cronaca/segreto-parziale/giudizio-sismi/giudizio-sismi.html
    http://forum.enti.it/viewtopic.php?t=66625
    http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2006/11/09/Politica/SERVIZI-SEGRETI-LESPRESSO-I-DEPISTAGGI-NELLE-CARTE-DI-POMPA_130505.php
    https://www.agoravox.it/Documenti-segreti-made-in-Italy.html
    http://www.beppegrillo.it/linformazione-dellolio-di-ricino/
    https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=6352
    http://www.omniauto.it/forum/index.php?showtopic=17113

    RispondiElimina
  2. 4
    TOGETHER AT
    - NAZIFASCIST RACIST KUKLUKLANIST PIG AS WELL AS MEGA MAFIA MONEY LAUNDERER PAUL SINGER FROM ELLIOTT FUND ( WHO IS A SLIMY, COWARD, HIDDEN, DEPRAVED KIND OF HOMOSEXUAL, NO ONE HAS COURAGE TO TELL THAT, BUT I HAVE IT AND SUPER STRA HAVE IT
    http://ryansorba.blogspot.com/2017/05/paul-singers-gay-agenda-punish-pay-off.html
    ME, PERSONALLY, SIMONA PREMOLI, HAVE BEEN FOR 13 YEARS, MARINA BERLUSCONI'S HOTTEST LESBIAN LOVER, SO, IF THERE IS A FELLA OF LGBT, THAT'S ME.... BUT SLIMY, COWARD, HIDDEN, SATANIC, DEPRAVED KIND OF HOMOSEXUALS LIKE PAUL SINGER, I DON'T LIKE THEM, SO I WILL SCREAM AND SHOUT THIS, IN MILLIONS OF SITES OF ALL THIS PLANET FROM NOW ON... AND BY THE WAY, SHAME ON YOU, NAZIST MAFIOSO GORDON SINGER TO SUPPORT A PEDOPHILE ASSASSIN, MEGA PRINCIPAL OF HUNDREDS OF MURDERS AND DOZENS OF SLAUGHTERS LIKE SILVIO BERLUSCONI, SHAME ON YOU
    https://it-it.facebook.com/FALCONE-E-BORSELLINO-UCCISI-DA-BERLUSCONI-134602469910010/ )
    - NAZIFASCIST RACIST KUKLUKLANIST PIG AS WELL AS MEGA MAFIA MONEY LAUNDERER GORDON SINGER FROM ELLIOTT FUND
    - NAZIFASCIST RACIST KUKLUKLANIST PIG AS WELL AS MEGA MAFIA MONEY LAUNDERER ANDREW SINGER FROM ELLIOTT FUND ( WHO DOES LOT OF HOMOSEXUAL ORGIES EVERYWHERE IN THE WORLD, NO ONE HAS COURAGE TO TELL THAT, BUT I HAVE IT AND SUPER STRA HAVE IT
    http://ryansorba.blogspot.com/2017/05/paul-singers-gay-agenda-punish-pay-off.html )
    - NAZIFASCIST RACIST KUKLUKLANIST PIG AS WELL AS MEGA MAFIA, CAMORRA AND NDRANGHETA MONEY LAUNDERER ROCCO COMMISSO FROM MEDIACOM
    ED IL NOTO COME "POMPINARO DI AUGUSTO PINOCHET" MIKE POMPEO ( FAMOSO COLLEGA ED ONONINO DI UN ALTRO NOTO POMPINARO DI AUGUSTO PINOCHET: " PIO POMPA").

    RispondiElimina
  3. 5
    NON PER NIENTE, QUESTI MEGA CRIMINI DI LEGA LADRONA, SONO GEMELLI DEGLI STESSI CHE LEGA LADRONA USAVA CONCRETIZZARE, NEI FAMOSI ANNI 2001-2006. FACENDOSI STECCARE IN GIRO PER IL MONDO, DA ALTRI DITTATORI QUALI GHEDDAFI, MUBARAK E BEN ALI'. http://www.marcogregoretti.it/verita-nascoste/la-lega-nord-era-finanziata-da-gheddafi-gossip-elettorale-contro-il-centrodestra-o-storia-vera/
    CIAO A TUTTI. SONO SIMONA PREMOLI, EX AMANTE DI MARINA BERLUSCONI PER BEN 13 ANNI ED EX AGENTE DELLA CIA IN DIVERSI PAESI DEL MONDO ( BERLUSCONIA-LEGALARONUSCONIA, USA, PUERTO RICO, REPUBBLICA DOMINICANA, INGHILTERRA, SVIZZERA, ECT ECT).
    https://twitter.com/premolisimona?lang=en
    https://twitter.com/PremoliSimona/status/937885752003723265
    https://twitter.com/premolisimona/status/876055837420158976
    https://twitter.com/PremoliSimona/status/946915645756715009
    https://twitter.com/PremoliSimona/status/946923968245784576
    https://twitter.com/PremoliSimona/status/977570748847050754
    https://plus.google.com/113646548587006228899
    https://it.linkedin.com/in/simona-lara-premoli-mejia-examante-marina-berlusconi-77a4b1139

    RispondiElimina
  4. 6
    CIAO A TUTTI. SONO SIMONA PREMOLI, EX AMANTE DI MARINA BERLUSCONI PER BEN 13 ANNI ED EX AGENTE DELLA CIA IN DIVERSI PAESI DEL MONDO ( BERLUSCONIA-LEGALARONUSCONIA, USA, PUERTO RICO, REPUBBLICA DOMINICANA, INGHILTERRA, SVIZZERA, ECT ECT).
    https://twitter.com/premolisimona?lang=en
    https://twitter.com/PremoliSimona/status/937885752003723265
    https://twitter.com/premolisimona/status/876055837420158976
    https://twitter.com/PremoliSimona/status/946915645756715009
    https://twitter.com/PremoliSimona/status/946923968245784576
    https://twitter.com/PremoliSimona/status/977570748847050754
    https://plus.google.com/113646548587006228899
    https://it.linkedin.com/in/simona-lara-premoli-mejia-examante-marina-berlusconi-77a4b1139
    COME PRIMA CITATO, SONO STATA PER DECENNI DIETRO TANTI RICICLAGGI DI SOLDI CRIMINALISSIMI, ANCHE ASSASSINI, DI LEGA LADRONA ( IN SVIZZERA, A PANAMA, ALLE BAHAMAS, ALLE CAYMAN, ALLE SEYCHELLES, SPECIALMENTE AD HONG KONG, PRESSO IL NOTO NAZISTA, KUKLUKLANISTA, MEGA MAFIA MONEY LAUNDERER AND PEDERAST DANIEL HEGGLIN EX MORGAN STANLEY LONDON AND HONG KONG ( OR , MEGA MAFIA MONEY LAUNDERER AND PEDERAST DANIEL "DANNY" HEGGLIN EX MORGAN STANLEY LONDON AND HONG KONG OR DANIEL ROBERT HEGGLIN EX MORGAN STANLEY LONDON AND HONG KONG), NOW WASHING ASSASSIN MAFIA'S CASH BY REALM THERAPEUTICS PLC AND NOT ONLY
    http://i.dailymail.co.uk/i/pix/2014/11/24/237708A600000578-0-image-12_1416850532074.jpg
    https://groups.google.com/forum/#!msg/free.it.discussioni.posteitaliane/_c4u-rISZV0/_ald97uRcN4J
    NOTO "KIND OF FIDUCIARY" DI TIPO CRIMINALISSIMO, DELLE NOTE BESTIE DI COSA NOSTRA, QUANDO IN CRAVATTA": SILVIO BERLUSCONI, FEDELE CONFALONIERI, MARCELLO DELL'UTRI, MASSIMO DORIS, ENNIO DORIS. OSCAR DI MONTIGNY.. AND FOR SURE NOT ONLY).

    RispondiElimina
  5. 7
    SI, IL PARTITO DI ESTREMISSIMA DESTRA DI QUEL FIGLIO DI PUTTANA HITLERIANO E RAZZISTISSIMO, TUTT'UNO CON CAMORRA, COSA NOSTRA E E NDRANGHETA, DI MATTEO SALVINI. BEN SPUTTANATO DA GRANDI GIORNALISTI DE L'ESPRESSO, E NON SOLO, QUI:
    http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/07/04/news/soldi-lega-la-lettera-che-incastra-salvini-1.324561?ref=RHRR-BE
    http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/05/31/news/alla-lega-sovranista-di-matteo-salvini-piace-offshore-1.323128
    http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/04/13/news/i-soldi-offshore-della-fondazione-targata-lega-1.320530
    http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/03/28/news/i-conti-segreti-di-matteo-salvini-1.320080
    https://www.money.it/Parnasi-Lussemburgo-Lega-Salvini
    http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2018/6/3/L-Espresso-contro-la-Lega-Gli-affari-dei-cassieri-di-Salvini-holding-in-Lussemburgo-ragnatela-di-fiduciarie/823987/
    https://manueldelia.com/2018/04/lespresso-padani-offshore-the-malta-connection-for-italian-politics-and-money/
    COME DA AMMIRABILISSIMO GEORGE SOROS QUI:
    http://www.repubblica.it/economia/2018/06/03/news/soros_preoccupato_della_vicinanza_del_nuovo_governo_con_la_russia_-198062920/
    SON PURE STATA PER TANTISSIMO TEMPO, COMPLICE, COLLUSA, "INTIMISSIMA" COLLABORATRICE DEL ^NEOLD^ PIDUISTA, NONCHE' MEGA RICICLA SOLDI DI MAFIE DI TUTTO IL MONDO: GIANPIERO SAMORÌ DEL CRIMINALISSIMO MOVIMENTO "MODERATI IN RIVOLUZIONE", ( MODERATI... DI TIPO MALAVITOSISSIMO). ORA PERO' MI INCAZZO E DICO BASTA A STA FOGNA DI COSA NOSTRA, CAMORRA E NDRANGHETA FINANZIARIA CHE DA SEMPRE STI PEZZI DI MERDA BERLUSCONAZISTI E PADANAZISTI RAPPRESENTANO ( VI ASSICURO, SPESSO, PURE PEDOFILI, STUPRA UOMINI E DONNE, IMMENSAMENTE COCAINOMANI, STRAGISTI ED ASSASSINI, IN QUANTO ORDINANTI DOZZINE DI STRAGI E MIGLIAIA DI OMICIDI MASCHERATI DA FINTI SUICIDI, MALORI ED INCIDENTI, IL TUTTO VIA VARIE LORO LOGGE MASSONICHE OMICIDA....NE ERO DENTRO... E DA LORO.. "LO PRENDEVO DENTRO"... QUINDI.... SO' QUESTO ALLA PERFEZIONE PER AVERLO VISSUTO, NON SOLO VISTO... I BASTARDI ASSASSINI E STRAGISTI SILIVO BERLUSCONI, MASSIMO DORIS ED ENNIO DORIS ORDINANO DOZZINE DI STRAGI E MIGLIAIA DI OMICIDI MASCHERATI DA FINTI SUICIDI, MALORI ED INCIDENTI, IL TUTTO VIA VARIE LORO LOGGE MASSONICHE KILLER, COME ANCHE ATTRAVERSO MAFIA, CAMORRA, NDRANGHETA, A CUI LAVANO MONTAGNE DI SOLDI ZUPPI DI SANGUE DI MORTI AMMAZZATI, ED ANCOR PIU', ATTRAVERSO LORO SANGUINARIE NUOVE OVRA E GESTAPO, SIA PUBBLICHE CHE PRIVATE) .

    RispondiElimina
  6. 8
    GUARDATE BENE QUESTA CHART, ORA, PLS
    https://www.worldcoinindex.com/coin/eidoo
    LEGA LADRONA HA RICICLATO 22 MILIONI DI EURO ( PARTE DEI FAMOSI 200 MILIONI E NON SOLO 48 MILIONI DI EURO RUBATI DA PARTE DI LEGA LADRONA) IN QUESTO ICO. ATTRAVERSO IL PIU' GRANDE CRIMINALE DELLA FINANZA MONDIALE: TOPO DI FOGNA, GIA' FINITO 3 VOLTE IN GALERA, PAOLO BARRAI, NATO A MILANO IL 28.6.1965 ( O TOPO DI FOGNA, PIU' GRANDE CRIMINALE DELLA FINANZA MONDIALE, GIA' FINITO 3 VOLTE IN GALERA, PAOLO PIETRO BARRAI, NATO A MILANO IL 28.6.1965 CHE STA A LUGANO, ORA, PER NON FINIRE IN CARCERE A MILANO... PER UNA 4TA VOLTA... FA PURE RIMA, WAGLIO'). QUESTA ICO HA SEMPRE AVUTO VOLUMI BASSISSIMI ( SCAMBI PER UNA QUALCHE DECINA DI MIGLIAIA DI EURO AL GIORNO). MA DOPO CHE IN DATA 3.6.18 HO INIZIATO A SCRIVERE ALL OVER THE WORLD, DEI MEGA RICICLAGGI DI SOLDI LERCISSIMI DI LEGA LADRONA IN CRIMINALISSIMA EIDOO, NEI GIORNI SUBITO A SEGUIRE, LA STESSA LEGA LADRONA, HA SUPER STRA DATO ORDINE DI VENDERE EIDOO PER UN TOTALE DI 22 MILIONI DI EURO. COL STRA PIENO INTENTO DI MONETIZZARE TUTTO ( CON PERDITE DEL 50 PER CENTO E PASSA...... AHAHHA, DEFICENTI ED IDIOTA A LIVELLO IMMENSO) E QUINDI FAR SPARIRE LORO CRIMINALISSIMI SOLDI. PIU' PROVA DI COSI', CHE STO PONENDO LE DITA SU GIUSTISSIME LORO MALAVITOSE PIAGHE? IO VOGLIO O MOVIMENTO S STELLE PIU' PD A PALAZZO CHIGI (MA PD SENZA LA MERDA BERLUSCORROTTA DI MATTEO RENZI, SENZA LA MERDA BERLUSCORROTTA DI CARLO CALENDA, SENZA LA MERDA BERLUSCORROTTA DI MARIA ELENA BOSCHI, SENZA LA MERDA BERLUSCORROTTA DI MATTEO ORFIN, SENZA LA MERDA BERLUSCORROTTA DI LUCA LOTTI, SENZA LA MERDA BERLUSCORROTTA DI LORENZO GUERINI E LORO BERLUSMAZZETTATA GANG... DATE IL PAESE A LEU UNITO AD UN PD CAPEGGIATO DA MICHELE EMILIANO ED OLIVIERO TOSCANI, FONDENDO IL TUTTO AD UN M5S ANTI PEDOFILO SPAPPOLA MAGISTRATI SILVIO BERLUSCONI AL CALOR BIANCO, ED IL NOSTRO PAESE AVRA' UN MEGA BOOM DI SUCCESSO). O LA RIVOLUZIONE ED A TUTTI I COSTI ( NIENTE NAZISMO, RAZZISMO, KUKLUKLANISMO, MAFIA, CAMORRA E NDRANGHETA DI LEGA LADRONA NEL MIO PAESE: RESISTENZA ANTI ASSASSINI SWASTIKATI PADANI COME ANTI ASSASSINI SWASTIKATI DELLE MALAVITE DI SICILIA, CALABRIA, CAMPANIA E PUGLIA, DA SUBITO)! AVANTI TUTTA! QUESTO ORGANIZZERO' A TUTTI I COSTI!!! E DA CENTINAIA DI LOGGE MASSONICHE E SERVIZI SEGRETI DI TUTTO IL PIANETA TERRA!!!!!!!

    RispondiElimina